La Corte di Cassazione con una sentenza del 18 aprile 2024, come riportato da “Il Messaggero” nell’edizione di oggi ha stabilito che se il proprietario non denuncia lo smarrimento del cane, non può esser condannato per abbandono di animale. Praticamente i supremi giudici aprono uno spiraglio per chi volesse abbandonare il proprio animale: basta simulare d’averlo perso.
La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna di un uomo accusato di aver abbandonato il suo cane meticcio, in un Comune della Provincia di Cosenza, l’11 luglio del 2020. Secondo gli ermellini, “in caso di mancato ritiro del cane dal canile municipale” non si configura il reato di abbandono di animale, anche se il proprietario non aveva precedentemente presentato denuncia di smarrimento. Se non l’ha fatto, può incorrere soltanto in un illecito amministrativo. Il cane è stato trovato in Calabria, e grazie al microchip il proprietario è stato individuato in Puglia e si è scoperto che non aveva denunciato lo smarrimento. L’uomo ha poi dichiarato di non poter più sostenere le spese per il cane avendo cassato l’attività lavorativa ed è finito a processo. Secondo i giudici, non c’è maltrattamento se il cane è affidato alle “strutture comunali di ricovero preposte” ma solo se fosse consegnato ad un canile privato.
Categorie: Cani, Cura e gestione
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