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Il sindaco di Ferrara si mobilita per trovare un casa ad una pecorella sola a rischio di finire allo spiedo

26/11/2021

Alla segreteria del sindaco, nei giorni scorsi era arrivata una segnalazione: “Una pecora giace da più di un mese su un terreno” nel territorio ferrarese, “alcune persone hanno intenzione di ucciderla per puro interesse”.scrive il Alan Fabbri sul suo profilo Facebook – ho ricevuto un messaggio da parte di un cittadino preoccupato, che mi segnalava la presenza di una pecora vagabonda all’interno del nostro Comune, sotto la pioggia e senza alcun riparo.
A dare notizia dell’insolita iniziativa del primo cittadino, che nel suo post propone anche un sondaggio per trovare un nome all’animale, è la stessa amministrazione. Tutto è iniziato nei giorni scorsi, dopo che alla segreteria del sindaco è stata segnalata la presenza della pecora, che a rischio di fare una brutta fine. Dopo aver attivato gli enti competenti, Fabbri si è recato sul posto, spiegando di aver “chiamato l’ex comandante della Polizia provinciale e il servizio veterinario dell’Ausl, che si è attivato per mettere in sicurezza l’animale”. Nel frattempo il primo cittadino ha lanciato l’appello per chiedere “se c’è qualcuno interessato ad adottarla”- auspicando che “riesca ad entrare, ad esempio, in una fattoria didattica”- e un sondaggio per trovare un nome all’ovino. A un’ora dalla pubblicazione “sono già diverse le offerte che arrivano da diverse realtà del territorio”, così come “sono diverse anche le proposte per il nome: c’è chi pensa a ‘Bella’, chi a ‘Neve’, chi a ‘Lana’ e chi a ‘Bebel'”. Una risposta che inorgoglisce il sindaco, secondo cui “anche questo è un segno dell’attenzione al benessere animale e della volontà diffusa di cooperare per dare un contributo concreto alla loro tutela”. E nel ringraziare chi sta offrendo la propria disponibilità, Fabbri assicura che “terrò tutti aggiornati, dalla mia pagina Facebook, sull’evoluzione della situazione e sulle scelte che opereremo”


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Bonus animali domestici 2021. Una misura di aiuto alle famiglie in momenti di crisi

26/11/2021

Gli animali domestici sono sempre più presenti nelle famiglie italiane. Un fenomeno in crescita quasi a bilanciare lo stress della vita moderna . Anche la pandemia ha dimostrato che la presenza di un pet può essere un grande aiuto. Infatti avere un animale domestico in casa sicuramente dà conforto e compagnia a chi è più solo e rappresenta anche un momento di svago sano e costruttivo per i più piccini. La pandemia di covid ed il lockdown sicuramente hanno fatto crescere molto gli italiani che ospitano degli animali in casa. Infatti con la solitudine dovuta alle chiusure tanti italiani hanno optato per un animale domestico che facesse loro compagnia. Tuttavia come ben sappiamo avere animali domestici è anche un notevole costo e per tanti italiani farvi fronte può diventare complesso. Il cibo ma soprattutto le spese veterinarie vanno a costituire una voce di spesa non di poco conto. L’inflazione generalizzata, infatti,sta colpendo notevolmente gli italiani e di conseguenza questi aiuti possono essere un ausilio a chi già deve affrontare gli aumenti di luce, gas e benzina.Spese veterinarie 2020: aumenta il tetto massimo del rimborso - RdA
Lo illustra ilovetrading.it sottolineando come il bonus rappresenti un aiuto concreto per i proprietari di animali domestici. Il bonus animali domestici messo in campo dal governo, quindi, non può che essere giudicato favorevolmente . Si tratta di un notevole sconto su tutte le spese veterinarie sostenute per il nostro piccolo amico. Lo sconto è pari al 19% delle spese mediche. Ma la cosa interessante è che se fino all’anno scorso il tetto massimo del bonus arrivava €500, quest’anno è stato portato a €550. Dunque sono €550 il massimo che è possibile richiedere per questo bonus dedicato alla salute degli animali domestici. Per poterlo richiedere è necessario dimostrare di essere il proprietario dell’animale domestico.
Questo bonus diventa particolarmente importante visto il notevole rincaro che anche i prodotti dedicati alla cura degli animali domestici stanno subendo.

