Il “Bonus animali domestici 2023”,anche quest’anno, non consisterà in una cifra di cui disporre per affrontare le spese per il mantenimento e le cure dei nostri animali domestici, ma si tratterà di una detrazione sulle spese veterinarie, con cui si può recuperare il 19% del costo sostenuto per visite specialistiche, interventi di chirurgia, esami in laboratorio e acquisto di farmaci prescritti. Non è prevista alcuna richiesta preventiva ma è prevista una franchigia minima di 129,11 euro e una soglia massima di spesa detraibile pari a 550 euro. La detrazione va quindi calcolata solamente sulla quota che eccede i 129,11 euro e su un massimo di 550 euro.
Più volte è stata avanzata la proposta di un vero contributo riconosciuto dallo Stato a chi adotta un animale da compagnia, soprattutto in presenza di una situazione economica critica, ma non è stato ancora possibile farlo approvare.
Un contributo per il mantenimento degli animali da compagnia sarebbe un valido deterrente agli abbandoni, quindi al randagismo, mentre supporterebbe le famiglie economicamente bisognose ma desiderose di adottare uno dei tanti pet dei rifugi.
Alcune amministrazioni locali per alleggerire l’affollamento nei rifugi comunali dovuto al fenomeno del cosiddetto randagismo di ritorno, come pure per incentivare le adozioni, hanno previsto un bonus animali domestici per aiutare chi ha o vorrebbe avere un animale.
L’amministrazione Capitolina ad esempio prevede la sterilizzazione per cani e gatti, l’applicazione del microchip e l’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione gratuita per le famiglie con Isee entro i 15mila euro, come pure per quelle in cui è presente almeno un componente disabile con invalidità superiore al 66%. Tutte queste prestazioni sono senza alcun costo anche per i titolari di assegno sociale e per i cittadini non vedenti con cane guida.
Categorie: Cani, Cura e gestione, Gatti
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