Diciannove cani e quindici gatti e una ottantenne vivevano in condizioni igienico-sanitarie pessime in una casa di Marsalaa
07/11/2022
Una casa degli orrori a Marsala, decine di cani e gatti, in condizioni igienico-sanitarie pessime. E’ stata scoperta nelle scorse ore, dall’associazione Randagi del Sud che ha segnalato il tutto ai Carabinieri come riportato da tp24.it
“Tra omertà e disinteresse si é innescato nella casa in questione un accumulo di animali ad opera di due quasi ottantenni senza figli. La situazione ci é stata segnalata dai nipoti quando uno dei due coniugi é stato trovato defunto”.
Nell’ abitazione sono stati ritrovati 19 cani e una quindicina di gatti.
Condizioni igienico sanitarie altamente precarie, malnutrizione di due cani tenuti in un garage al buio e su uno strato ben solidificato di escrementi.
É stato dunque necessario l’intervento delle forze dell’ordine, con l’intervento dei Carabinieri della Stazione di San Filippo e Giacomo che si sono subito adoperati per la liberazione di questi animali e per l’attivazione dei servizi sociali per il benessere dell’ottantenne.
“Nessuno aveva accesso alla casa da anni, un caso limite sotto ogni profilo umano. Grazie anche ai vigili del fuoco, all’ Asp veterinaria, agli operatori del canile comunale, alle volontarie Oipa Marsala e Pantelleria Bau questi animali inizieranno a breve iter sanitario e percorso di socializzazione….. verranno resi presto adottabili al fine di garantirgli una vita migliore di quella vissuta finora” informa l’associazione.
Randagi del Sud raccomanda: “segnalate queste situazioni precarie e non fate orecchie da mercante dinanzi al grido di aiuto di queste povere anime”
tp24.it
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I gatti sono stati un importante sostegno emotivo durante il primo lockdown. Ora lo conferma anche la scienza
04/11/2022
I gatti sono stati un importante sostegno emotivo per i loro proprietari durante il primo lockdown in Italia. L’Enpa lo sostiene dal primo momento e non solo riferito ai gatti. Adesso però la conferma arriva anche dal mndo scientifico, in particolare da uno studio dell’Università di Pisa pubblicato su “Veterinary Science” e realizzato in collaborazione con l’Università di Milano, di Barcellona e il Royal Veterinary College di Londra. La ricerca, condotta a partire da un questionario somministrato nell’aprile 2020, è stata una delle prime ad investigare la relazione persone-animali durante il lockdown da coronavirus nel nostro Paese e una delle poche che si è focalizzata sui gatti (laddove la maggior parte ha riguardato i cani). Secondo i risultati, l’85% dei proprietari ha percepito un maggiore supporto emotivo da parte del proprio gatto rispetto al periodo prepandemico. In generale poi è emerso per la metà dei rispondenti un effetto positivo del confinamento sulla relazione con il proprio gatto, mentre il resto non ha riportato cambiamenti.
Un altro obiettivo dello studio è stato quello di investigare se il lockdown avesse avuto degli effetti sul comportamento dei gatti e sul loro benessere. Più della metà dei rispondenti ha dichiarato che la qualità di vita dei propri gatti era migliorata e più del 40% ha riportato almeno un cambiamento comportamentale, positivo nella maggior parte dei casi, ad esempio il gatto sembrava più calmo e rilassato. “I risultati hanno confermato – ha affermato la professoressa Chiara Mariti del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa – la quanto già presente in altri studi, ovvero sia che il confinamento da covid 19 sembra aver avuto un impatto positivo sulla relazione con i propri animali da compagnia. il beneficio inoltre sembra estendersi anche ai pet stessi: infatti i proprietari hanno spesso riportato che il loro gatto sembrava più tranquillo”. “Questi risultati hanno delle implicazioni nella gestione dei gatti che vivono in appartamento – conclude Mariti – e suggeriscono che il loro benessere deriva molto dalla compagnia con le persone, sfatando così uno dei falsi miti che circolano sulle necessità di stimolazione, anche sociale, di questi animali”.