 

 


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Pastore tedesco salvato dalla Polstrada. Era legato al guard rail del tratto napoletano dell'A1 tra Napoli e Caserta

26/11/2021

Un cane pastore tedesco è stato salvato martedì pomeriggio dal personale della Polizia stradale della sottosezione di Napoli Nord. Il cane era legato al guard rail della corsia d’emergenza al km 745 nord dell’autostrada A1, tra le province di Napoli e Caserta senza acqua e senza cibo. Impaurito e denutrito, il cane rischiava di essere investito dalle auto in corsa, oltre a creare anche notevole pericolo per la circolazione stradale. Il pastore tedesco di grossa taglia è stato notato durante lo svolgimento del regolare servizio d’istituto dagli operatori della Polizia stradale, i quali sono riusciti ad avvicinarlo e a metterlo in salvo. Il cane, non dotato del microchip, è stato portato negli uffici della Sottosezione dove, dopo essere stato rifocillato con acqua e cibo, è stato affidato all’associazione per la tutela degli animali per le successive cure. (Zca/Adnkronos)


Categorie: Varie

Volotea apre i voli di continuità da e per la Sardegna a cani e gatti

26/11/2021

Volotea, vettore low cost, dall’1 dicembre prossimo, esclusivamente sui voli in continuita’ da e per la Sardegna,  consentira’ il trasporto degli animali anche in stiva, mentre, da pochi giorni, Volotea ha incrementato il peso massimo consentito (fino a 10 kg ciascuno) per cani e gatti che viaggiano in cabina. Possono essere imbarcati in cabina sullo stesso volo – in partenza da e verso i tre scali sardi – fino a 2 animali, che dovranno viaggiare in un trasportino o in unaCani e gatti in aereo: come trasportarli in cabina borsa omologata e non rigida. I proprietari devono assicurarsi che il proprio animale, il trasportino e gli accessori necessari non superino i 10 kg complessivi. Gli amici a 4 zampe, inoltre, per poter volare devono essere muniti dei documenti d’identita’ e certificato sanitario. Unicamente sui voli in regime di continuita’ territoriale, gli animali domestici piu’ grandi e pesanti possono, invece, viaggiare in stiva. Il servizio di trasporto per cani e gatti puo’ essere acquistato durante la fase di prenotazione oppure successivamente, accedendo alla prenotazione dalla sezione “Gestisci la tua prenotazione”. “Siamo felici di poter annunciare l’avvio di un nuovo servizio dedicato a tutti coloro che vogliono viaggiare con i loro amici a 4 zampe – ha affermato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea – Il nostro staff e’ pronto per garantire agli animali un trasporto tranquillo e in totale sicurezza”. (ANSA).


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AIDmyPET, la medaglietta salvavita per i nostri animali presentata a Dentrocasa Expo 2021

26/11/2021

In occasione di Dentrocasa Expo 2021 di Brescia, appuntamento per il 27-28 novembre e per il 3-4-5 dicembre, Audens presenta il bracciale salvavita AIDme e la medaglietta per animali AIDmyPET
Con la pandemia la casa e la vita familiare sono tornate ad essere al centro della vita quotidiana. Come conseguenza del lockdown prima, e delle restrizioni sociali poi, abbiamo riscoperto il piacere di stare tra le mura domestiche e l’importanza di dedicare tempo e attenzione a se stessi e agli affetti più cari, inclusi gli animali, che si sono rivelati una compagnia ancora più preziosa in questo periodo difficile.
Per questo Audens, oltre al bracciale salvavita per umani AIDme, presenterà la medaglietta per animali AIDmyPET per la tutela e sicurezza degli amici a quattro zampe.
Il bracciale salvavita AIDme permette di portare sempre con sé i dati sanitari necessari in caso di emergenza. Chiunque può leggere le informazioni in esso contenute (dati personali, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, farmaci, medico curante, numeri telefonici dei familiari, esami e certificati medici), avvicinando il proprio smartphone dotato di lettore NFC. Un semplice gesto, che può servire a salvare una vita nel momento del bisogno. Leggero e confortevole da indossare, AIDme è realizzato in materiale ipoallergenico, resistente all’acqua ed è totalmente made in Italy.
Per la salute e la tutela degli amici a 4 zampe Audens ha invece pensato ad AIDmyPET, un’innovativa medaglietta resistente all’acqua che, come il bracciale salvavita AIDme, utilizza il TAG AIDNFC come metodo di trasmissione dati a chiunque abbia uno smartphone abilitato. Patrocinata da ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) per la sua alta utilità medico-sociale, contiene le informazioni sanitarie e i contatti di emergenza relativi all’animale che lo indossa, visibili in caso di necessità a chiunque avvicini il proprio dispositivo cellulare al logo impresso sulla superficie, senza il bisogno di scaricare alcuna APP specifica. Nella semplicissima interfaccia di AIDmyPET è possibile inserire una grande quantità di dati utili, tra cui i numeri di telefono del proprietario, le patologie, le allergie, il veterinario di fiducia e molto altro. Chiunque può leggere il contenuto della medaglietta e avere a disposizione i dati per effettuare un intervento veterinario mirato oppure per ritrovare il padrone in caso di smarrimento dell’animale.

