Quando alle 18 di ieri si sono aperte le porte dell’ospedale San Martino di Genova per consentire l’ingresso dei visitatori, tra i parenti ce n’era uno a quattrozampe, Athos, un incrocio di rottweiler di 9 anni e 45 chili di peso. Il cagnone, grazie alla sensibilità del primario e della caposala del reparto di Chirurgia d’urgenza che hanno accansentito al suo ingresso in corsia, dopo un mese di lontananza ha potuto rivedere la sua proprietaria, Sonia Ricciu, ricoverata nella struttura.
Così, racconta il Secolo XIX, Athos è stato ammesso in reparto. E si è lanciato in effusioni e feste per la sua proprietaria, davvero commossa, tra lo stupore dei pazienti e degli altri visitatori. Athos poi è un cane speciale: si occupa di pet therapy con la proprietaria, ma è stato anche in servizio con la protezione civile durante il terremoto in Abruzzo. E non è riuscito ad andare in Emilia Romagna soltanto perché Sonia, infermiera in un altro ospedale, non stava bene. Forse questo curriculum lo ha aiutato a reincontrare la signora, ma anche gli altri pazienti che gli sono andati incontro per accarezzarlo.
“Da quando sono stata ricoverata il mio desiderio nei momenti di sconforto era vedere il mio cane, e mi è stato concesso – riporta il quotidiano genovese – Ringrazio tutti. Penso sia importante dare rilevanza a questi aspetti quando spesso si sente parlare solo di mala-sanità. Invece in questo ospedale viene applicata una procedura di grande civiltà e umanità”.
Foto: facebook
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