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Mamma orsa lo carica, cacciatore armato salva se stesso e l'animale senza sparare
04/11/2022
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È morto Frate Pedrinho, il cane meticcio che serviva messa in una chiesa brasiliana
04/11/2022
I tumori che lo avevano aggredito non gli hanno lasciato scampo e nonostante un complicato intervento, Frate Pedrinho, cane meticcio che era diventato la mascotte della parrocchia della Nostra signora di Fatima a Uberlândia, è morto.
Frate Joaquim Camilo, parroco di questa chiesa dello Stato di Minais Gerais, in Brasile, aveva al suo fianco un assistente molto speciale. Accantoall’officiante, con tanto di tonaca e investito del compito di chierichetto, c’era proprio Frate Pedrinho.
Joaquim lo aveva adottato nel 2020 dopo averlo trovato in un rifugio per animali a Marília, una città vicino San Paolo. “Quando mi ha visto, è impazzito: si è gettato tra le mie braccia e non mi ha più lasciato. Mi ha scelto. Avevo chiesto a Dio cosa fosse l’amore e Lui me l’ha dimostrato attraverso questa creatura che invita a un amore semplice e generoso”, aveva raccontato il frate francescano.
Un giorno Joaquim decide di portare il cane in chiesa per farlo benedire. E nota subito il comportamento pacato e rispettoso del cucciolo, che non fa i bisogni nella parrocchia e segue senza abbaiare tutta la cerimonia. Dopo qualche tempo, Frate Pedrinho diventa una presenza fissa durante la messa, che segue in abito talare accanto al suo proprietario.
I fedeli inizialmente reagiscono con stupore; qualcuno si lamenta di quella che giudica una mancanza di rispetto. Joaquim risponde che porta il cane in chiesa come segno d’amore per il creato, nell’insegnamento di San Francesco. Frate Pedrinho finisce anche in televisione e si conquista l’affetto di tutti. Poi purtroppo arrivano i problemi di salute, che si rivelano insormontabili.
L’annuncio della sua morte è stato dato su Instagram dallo stesso Joaquim, che nei giorni successivi sta continuando a postare immagini del cane. “Ti amo, figlio mio. E ti ringrazio immensamente dell’amore che mi hai dato”.
Fonte: lastampa.it
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Cavallo si accascia in piazza durante i festeggiamenti per Halloween ad Este (PD)
04/11/2022
Ancora un cavallo a terra, un animale usato per qualcosa contrario alla sua natura.
Durante i festeggiamenti di Halloween, organizzati in piazza Maggiore a Este (Padova), da amministrazione e pro loco, si avanzava nella parata “La carrozza del cocchiere nero” una delle più attese attrazioni ed animazione per bambini. Improvvisamente il cavallo che trainava la carrozza si accascia a terra proprio in piazza Maggiore. Qualcuno parla di un animale sfinito, ma un’altra versione spiega l’episodio come un gesto di paura. E c’è anche chi ipotizza che l’animale sia scivolato sul selciato del centro storico.
Sul profilo Facebook di L’Altra Este è comparsa la foto del cavallo accasciato sul selciato, nel post si scrive: “Seduto per terra È successo ieri in pieno centro storico al cavallo che portava la carrozza del cocchiere nero. Qualunque siano i motivi del crollo di questo povero animale c’è da chiedersi se per il nostro divertimento è necessario portare allo sfinimento gli animali. Noi crediamo di no… P.S. Per amore di verità ci è stata spiegata la dinamica dei fatti che leggete più sotto. Noi siamo intervenuti solo perché una persona presente ci ha raccontato diversamente. A noi non interessa avere ragione. A noi interessa esclusivamente il benessere del cavallo. Pertanto viva il cavallo e chi se ne occupa. Inoltre non stiamo mettendo in discussione ‘Este da Brividi’, ne chi lo ha promosso”.
Tra i commenti, però, in tanti spiegano che il cavallo era semplicemente scivolato con gli zoccoli sul selciato in pietra e, aiutato da alcuni spettatori, si è subito rialzato. Resta comunque una domanda: è davvero il caso di portare cavalli in piazza per Halloween?