Libro “ARTÙperTU con Enrica al Museo”
Non solo. La medaglietta ha ispirato un progetto solidale quale il libro “ARTÙperTU con Enrica al Museo”, una storia fantastica scritta dal giornalista Andrea Bertuzzi, che si propone di infondere a bambini e ragazzi una maggiore attenzione alla salute e sicurezza degli amici a quattro zampe. Ha quindi lo scopo di sensibilizzare su importanti temi legati al mondo degli animali, quali l’atto di responsabilità che comporta l’adozione o l’acquisto di un cane o di un gatto, l’importanza delle cure veterinarie, la tutela e la sicurezza degli animali da compagnia, la lotta all’abbandono, il pericolo del randagismo. I personaggi esistono davvero: il protagonista principale è Artù, un golden retriever con migliaia di follower su Instagram (@artupertu_official). Un giorno viene rapito, ma riesce a sfuggire ai sequestratori: vagando da solo per Milano, arriva al Museo dove conosce la saggia gatta Enrica, che vive realmente al suo interno. Lo aiuterà a ritrovare la sua famiglia, grazie all’intervento del Direttore e alla medaglietta salvavita AIDmyPET. Realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano e con il sostegno del Presidente ANMVI, Dr. Marco Melosi, il ricavato delle vendite del libro viene devoluto all’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) per le adozioni a distanza.


Categorie: Curiosità, Eventi e Appuntamenti

La storia di Sami, un cane ridotto a scheletro. L’Enpa di Faenza lancia un appello: “Se qualcuno ha visto o sa qualcosa si faccia avanti” (video)

25/11/2021

Sami, un cane ridotto a scheletro, è stato trovato nella zona vicino Faenza. La sezione Enpa locale racconta la sua storia e si interroga su chi possa averlo ridotto così.
“Questo cane – racconta l’Enpa di Faenza – anzi questo “scheletro” di cane, è stato trovato nelle nostra zona, non in un paese lontano, non in uno stato brutale, ma qui, vicino a noi.
Un cane timido ma non così spaventato da non essersi potuto avvicinare a qualche casa in tutto quel tempo che ci può essere voluto per ridurlo in questo modo. E allora c’è chi si sarà girato dall’altra parte, ignorando gli occhi imploranti di questo animale affamato, ridotto a un fantasma. E se non è andata così non vogliamo nemmeno pensare che questa povera creatura fosse chiusa in un box e dimenticato senza cibo per chissà quanto tempo”.
“È arrivato da noi – continua l’Enpa di Faenza – che a mala pena si reggeva sulle zampe a causa della debilitazione. Il primo pasto caldo è stato commovente per tutti. Commovente, da una parte, e struggente dall’altra, pensando alla disperazione vissuta. Questo video, dove vi presentiamo Sami, è stato girato pochi giorni dopo il suo ingresso al canile ed è evidente la gioia e la vitalità rinata in un essere ridotto alla rassegnazione. Le prime sue feci contenevano sassi, sì, sassi. Questo significa che la fame lo ha portato a mangiare terra e sassi per riempire lo stomaco implorante. Vergogna per chi si è girato dall’altra parte, vergogna se qualcuno lo aveva recluso in un box senza cibo. Se qualcuno ha visto o sa qualcosa siamo a disposizione per ascoltare, per indagare, per far si che certi atti non rimangano impuniti e soprattutto perché non succeda mai più. Ora Sami sta rinascendo giorno dopo giorno e sta rinascendo anche quel briciolo di dignità che gli è stata brutalmente strappata. Servirà del tempo per ristabilirlo e tanto amore…ma quello non gli mancherà mai più!” (video)

