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Leona Lewis, una bellezza assolutamente “cruelty-free”

04/07/2013

La cantante britannica Leona Lewis, nel 2011 insieme a Sir Roger Moore, Brigitte Bardot e Mel C e oltre 100mila consumatori aveva appoggiato la campagna Cruelty-Free indetta dalla Humane Society International per porre fine alla vendita di cosmetici testati sugli animali nell’Unione Europea. Le sue convinzioni animaliste hanno fatto di lei la brand activist di una nota casa di prodotti di bellezza non testati su animali.
Leona Lewis, in un’intervista all’edizione inglese di Cosmopolitan , ha sottolineato la sua posizione riguardo gli animali e l’industria cosmetica. «Ho appena scoperto che spesso il pigmento rosso usato nei cosmetici deriva dagli scarabei, e l’effetto luccicante di certi fard viene dato dalle squame di pesce», ha raccontato. «Amo i prodotti della casa cosmetica che rappresento per questo motivo; non devo preoccuparmi di quali ingredienti ci siano nel mio rossetto o nel mio ombretto. Non sarei in grado di uccidere nemmeno un ragno o una mosca. In questo senso sono molto buddista».
Anche sul lavoro la cantante controlla sempre personalmente l’origine dei prodotti che le vengono applicati sul viso. «Sono molto severa a questo proposito», ha spiegato. «I miei truccatori non usano pennelli fatti di vero pelo, e non acquistiamo mai prodotti provenienti da parti del mondo che consentono la sperimentazione sugli animali. Ci sono dei siti che riportano un sacco di informazioni sulle aziende “non crudeli” (qui, ad esempio, l’elenco dei brand italiani certificati da Icea per LAV)».
La Lewis è entusiasta della legge recentemente approvata dall’Unione Europea che vieta alle ditte di cosmetici di testare i propri prodotti sugli animali,ma non smetterà di battersi per i diritti degli animali fino a quando la stessa legge non verrà estesa a livello mondiale. «È importante che gli esseri umani mostrino compassione. Dicono che sia possibile giudicare una società in base a come tratta gli animali, e penso che questo sia vero».

Fonte: marie claire.it


Categorie: Curiosità