Fonte: leggo.it
Sul profilo Facebook L’Altra Este è comparsa la foto del cavallo accasciato sul selciato, nel post si scrive: “Seduto per terra È successo ieri in pieno centro storico al cavallo che portava la carrozza del cocchiere nero. Qualunque siano i motivi del crollo di questo povero animale c’è da chiedersi se per il nostro divertimento è necessario portare allo sfinimento gli animali. Noi crediamo di no… P.S. Per amore di verità ci è stata spiegata la dinamica dei fatti che leggete più sotto. Noi siamo intervenuti solo perché una persona presente ci ha raccontato diversamente. A noi non interessa avere ragione. A noi interessa esclusivamente il benessere del cavallo. Pertanto viva il cavallo e chi se ne occupa. Inoltre non stiamo mettendo in discussione Este da brividi, ne chi lo ha promosso”.
Tra i commenti, però, in tanti spiegano che il cavallo era semplicemente scivolato con gli zoccoli sul selciato in pietra e, aiutato da alcuni spettatori, si è subito rialzato. Resta comunque una domanda: è davvero il caso di portare cavalli in piazza per Halloween?
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Catturato in un cortile del Piacentino il gattopardo africano avvistato ad ottobre
04/11/2022
E’ stato catturato, in provincia di Piacenza, un servàlo, noto come gattopardo africano, tenuto come animale domestico e fuggito dall’abitazione del proprietario. Da inizio ottobre il felino selvatico, originario dell’Africa, vagava nei territori del comune di Gropparello: dopo diverse segnalazioni, i carabinieri forestali di Bettola, grazie all’installazione di fototrappole e di una gabbia-trappola, messa a disposizione dal Cras di Niviano, sono riusciti a intercettarlo, questa mattina in località Bersani all’interno del cortile di una casa.
Il felino è stato addormentato e trasportato in un centro per la cura e la tutela degli animali esotici.
Il servàlo è una specie animale tutelata dalla convenzione sul commercio internazionale di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (Cites), il nucleo investigativo polizia ambientale agroalimentare e forestale di Piacenza effettuerà tutti gli accertamenti del caso. (ANSA).
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Mucche attaccano famiglia di escursionisti sul Monte Grappa
03/11/2022
Si erano programmati il Ponte diOgnissanti per fare un tuffo nel verde circondati dalla natura, per godere di una giornata di relax totale. quando per questa famiglia di escursionisti veneti la camminata sul Monte Grappa stava per trasformarsi in un incubo.
Su prati verdi pascolava un branco di mucche quando improvvesamente hanno caricato i genitori e i tre figli accerchiandoli.
Se per la mamma e i ragazzi tutto è fortunatamente filato liscio, lo stesso non può dirsi per il papà, calpestato e trascinato per metri dalle mucche, prima di trovare riparo in una buca carsica.
Allertati prontamente i soccorsi, l’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Castelfranco Veneto.
Le
mucche, pur essendo di indole, docile sono comunque animali che, per quanto mansueti, hanno una stazza piuttosto importante se carica è micidiale. quindi se si incontra una mandria di bovini
- Mantenere la giusta distanza dagli animali al pascolo
- Non fissare le mucche negli occhi
- Camminare davanti agli animali in maniera rilassata
Se le mucche dovessero attaccare
- Restare calmi, mostrare sicurezza e allontanarsi lentamente
- Non dare le spalle all’animale
- Non sdraiarsi a terra o scappare via frettolosamente
Se abbiamo con noi un cane
- Cani al guinzaglio (come previsto dalla legge): sono percepiti come un pericolo
- Lasciare libero il cane quando una mucca attacca, in modo che possa scappare velocemente
- L’escursionista in questo modo è più tutelato
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Cane vola dal terzo piano e muore a Lecce, Enpa presenta denuncia: “I responsabili dovranno pagare. Fondamentale denunciare quando si assiste a casi di maltrattamento”
03/11/2022
E’ volato dal terzo piano di un palazzo a Lecce, atterrato su una macchina ed è morto sul colpo. Un cane di razza lupo cecoslovacco, preso da una giovane coppia cinese da un allevamento è stato ritrovato esanime ieri sera. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia ed è pronto con il suo ufficio legale e i volontari della Sezione di Lecce ad andare a fondo di questa tragedia. Dalle prime ricostruzioni sembra che il cane fosse tenuto costantemente in balcone, spesso anche legato. La coppia cinese “proprietaria” del cane non è reperibile da ieri sera e il cane risulta ancora intestato all’allevatore da cui è stato acquistato.
