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Giudice dispone il trasferimento di 12 cani custoditi dall'Enpa verso un canile senese per essere venduti. I volontari: "I cani non sono merce"

01/04/2021

Fino all’ultimo si era sperato che succedesse qualcosa, che ci fosse un ripensamento ma così non è stato e i 12 cani custoditi presso il Rifugio del Cane dell’ENPA dallo scorso giugno 2020, sono stati trasferiti al canile di Murlo di Siena. Lo ha disposto il Tribunale di Siena a seguito della vendita dei cani all’Associazione Animalia Amo International, che contattata, non ha ritenuto di rinunciare all’acquisto o ad altra soluzione che evitasse tutto ciò. Lo stesso Tribunale che aveva sottratto quegli animali ai maltrattamenti di un allevamento di Monteroni d’Arbia,Uno dei cani trasferiti affidandoli alle cure dei volontari presenti nei canili di Murlo, in provincia di Siena, e di Pistoia. Nove mesi fa i cani, molto provati dopo il sequestro dall’allevamento in provincia di Siena, erano arrivati al canile di Pistoia, l’unico, insieme a quello di Murlo, resosi disponibile a prendersene cura. Come racconta la locale presidente  Rossella Ghelardini al Rifugio del Cane dell’ENPA si erano subito resi disponibili “con la speranza di trovargli una famiglia dove trascorrere il resto della vita”, fin da subito l’Enpa si era attivata per ottenere l’affidamento definitivo dei cani. L’Enpa si era attivata per ottenere l’affidamento definitivo dei cani. La  richiesta di averli a titolo gratuito è stata respinta dal pubblico ministero incaricato, avanzandoci invece la possibilità di acquistare i cani con la formula di “proposta onerosa a titolo simbolico”. A quel punto ci siamo attivati con una raccolta fondi tra tutti i volontari. Il nostro desiderio era che i cani rimanessero da noi, perché per molti di loro erano già in corso possibili adozioni. Il tribunale, però, non ci hai mai più risposto».Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto
Poi, a febbraio, la notizia dell’acquisto da parte di Animalia. «A quel punto – prosegue Ghelardini – l’Enpa nazionale ha presentato istanza in procura facendo presente che l’Enpa di Pistoia aveva già dato la disponibilità per l’acquisto. Contemporaneamente abbiamo contattato l’associazione Animalia per far loro presente il fatto che i cani erano con noi già da nove mesi, ma non ci hanno mai risposto. .
Fra di loro c’è Marialisa che necessita di mangiare in posizione eretta, Anguun in cura per filaria, altri ancora impauriti. L’ENPA di Pistoia è stata cercata ripetutamente per fare il custode dal NIPAAF di Siena perché nessuna struttura da loro contattata li accoglieva e operatori, volontari, veterinari e educatori si sono spesi al massimo per dare loro benessere e cure. Nei mesi abbiamo fatto continue comunicazioni e istanze per trovare soluzioni diverse dalla custodia in canile ma la maggior parte sono rimaste senza risposta. “Se tutto questo come ci è stato risposto è legittimo, non giustifica il dolore che si è impossessato di noi tutti e non so chi mi darà il coraggio di consegnare Telavevodetto, Musa, Marialisa, Laurettamia, Fuorimano, Diva, Brik, Albanese, Uma, Angunn, Ispanico, Countdown”.
I volontari del Rifugio, comunque, non hanno intenzione di arrendersi. «L’Enpa nazionale – la presidente – procederà per quanto in suo potere per la difesa di quei cagnolini e per riportarli a Pistoia, dove sono stati accolti con grande amore e dove stavano già avendo una nuova vita».
E’ possibile condividere condividere e scrivere se lo ritenete all’associazione Animalia Amo international la cui mail è c.roeckl@gmx.at chiedendo di rinunciare all’acquisto dei cani presenti al rifugio di Pistoia.
Rossella Ghelardini
Presidente ENPA Pistoia

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