Cenere, la tartaruga ferita colpita da un’elica operata a Treviso, ha ricevuto il regalo più bello: un carapace in resina di mais realizzato 3D con tanto di oblò che le permetterà di tornare in acqua e affrontare il periodo di riabilitazione post operatorio.
“Si sa che le tartarughe marine suscitano grande empatia – racconta l’Enpa di Treviso – ma, questa volta, sono state in grado di fare di più: collegare Ravenna a Treviso. Il giovane esemplare, infatti, ha una storia molto particolare che lo vede da quasi un anno essere in cura presso il centro ricerche CESTHA di Marina di Ravenna a seguito di una profonda ferita provocata dall’elica di una barca. Dopo diversi mesi di cure e terapie è oggi necessario per lei sottoporsi ad alcuni interventi chirurgici che richiedono competenze e macchinari altamente specializzati. Ed ecco che lo staff veterinario di CESTHA trova appoggio e collaborazione nella clinica del dott. Martini di Spresiano che, assieme alla dott.ssa Marchiori ha iniziato ad occuparsi di quanto necessario”.
Il tutto non sarebbe possibile senza il fondamentale supporto dell’ Enpa di Treviso , che ha scelto di “adottare” simbolicamente il percorso di cura e terapia della tartaruga Cenere offrendo un generoso supporto nella logistica e nelle spese veterinarie Cenere: storia di una tartaruga marina che gemella Ravenna e Treviso.
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