“Il nostro ufficio legale – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – ha presentato denuncia attraverso l’avvocato Claudia Ricci ed è pronto ad andare a fondo in questa triste storia che sembrerebbe essere l’epilogo di una vita di maltrattamenti. Per questo non ci stancheremo mai di ripetere l’importanza di denunciare situazioni di maltrattamento finché si è tempo, spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Invitiamo poi tutti i cittadini e in particolare i condomini del palazzo dove è accaduto il fatto, a farsi avanti per raccontare dettagli che possono essere utili ed importanti ai fini della ricostruzione della sua storia. Sembra che questo incredibile esemplare di cane fosse tenuto costantemente in balcone e spesso legato con una corda. Ricordiamo che essendo un reato procedibile d’ufficio chiunque può presentare denuncia. Rimane il grande rammarico di non essere venuti a conoscenza prima di questa situazione. Faremo tutto il possibile affinché i responsabili di questa morte paghino per questa tragedia!”
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Tempi duri per Larry, a Downing Street è arrivata Nova, il cane del primo ministroRishi Suna
03/11/2022
Larry, il gatto cacciatore ufficiale di topi di Downing Street, aveva assistinto non senza un certo sollievo al discorso del premier britannico uscente Boris Johnson che con il suo discorso di addio davanti al numero 10 e ringraziando lo staff, annunciava che con lui sarebbe andato via anche il suo il suo cane Dilyn.
Lerry sentiva che sarebbe tornato ad essere non solo un dipendente della casa (cacciatore di topi) ma non avrebbe dovuto dividere gli spazi con un cane scodinzolante.
La felicità è durata poco perchè il nuovo primo ministro, Rishi Sunak, ha portato Nova, una femmina di Labrador Retriever Fox Red, cane della famiglia Sunak dal 2021. Nei giorni scorsi Sunak ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto che lo ritrae insieme alla moglie Akshata Murty e Nova mentre camminano per i corridoi dell’abitazione.
Tempi duri per Larry, perché in fondo i cani sono dei predatori e la caccia, anche ai topi. fa parte del loro istinto. Perderà il titolo di cacciatore ufficiale di topi della residenza del primo ministro?
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Legano una tartaruga marina ad un sasso e la gettano in mare. Gesto inqualificabile nel porto di Barletta
03/11/2022
Nel porto di Barletta, una tartaruga Caretta Caretta adulta e’ stata legata ad un macigno e gettata in mare per non farla riaffiorare. Ma viste le dimensioni dell’esemplare, il crudele atto non e’ stato efficace e la Caretta e’ stata trovata morta mentre galleggiava nel porto ancora legata al masso”. Un atto tanto orrendo quanto ingiustificato denunciato dall’ambientalista Pasquale Salvemini sulla pagina social del “Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Molfetta”, quotidianamente a disposizione per aiutare tutti coloro che si imbattono in questi esemplari. “E’ sufficiente – ha concluso – rispettare le regole, evitando queste azioni del tutto sconsiderate, per ridurre la mortalita’ di questi animali inermi e protetti dalla Legge”.
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Bocelli adotta due cani sfortunati: rimasto sordo e ferito in Ucraina e una trovatella dall'Egitto
03/11/2022
Malyarevich ha condiviso poi le commoventi immagini del primo incontro tra Jack e Bocelli, con il cantante chino che accarezza il cagnolino e gli sussurra: “Piccolo. Piccolo. Stai bene. Ciao, ciao”. In un post su Facebook Malyarevich ha scritto: “I miracoli accadono anche nei momenti più bui. Grazie alla famiglia Bocelli per il grande cuore e la gentilezza. Auguriamo a Jack una nuova vita felice!”.
Ma Jack non è l’unico cane salvato dalla famiglia Bocelli in questi giorni. In viaggio in Egitto, il tenore e sua moglie Veronica hanno trovato per strada, in una fossa, una cagnolina ferita. Curata, è stata poi portata con loro in Italia. A lei Virginia, la figlia del tenore, ha dato il nome di Jolie, “portatrice di gioia”. (ANSA).
