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Scoperto a Firenze un epigramma di Macchiavelli dedicato a Furia, il cane del banchiere Lorenzo Strozzi

10/12/2013

Un piccolo epigramma inedito di Niccolo’ Machiavelli (1469-1527), in memoria di un cagnolino di nome Furia appartenuto al banchiere Lorenzo Strozzi (1482-1551), e’ stato scoperto dallo studioso Alessio Decaria, ricercatore dell’Universita’ di Siena, in un manoscritto della prima meta’ del XVI secolo custodito alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’annuncio del ritrovamento e’ stato dato all’Adnkronos dal professore Riccardo Bruscagli dell’Universita’ di Firenze, precisando che l’epigramma attribuito per la prima volta allo scrittore e storico fiorentino e’ avvenuto durante le ricerche per la mostra ”La via al Principe: Niccolo’ Machiavelli da Firenze a San Casciano”, ospitata alla Biblioteca Nazionale Centrale dal 10 dicembre al 28 febbraio 2014.
In una pagina del manoscritto sono stati scoperti due epigrammi, fin qui ignorati dagli studiosi, che celebrano la memoria di due cani defunti: Livio, appartenuto a Marcello Virgilio Adriani, primo
cancelliere della Repubblica fiorentina, e Furia. E proprio l’epigramma dedicato a Furia, un cane vissuto in Toscana bravo a correre dietro le lepri e a saltare piu’ in alto dei cervi, e’ firmato da un ”N.M.” che, visto il contesto, il ricercatore Decaria ha identificato con l’autore del trattato ”Il Principe”.
Questo il testo ancora inedito attribuito a Machiavelli:
”Non di Menalo nacqui ne’ gioghi alti,/
ma nella bella e gloriosa Etruria;/
Melampo il nome mio non fu, ma Furia:/
le lepri vinsi al corso, i cervi a’ salti”.
Il componimento e’ seguito da altri tre epigrammi che chiudono la serie e sono opera di Lorenzo Strozzi.


Categorie: Animali e Cultura