 


Categorie: Varie

Il Gatto che mi ha detto ti amo. il racconto emozionante di una storia d'amore felina

25/11/2021

I gatti appaiono per una ragione nella vita degli umani, seguendo imperscrutabili mappe note solo a loro. Eva lo sa, tutti i gatti che ha avuto le si sono presentati come angeli felini, nel momento giusto, per segnare svolte o curare ferite. Quando, per varie circostanze, si ritrova lontana dalla sua amata casa in Toscana e dai suoi affetti, bloccata in una grande città a causa di una pandemia che sigilla tutti tra le quattro mura, e solitudine e incertezza cominciano a invadere le giornate, è di nuovo un gatto a venirle in aiuto. Un gatto strano che sembra appaia solo a lei. In un mondo silenzioso e immobile, come avvolto in un incantesimo, Gatto – così lo chiama, perché è la quintessenza della felinità – la prende per mano, se così si può dire, e la guida attraverso un dedalo di balconi nella grande casa di ringhiera in cuiQuando un gatto ti sceglie: 5 segnali del suo affetto alloggia, alla scoperta di un microcosmo inaspettato. È grazie a lui che Eva incrocia le storie ingarbugliate, tenere, romantiche di vite sospese come la sua, che le fanno riscoprire la gioia di un dimenticato senso di condivisione. È Gatto che le insegna a far valere ogni momento, a conoscere meglio se stessa, a volersi davvero bene. E ad apprezzare come mai prima la libertà. Perché i gatti parlano a chi sa ascoltarli, e ci trasmettono l’eco di ciò di cui abbiamo più bisogno. Basta fargli spazio per sentire risuonare nel cuore le loro parole d’amore.

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Categorie: Animali e Cultura

La storia di Migajón, il cane adottato dai dipendenti di un supermercato messicano

25/11/2021

La sensibilità e l’amore per gli animali non si puo comprere ma in un supermercato messicano se ne distribuisce tanta. I dipendenti della nota catena di supermercati Oxxo hanno mostrato i loro grandi cuori e hanno adottato ancora, non è il primo, un cane randagio a hanno dato il nome di Migajón. Per lui hanno chiesto alla Direzione il permesso di costruirgli una casa fuori dal supermercato e l’hanno dipinta con i colori aziendali. La storia del cane è stata condivisa sui social network da Alfaro di Angel A, che ha raccontato che il cane era stato nel negozio da quando hanno iniziato a costruirlo, “Da’Oxxo, si trova qualcosa di molto speciale, la casa di Migajón e lo sarà ancora di più quando, per Natale, i dipendenti del supermercato laMigajón, the puppy that was adopted in an Oxxo branch addobberanno””.
L’uomo ha continuato: “Migajón era lì da quando hanno iniziato a costruire l’Oxxo, quando è stato inaugurato, era ancora lì, un diritto quindi avere lì la sua cuccia».
Nelle immagini social, si può vedere che la casetta del cane che ha già decorazioni natalizie, il che è stato un grande gesto da parte dei dipendenti del negozio.
Il marchio Oxxo è molto popolare in Messico e i suoi dipendenti sono molto attenti con gli animali domestici. Ad esempio, il 17 febbraio dall’account Twitter di Oxxo Gas si sono vantati del loro impiegato del mese, che si è rivelato essere Chaparrita, una cagnetta nera che indossa persino l’uniforme del negozio.
Chaparrita è stata adottata dai lavoratori della stazione di servizio Oxxo situata nel comune di Escobedo, a Nuevo León. Uno dei dipendenti ha detto a ABC Noticias che era normale che i cani randagi venissero nel posto in cerca di cibo, quindi i dipendenti li nutrono e i cani rimangono con loro. Ha anche spiegato che aggiustano le uniformi per adattarle ai cani e quindi diventano parte del loro posto di lavoro.