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Belzebù, corso ridotto pelle e ossa in un canile a Pisa, tornata vivere grazie all’Enpa e ora aspetta giustizia e una nuova famiglia
02/11/2022
Belzebù è un cane di razza corso. La sua storia parte in salita. Acquistato in un allevamento in provincia di Pisa da un uomo noto alle Forze dell’Ordine e all’Enpa per precedenti con altri animali, all’età di due anni Belzebù, giocando in giardino, morde la mano di un ospite presente nella casa e il suo proprietario decide di fare al Comune la richiesta per la rinuncia di proprietà, come previsto dalla legge regionale della Toscana. E’ l’8 giugno 2020 e per lui si aprono le porte del canile sanitario e rifugio intercomunale “Soffio di Vento”: è l’inizio di un incubo. Chiuso in un box piccolo Belzebù, questo è il nome che gli danno al canile, non esce mai. Entrato come cane morsicatore, anche a causa della sua stazza viene tenuto a distanza dagli operatori. Lui che era abituato ad una casa con giardino si ritrova improvvisamente confinato in una gabbia senza alcun contatto sociale, umano o animale. Giorno dopo giorno Belzebù inizia a mostrare segni di sofferenza, malessere fisico e comportamentale. Inizia a perdere peso, a girare su stesso, a mordere le griglie del box, a leccare i vetri. I volontari che raramente vengono fatti entrare per portare a sgambare gli altri cani, lui invece non può uscire, lo vedono peggiorare di giorno in giorno. Belzebù ormai è ridotto uno scheletro. Si tiene a malapena sulle zampe e ha continuamente diarrea. I pochi che hanno accesso al canile sanitario lanciano l’allarme: Belzebù deve essere aiutato prima che sia troppo tardi. Una volontaria contatta una guardia zoofila dell’Enpa di Pisa e le chiede di andare a verificare di persona la situazione. Entrare nella struttura, però, non è semplice ma, fortunatamente, si presenta presto l’occasione. Paola Paolicchi, volontaria e Guardia Zoofila Enpa, deve accompagnare una signora dentro il canile per visitare un cane da adottare. Il percorso obbligato per arrivare dal cane passa proprio davanti al box di Belzebù. Quando la Paolicchi arriva davanti a Belzebù si trova di fronte “la figura di uno scheletro nero a forma di cane”: il corso che intorno ai 3 anni dovrebbe pesare circa 60kg è ridotto a una larva di circa 29 kg. “Era palesemente sofferente – afferma Paolicchi -contratto dal dolore e di una magrezza sconvolgente: la sua sagoma evidenziava una fila di vertebre e ossa. Viste le gravissime condizioni di salute del cane e il pericolo di morte, a causa delle rigide temperature esterne del periodo invernale, siamo intervenuti immediatamente portando via il cane e procedendo con la denuncia”.
Belzebù viene accolto al Rifugio Enpa di Pistoia nel Febbraio 2021, ridotto ad uno scheletro, con un peso di 29 kg, dopo un importante intervento chirurgico ed una lunga degenza in Clinica, che ha permesso di dargli una speranza di vita. Viene seguito nel recupero fisico ed emotivo da tutti gli operatori e da molti volontari della struttura. Dopo poco più di un anno, raggiunge il peso consueto di un maschio della sua razza (60 kg) e mostra finalmente la sua vera natura: quella di un cane docile, non aggressivo, molto collaborativo e bisognoso della costante presenza umana.
“Non ha mai manifestato aggressività verso i suoi simili – afferma Rossella Ghelardini – e ha saputo entrare in interazione con persone diverse, sopportando con grande coraggio la realtà mutevole del canile. Un animo gentile e resiliente, che è stato capace di andare oltre i maltrattamenti e le deprivazioni subite e di dare agli esseri umani una nuova possibilità di fiducia. Ora è pronto per una bella adozione e per iniziare la nuova vita che si merita. Il suo passato è quello comune a troppi animali, considerati aggressivi ed imprevedibili a causa di errate valutazioni da parte dell’uomo e a causa delle condizioni di stress e di incuria, cui spesso i cani sono sottoposti quando non si tiene conto dei reali bisogni e non si rispettano le condizioni perché possano sentirsi sereni, autonomi, capaci di credere in sé stessi.”
La denuncia della Guardie Zoofile Enpa ha avuto un seguito. Gli indagati sono stati rinviati a giudizio e l’Ente Nazionale Protezione Animali, attraverso l’avvocato Enpa Claudia Ricci, è stato ammesso come parte civile. La prossima udienza si terrà il prossimo 24 febbraio.
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