La Ue ha sollecitato l’Italia ad adeguarsi alle legge europee per contrastare i crimini ambientali e applicare le sanzioni penali previste per quelle attività criminose come la raccolta, trasporto, smaltimento illecito di rifiuti, scarico illegale di sostanze nell’aria, suolo e acque, come la distruzione dell’ habitat compresi nei siti protetti e l’uccisione di specie protette siano esse animali o vegetali.
L’Unione chiede particolare rigore nell’applicare sanzioni tali da essere dissuasive nei confronti di quanti dalle navi, siano anche persone giuridiche, provochino inquinamento in mare.
L’inquinamento del mare causato per scarichi illeciti dalle navi deve essere considerato un reato non solo se commesso intenzionalmente ma anche se derivante da trascuratezza o disattenzione che provochi comunque un grave danno all’habitat marino.
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