Categorie: News dal Mondo

Giaguaro alla deriva nelle acque dei Caraibi messo in salvo dalla Marina colombiana è tornato in una area sicura (video)

25/11/2021

Non credeva ai suoi occhi il pescatore impegnato a circa 3 chilometri dalla costa colombiana, sul Golfo di UrabaCosa, quando ha visto qualcosa di “insolito” galleggiare. Avvicinandosi, a mano, a mano la cosa insolita lo è diventata ancora di più: era un giaguaro aggrappato a un tronco. Ma come poteva quel grosso felino essere finito in mezzo al mare? Incuriosito il pescatore si è avvicinato per vedere come stava l’animale: esausto ma ancora vivo. Ormai allo stremo delle forze sarebbe bastato poco perchè si lasciasse scivolare in acqua. Il pescatore, nella speranza di salvare quella meravigliosa creatura, non ha perso tempo e ha subito chiamato i soccorsi. E’ bastata una chiamata  e la Guardia Costiera è arrivata sul posto in pochi minuti. “Siamo intervenuti con molta cautela” spiega il Comandante delle Guardia Costiera di Uraba’.
I soccoritori, dopo aver fatto saltare il felino dal tronco ad una zattera, hanno trainato l’animale su una zattera fino a riva. Il giaguaro è stato poi liberato in una zona sicura. Il disboscamento e della conseguente perdita dell’habitat naturale potrebbero essere la causa dello spostamento del giaguaro. Il felino è un ottimo nuotatore e si serve di trochi per spostarsi da un’area ad un’altra però questa volta si è allontanato troppo trascinato via dalla corrente.

 

 


Categorie: News dal Mondo

Palermo, cane bloccato da giorni in un torrente viene salvato dai Vigili del Fuoco di Brancaccio. Enpa: “Grazie ai Vigili del Fuoco per l’incredibile salvataggio”. (video)

25/11/2021

Era finito, non si sa come, in un argine del torrente Bocca di Falco, sotto il ponte che si trova in via Roccella a Palermo. Il cane, bloccato lì probabilmente da quasi due giorni, ha attirato l’attenzione di diversi passanti tra cui il proprietario di un terreno nelle vicinanze e Antonella, volontaria dell’Enpa di Partinico. E’ partita subito una gara di solidarietà per salvarlo. Antonella si è coordinata con l’Enpa di Palermo, è stata chiamata la municipale ma, soprattutto, i veri protagonisti di questa storia sono stati i Vigili del fuoco della squadra 8A di Brancaccio che sono intervenuti subito sul posto.
“Quando siamo arrivati – racconta Giovanni Lo Piccolo, caposquadra del vigili dei Fuoco intervenuti – abbiamo trovato ad aspettarci il proprietario del terreno lì vicino che ci ha riferito di aver sentito piangere il cane e di averlo visto di sfuggita. Lo abbiamo cercato per più di un’ora, non riuscivamo a vederlo. Non ci siamo però arresi, anche perché tutte le testimonianze indicavano che il cane era lì da qualche parte già da diverse ore quindi era fondamentale trovarlo e portarlo in salvo il prima possibile. Dopo oltre un’ora finalmente lo abbiamo trovato. Era con le zampe nel torrente, sotto il ponte che si trova in via Roccella a Palermo. Tremava. Era bloccato perché da una parte c’era la cascata e, dall’altra boscaglia impervia. Abbiamo chiamato il nucleo speleologo, bisognava calarsi dal ponte e raggiungerlo. Credo che il cane abbia capito subito che volevamo aiutarlo. Nonostante tremasse dal freddo e dalla paura si è lasciato avvicinare, rassicurare e mettere l’imbrago di risalita. Quando siamo arrivati su è stato molto emozionate”.
Ad attenderlo, oltre a numerose persone che si sono fermate ad osservare l’incredibile salvataggio e la volontaria Enpa, l’addetto del canile che ha preso in carico l’animale e l’ha portato al presidio veterinario per controllare il suo stato di salute.
“Siamo davvero grati – afferma Giovanna dell’Enpa di Palermo – per il grandissimo lavoro che hanno svolto i Vigili del Fuoco della squadra 8A di Brancaccio e la tempestività con la quale sono accorsi per venire a salvare questa creatura. Poter contare su tanta professionalità e competenza rende il nostro operato molto più semplice ed incisivo. Il cane ora sta bene, per fortuna, e presto potrà essere adottato ”.


