Un pitone lungo quasi sei metri e di 45 chili, che sarebbe dovuto stare nel sud est asiatico, e’
stato catturato nel sud della Florida. L’incontro con un esemplare femmina del super rettile, tra i piu’ pericolosi al mondo, e’ avvenuto il 22 settembre nel parco nazionale di Ochopee e per fortuna a trovarla non sono stati turisti, ma i componenti di una squadra speciale del parco ingaggiata con il compito di catturare i pitoni ed evitare che si riproducano: ogni rettile femmina puo’ partorire dai 30 ai 60 esemplari all’anno. Finora la squadra speciale ha catturato novecento esemplari. Questo tipo di “pitone del Burmese” non fa parte dell’ambiente naturale, ma si e’ diffuso nel sud della Florida probabilmente dopo che qualcuno aveva abbandonato un esemplare importato dall’Asia. Alla velocita’ con cui si riproducono, i pitoni sono diventati centinaia in pochi anni, rappresentando
un pericolo per gli animali e per le persone.
I pitoni birmani sono diffusi ormai ovunque all’interno del Parco Nazionale delle Everglades e nelle terre acquitrinose che lo circondano. I biologi li hanno quantificati in centinaia di migliaia. Durante questi vent’anni, gli esperti hanno sperimentato molti metodi per cercare di frenarne l’invasione e proteggere la popolazione autoctona di uccelli, coyote e altri animali (tra cui la pantera della Florida, una specie di puma). Hanno posizionato trappole, hanno aizzato i cani, hanno tentato di monitorarli con il GPS e li hanno cercati anche di notte, torce alla mano ma ancora nessuna tecnica si è rivelata risolutiva.
(AGI)
Categorie: News dal Mondo
Leoni della Namibia messi a rischio dalla siccità e dal confflitto con gli uomini
Il governo spagnolo verso l’abolizione del “Premio Nazionale di Tauromachia. Ora stop alla corrida
Un “Tornado” di bellezza vince il titolo di gatto più bello del mondo all’Esposizione di Bolzano
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it