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Il mio pet non è un rifiuto da gettare in discarica. Quando la legge si contrappone al comune sentimento di chi vive con un animale

11/07/2013

L’amore per gli animali non si può imporre, ma pretenderne il rispetto sì. Per questo le norme che, una volta morti, li equiparano a rifiuti da smaltire, appaiono inammissibili. Per fare chiarezza ne parliano con Ergun Comert che con “Pet Memory” ha creato un’eccellenza del settore

L’amore per gli animali è in continuo crescendo tra gli italiani. Lo testimonia la presenza di uno o più animali da compagnia in ben il 55,3%  dei nuclei familiari. La presenza di un pet in casa non è solo una compagnia ma un vero e proprio membro della famiglia a cui rivolgere attenzioni e cure amorevoli. Una volta entrato in casa, viene considerato da chi lo ha accolto parte integrante della propria esistenza e, con il tempo, si crea un legame del quale non si può più fare a meno e che vorremmo eterno. Ma così non può essere. L’aspettativa di vita per un animale da compagnia, costringe la maggior parte dei proprietari ad affrontare l’orribile esperienza di perderli.
Il distacco è straziante, ci lascerà un vuoto incolmabile, l’amore infinito ricevuto da lui ci fa sentire, ora che non c’è più tempo, di non aver fatto mai abbastanza, di dovergli quella carezza, quella passeggiata che per la fretta qualche volta gli abbiamo negate. L’unica consolazione che abbiamo, per dimostrargli ancora una volta il nostro amore e addolcire il dolore, è offrirgli una trattamento attento e dignitoso l’ultimo legame con il nostro amico più caro.
Come è possibile allora che, di fronte a questa nuova sensibilità, la legge si contrapponga al sentimento straziante di chi sta dicendo addio a un suo familiare, considerando il corpo senza vita di quello che per noi resterà sempre il nostro piccolino alla stregua di un “rifiuto da smaltire”.
Ne parliamo con Ergun Comert, la sua esperienza più che ventennale a contatto con gli animali domestici e i loro proprietari riconosce e sa rispettare ogni sfumatura del rapporto pet/proprietario.

Ergun, prima di analizzare le infelici norme per i pet alla fine della loro esistenza, parlaci del Gruppo Master Dog, nato e cresciuto da una passione
Il gruppo Master Dog lavora nel campo degli Animali d’Affezione dal 1990, curando diversi aspetti della loro vita con noi. Li accompagniamo da quando sono piccolissimi, passando dalla loro crescita, fino al giorno della loro dipartita. Ed anche oltre. Nel nostro lavoro, abbiamo sempre agito da “proprietari di Animali”, ed è questa la particolarità che ci ha sempre contraddistinto. Ogni animale di cui ci prendiamo cura è come se fosse nostro. A confermare l’impegno e la partecipazione con cui operiamo, i nostri progetti godono del patrocinio dell’Enpa, il più antico e autorevole Ente Nazionale per la Protezione degli Animali.

Torniamo ai nostri dubbi: un animale morto è veramente solo un rifiuto da smaltire?
Ci sono diversi modi per affrontare questo momento. Le normative sono chiare. E in particolare la Conferenza Unificata della Presidenza del Consiglio dei Ministri N.20/CU del 7/2/2013, che regola le linee guida del Regolamento CE 1069/2009 del 21/10/2009, prevede diverse modalità con cui gli Animali Domestici possono essere “smaltiti”. Ma i nostri pet, almeno per chi li ama come noi, non sono rifiuti da smaltire.
Abbiamo scelto la via che riteniamo la più rispettosa, tutelando la dignità dei nostri Animali e la sensibilità  dei proprietari: la cremazione individuale, che restituisce parte di quello che era l’Animale, sotto forma di ceneri. In questo modo, la morte non è il punto finale ma diventa un “rivivere” nella quotidianità emotiva.
Per questo, il gruppo Master Dog, ha voluto creare “Pet Memory”, più che una semplice struttura, un progetto. “Pet Memory” non opera come unapetmemory_320x200 semplice agenzia funebre, ma conferisce un’impronta unica al proprio lavoro, seguendo sempre le normative vigenti ma con un riguardo all’etica morale.
“Pet Memory” non si occupa di avanzi animali, avanzi di supermercati, di cibi scaduti o di scarti di macelleria. Non smaltiamo i nostri beniamini in discarica autorizzata dopo averli sottoposti a sterilizzazione a pressione e marcatura permanente. Non li sottoponiamo a pretrattamenti in impianti dove diventano farine animali. Altrimenti saremmo degli smaltitori e non un’agenzia funebre per animali da compagnia.

Non è facile realizzare e coordinare tutto in una visione condivisa di quello che si vuole dare a chi perde un essere molto amato
Gli operatori, le strutture, i partner, l’accoglienza agiscono sinergicamente in un’etica diversa da quella che traspare dalle regole di legge. L’animale di casa, è un membro della famiglia e non un “materiale” da smaltire. Ed è così che operiamo, che si tratti di una cremazione singola o di un incenerimento collettivo. La via del massimo profitto non è percorribile, non è contemplata.
Per realizzare il Crematorio “Pet Memory” sono occorsi 7 anni di lavoro e l’impegno nella scupolosa ricerca di un partner di Brescia per gli incenerimenti collettivi.

Un grosso impegno, però poter offrire un’assistenza attenta in un momento tanto delicato è motivo di orgoglio per voi e di serenità per che si rivolge a Pet Memory
Oltre ai motivi etici per i quali abbiamo scelto di far nascere “Pet Memory” siamo sostenuti e incentivati dalla gratitudine  di tanti proprietari di animali e da enti autorevoli come l’Enpa che appoggiano con favore questa iniziativa.
Una “scelta etica” è la via giusta, nonostante i sacrifici e le difficoltà che comporta, per darci la certezza di aver dato ai nostri amici una degna fine.


Categorie: Curiosità