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Irlanda. Gallo attacca e uccide a colpi di becco e artigli un uomo, aveva già aggredito la nipote

18/02/2023

Jasper Kraus, un uomo di Killahornian, in Irlanda, era stato trovato morto dal suo coinquilino in una pozza di sangue. Ad ucciderlo sarebbe stato un gallo aggredendolo con il becco e gli artigli. L’incredibile episodio risale all’aprile scorso ma qualcosa nel frattempo è emerso a parziale discolpa del gallo.
Questa settimana la figlia della vittima, Virginia Guinan, ha raccontato agli inquirenti che il giorno del tragico ritrovamento del padre con ferite multiple alle gambe, c’era una lunga scia di sangue che andava dalla casa al pollaio, dove un gallo di razza brahma aveva ancora del sangue sugli artigli. La donna era stata informata dell’aggressione dall’uomo che per primo aveva trovato il corpo di Kraus, Corey O’Keeffe, l’inquilino della vittima, con cui condivideva la casa.67enne fu trovato in una pozza di sangue, l'inchiesta svela: "È stato il gallo"
O’Keeffe ha raccontato agli inquirenti che il giorno della tragedia era tornato a casa intorno alle 8 del mattino dopo un turno di notte. Quest’ultimo, dopo aver conosciuto Kraus, gli avrebbe detto che sarebbe andato proprio al pollaio, a dar da mangiare agli animali. Poche ore dopo essere andato a dormire, O’Keeffe fu svegliato verso mezzogiorno dalle urla disperate del padrone di casa. Una volta giunto in suo soccorso, l’inquilino della vittima ha notato una profonda ferita sulla gamba sinistra, mentre Kraus mormorava la parola “gallo”.
Quando anche la figlia di Kraus è corsa a casa del padre, quest’ultimo lo ha trovato steso a terra, con la gamba fasciata e i soccorritori dell’ambulanza intenti a fargli il massaggio cardiaco. Ma per l’uomo non c’era niente da fare.
L’autopsia stabilì però che la morte non fu causata dalle ferite inferte dal gallo, bensì da una crisi cardiaca fatale. La stessa figlia ha confermato che Kraus aveva precedentemente subito un infarto, ma è sopravvissuto.
Purtroppo non è raro che l’indole particolarmente aggressiva di un gallo e la sua volontà di affermarsi come “capobranco” si traduca in aggressività anche nei confronti degli esseri umani (tra cui anche il proprio allevatore o la propria allevatrice), in particolar modo al conseguimento della piena maturità sessuale e come in questo casa nelle stagioni di primavera ed estate.

 

 

 

 

 


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