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Farmaci prodotti in Islanda con la tortura di cavalle gravide. L'inchiesta condotta da una rete globale di associazioni svela l'orrore nel cuore dell'Europa

24/11/2021

Lager con cavalli torturati e mandati a morte nel cuore dell’Europa, nella civilissima Islanda, che si vende al mondo come culla del benessere e del rispetto per gli animali: la lunga e accurata inchiesta condotta dalla rete internazionale di associazioni animaliste della quale fa parte IHP (Italian Horse Protection), coordinata dalla italo-svizzera AWF-TSB (the Animal Welfare Foundation), mostra che in Islanda le condizioni di sofferenza e abuso delle giumente gravide dalle quali si estrae l’ormone PMSG – (Pregnant Mare Serum Gonadotropin, in Italia conosciuto come Gonadotropina serica equina) impiegato negli allevamenti intensivi di suini – sono le stesse dell’Argentina e dell’Uruguay.  Così Italian Horse Protection in una nota stampa diffusa oggi.
“Il PMSG è un ormone estratto dal sangue di cavalle gravide che viene usato per produrre farmaci impiegati negli allevamenti intensivi per la produzione di carni principalmente suine: serve per incrementare la fertilità delle scrofe e produrre un maggior numero di cuccioli destinati alla macellazione – spiega il presidente di IHP, Sonny Richichi -. Le investigazioni condotte negli anni scorsi dalle associazioni animaliste hanno mostrato le torture alle quali vengono sottoposte le cavalle nei principali hub mondiali di produzione del PMSG, l’Argentina e l’Uruguay. Lo sdegno globale e le forti proteste che si sono levate dopo la diffusione delle inchieste alle quali abbiamo attivamente partecipato hanno fatto sì che molte case farmaceutiche abbiano dichiarato di non avvalersi più di PMSG importato dal Sud America: hanno detto di averlo sostituito con ormoni prodotti in Europa, senza però fornire ulteriori dettagli. Ecco, i dettagli li mostra adesso questa investigazione di AWF: sono agghiaccianti perché in Islanda le condizioni delle cavalle sono le stesse dell’Argentina e dell’Uruguay. Ed è ancora più grave perché siamo in Europa, dove ci sono norme che vietano queste pratiche”.
Le cavalle passano una vita intera fra gravidanze, aborti e torture. Vengono ripetutamente ingravidate, ma nella maggior parte dei casi abortiscono a causa delle condizioni fisicheINTERROGAZIONI PARLAMENTARI SUL FARMACO OTTENUTO TORTURANDO CAVALLE GRAVIDE  - GLI STATI GENERALI estremamente debilitate. Quando riescono a portare a termine la gravidanza, i puledri maschi vengono mandati al macello, mentre le femmine seguono la sorte delle madri. Quando non rimangono più gravide, anche le cavalle vengono mandate al macello. Gli animali vengono abitualmente picchiati e vivono in lager privi di ogni riparo dalle intemperie. Accade che le cavalle collassino dopo l’estrazione del sangue. “Alle cavalle vengono prelevati anche 5 litri di sangue alla settimana per 6-8 settimane nel periodo compreso fra i 40 e 140 giorni di gestazione, mentre le linee guida internazionali dicono che il massimo sangue che si può estrarre a fini di sperimentazione è pari a circa 3 litri ogni 4 settimane”, spiega Richichi.
“In Islanda accade questo: animali semi-selvaggi vengono sottoposti a maltrattamenti, condotte violente ad opera di personale non adeguatamente formato e privo dei titoli professionali che sarebbero necessari per svolgere determinati ruoli. Le cavalle e i puledri vivono in uno stato di panico e terrore continuo, soffrono e poi finiscono macellati. Tutto questo accade Islanda, dove ci sono norme sul benessere animale palesemente violate. Accade in Europa, dove vige il principio per cui laddove ci sia la possibilità di usare strumenti o principi attivi alternativi a quelli animali si devono privilegiare: in Germania ci sono ben 36 farmaci brevettati con principi attivi analoghi al PMSG prodotti sinteticamente. Accade facendosi beffe del documento ‘Farm to Fork’ approvato nei giorni scorsi a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo che contiene, tra l’altro, la richiesta di divieto di importazione e di produzione del PMSG in Europa”, aggiunge il presidente di Ihp.
“L’Islanda ha costruito parte della propria immagine di Paese civile e avanzato anche grazie alla presenza sul suo territorio del cavallo islandese, razza millenaria e fra le più antiche al mondo, alla quale si vanta di offrire benessere e protezione: è lo stesso paese dove oltre 5mila cavalle vengono fatte soffrire fino alla morte in un industria che negli ultimi anni ha registrato numeri sempre crescenti, anche in ragione del fatto che dopo le proteste per le condizioni dei cavalli in Sud America molte case farmaceutiche hanno iniziato a richiedere una produzione europea di questo ormone”, ha concluso Richichi.


