Il Tribunale di Milano ha condannato, in primo grado, a due mesi di reclusione per il reato di maltrattamento di animali i dipendenti di un ristorante cinese di Milano che, nel giugno 2010, erano stati sorpresi a sgozzare anatre.
Le povere bestiole, dopo essere state immobilizzate con del nastro adesivo e chiuse in sacchetti di plastica, restavano nella cucina del ristorante fino a quando non arrivava un’ordinazione dai clienti.
Allora venivano sgozzate, cucinate e servite in tavola.
Il giudice del Tribunale di Milano ha deciso di condannare i responsabili delle decapitazioni delle anatre perché, anche se attinenti ad animali destinati al consumo alimentare, nei fatti descritti ha rilevato l’ipotesi delittuosa.
Il fatto che le anatre dovessero essere uccise per essere cucinate, non giustifica la crudeltà con cui gli animali venivano trattati e uccisi. Le anatre dovevano essere soppresse con la dignità che è prevista per qualunque tipo di macellazione, come dispone il decreto legislativo n. 333/98 che vieta la loro uccisione in modo sommario e primitivo.
Il ristorante inoltre risultava in pessime condizioni igienico-sanitarie, tanto da renderne necessaria la chiusura.
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