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Canili della Capitale, cani morti o sofferenti Enpa e Lndc denunciano: “Gravi negligenze”

24/11/2021

Enpa e Lndc hanno presentato un esposto alla Procura descrivendo diversi casi in cui gli animali di proprietà del Comune di Roma non avrebbero ricevuto la dovuta assistenza veterinaria da parte di chi sarebbe stato tenuto a fornirla in maniera tempestiva e continuativa. Le indagini aiuteranno a fare luce sui comportamenti della ditta incaricata
Da diverso tempo ormai gli attivisti di Roma monitorano le condizioni dei cani custoditi nei canili della capitale e la gestione delle strutture. Putroppo questa attività di monitoraggio haI rifugi ed i canili in Italia | Dogwelcome, la tua bau-guida portato alla luce dei casi su cui si rende necessario fare luce. Diversi cani infatti sono stati segnalati alla ditta incaricata della gestione sanitaria dei rifugi perché sofferenti o in difficoltà, ma i responsabili non sarebbero intervenuti con la dovuta tempestività e competenza. Questo, in alcuni casi, ha portato alla morte degli animali e in altri ha comunque messo a serio rischio il loro benessere.
“Igor, del canile di Ponte Marconi, poteva essere salvato se si fosse intervenuti in tempo” fanno sapere le associazioni ENPA e LNDC Animal Protection. “L’esame necroscopico ha chiarito che la sua morte è stata dovuta a una torsione gastro-splenica. Il giorno prima del decesso i volontari avevano informato chi di dovere che il cane non stava bene ma l’animale è rimasto senza assistenza veterinaria fino alla morte, nonostante la ditta sia tenuta – per contratto – a offrire una reperibilità veterinaria h24. Penny, del canile Muratella, aspetta da tempo di essere sottoposta a esami diagnostici per la probabile epilessia che la affligge, come segnalato più volte dai volontari, ma ad oggi nulla è stato fatto dalla ditta responsabile e la sofferenza della cagnolina rimane senza cure adeguate.”
“Questi sono solo un paio di una serie di casi che sono oggetto di un esposto che abbiamo presentato alla Procura della Repubblica affinché vengano effettuate delle indagini accurate24zampe | Canili di Roma, i conti dell'Anac: 13€/giorno a cane, 12,3 mln in  3 anni – Meloni: “Indecente” sulle modalità operative della ditta che il Comune ha incaricato per gestire il benessere e la salute dei propri cani. Stando a quanto abbiamo visto finora, si tratterebbe di gravi forme di negligenza e pressappochismo che di sicuro non permettono di garantire le cure e le attenzioni necessarie a tutela degli animali custoditi nei canili della capitale”, continuano le associazioni ENPA e LNDC.

“È davvero incredibile e inaccettabile che una ditta che sul proprio sito scrive di avere come obiettivo il benessere animale possa ignorare le richieste dei volontari di assistenza a cani evidentemente malati e sofferenti, ritardando o del tutto omettendo l’assistenza che sarebbero tenuti a fornire per contratto ma – se vogliamo – anche per etica. Auspichiamo che queste situazioni non si verifichino più e attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini”, concludono le associazioni.


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