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Loki sembra il gatto più arrabbiato del mondo, per la sua proprietaria è affettuoso, coccolone e chiacchierone

27/04/2018

Alcuni animali domestici sono “teneri”, altri “giocherelloni”, altri ancora hanno gli occhioni “dolci” e uno sguardo “amorevole”. E poi c’è Loki: il gatto più arrabbiato del mondo. Appartiene alla razza degli Sphynx e ha delle rughette sul muso che gli danno un’aria costantemente corrucciata. Per questa ragione il felino, che abita a New York insieme ai suoi proprietari, è diventato una vera star su Instagram arrivando a contare quasi 65mila follower.
Loki però non è così arrabbiato come appare. La sua padroncina Sara nel blog “Ragazze e i loro gatti” lo ha definito “incredibilmente affettuoso, coccolone e chiacchierone”. Sara e il suo compagno Brent hanno adottato lo Sphynx nel 2014. Hanno scelto questa razza perché Brent è allergico al pelo dei gatti mentre Sara li ama follemente quindi con Loki hanno trovato il giusto compromesso. “Non ho mai avuto un animale con una tale personalità – ha detto Sara – siamo inseparabili. E’ il mio migliore amico”.
Dopo aver adottato Loki, Sara per gioco gli ha dedicato una pagina su Instagram che in poco tempo è diventata un successo. Il “gatto più arrabbiato del mondo” ha infatti quasi 65mila follower. “Loki mi ha aiutata a tirare fuori la parte più creativa e positiva di me in un momento in cui mi sentivo triste e priva di motivazione. Gli sarò grata per sempre”, ha concluso la padroncina. (leggo.it)


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Ha ucciso Lilly, la jack russel di suo figlio, gettandola dal 7° piano e rischia di farla franca perché a nessuno lo denuncia e lui nega. Interviene la Brambilla

26/04/2018

L’uomo che a Roma ha suscitato la condanna di animalisti e no perchè sospettato di aver ucciso il cucciolo del figlio dopo una lite in famiglia, potrebbe sfuggire alla pena commisurata ad un atto così violento e crudele, perchè nessuno parla e l’uomo sostiene di non essere stato lui. Procedere con le indagini sul reato di maltrattamenti di animali è possibile solo su querela. Ma la terribile vicenda, fortunatamente, non finirà così.
Maltrattamenti in famiglia e uccisione di animali sono infatti i reati per i quali l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha denunciato l’uomo che si ritiene sia il responsabile della morte della piccola Lilly.
Nella denuncia-querela, predisposta dai legali dell’onlus, si chiede all’autorità giudiziaria, trattandosi di un’ipotesi di violenza assistita a danno di un minore, di provvedere, anche d’ufficio, ad adottare le necessarie misure “in materia di responsabilità genitoriale”, compreso l’allontanamento del responsabile dalla casa familiare.
La letteratura scientifica – si legge nella querela – evidenzia come nell’ ambito della violenza domestica o nei casi di stalking il maltrattamento di animali sia un indicatore specifico di potenziali successive violenze fisiche e/o psicologiche su soggetti deboli, come donne, minori e anziani, esposti ad atti violenti da parte dell’abusante 7,6 volte in più dei contesti in cui gli animali non vengono minacciati o abusati. “Il caso in oggetto – conclude il testo – si configura, ad avviso della scrivente, come perfetta espressione del paradigma per cui l’ uccisione di animali non è mai da interpretare come fenomeno isolato, bensì come anello di una catena di violenze interpersonali”. Una catena che dev’essere spezzata.
Per ora’uomo è stato condannato a un anno e otto mesi ma con accuse distinte dalla brutale morte del cagnolino. Le contestazioni al 44enne sono: resistenza, lesioni e danneggiamento. Nel quartiere tutti sanno chi è il proprietario del cane, un personaggio con un casellario giudiziario che lo incorona come persona da cui è bene stare alla larga.


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Pieno successo per la seconda missione antirandagismo dell’Enpa in Macedonia. Presto sterilizzati, vaccinati e microchippati altri 100 cani

26/04/2018

Si è chiusa con un pieno successo la seconda missione di Enpa in Macedonia, che segue di pochi mesi l’avvio di una collaborazione ufficiale tra le autorità del Paese balcanico e l’associazione, sul tema della prevenzione e del contrasto al randagismo. Nella capitale del Paese balcanico, la Protezione Animali ha incontrato i rappresentanti dellemunicipalità di Skopje e i volontari dell’associazione animalista “Anima Mundi”. Rispetto al primo meeting, avvenuto ad inizio settembre, alcune cose sono già cambiate in positivo. E’ stata finalmente creata l’anagrafe canina e sono partite le prime sterilizzazioni. Il lavoro da fare è ancora molto ma si tratta comunque di un buon punto di partenza.
Ora il focus di Enpa, senza dimenticare i randagi, si concentra sui cani cosiddetti padronali. Vale a dire sui quei cani di proprietà, che, non sterilizzati e non microchippati, contribuiscono in modo considerevole all’incremento delle nascite, alimentando quindi la piaga del randagismo. 
«Purtroppo, la Macedonia deve fare i conti con due ordini di problemi. Anzitutto con una disciplina normativa piuttosto ambigua per quanto riguarda le sterilizzazioni ma, anche, con il malcostume dei proprietari, riluttanti ad intervenire sui loro animali».
Il nuovo progetto proposto dall’Ente Nazionale Protezione Animali per Skopje – 100 i cani da sterilizzare e due le municipalità interessate: Centar e Aerodrom – segue lo schema dell’iniziativa “meticci di famiglia” già realizzata con successo in alcuni territori del Sud Italia. Tale iniziativa prevede che ai costi delle sterilizzazioni, sostenuti in misura preponderante da Enpa, partecipino anche i proprietari dei cani e le le istituzioni. Un modello, questo, che, dove applicato ha dato ottimi risultati perché ha permesso di coinvolgere attivamente e di responsabilizzare le une e gli altri. Oltre alle sterilizzazioni, il nuovo progetto proposto da Enpa per Skopje comprende anche sverminazioni, antirabbica, microchippatura e iscrizione in anagrafe.
Insomma, un intervento ad ampio raggio che dovrebbe consentire di contrastare il randagismo e di migliorare sensibilmente le condizioni di vita dei randagi della capitale. Nel corso della missione, Enpa ha consegnato farmaci veterinari di prima necessità ai volontari di Anima Mundi; si tratta di un premio conferito loro per l’impegno impegno nella tutela e nella protezione degli animali.
E’ disponibile il video con la consegna dell’attestato di riconoscimento (la cerimonia si è svolta a settembre, la consegna materiale degli aiuti è invece avvenuta nei giorni scorsi) e la prima missione organizzata da Enpa in Macedonia: https://www.youtube.com/watch?v=d5AOF3j6muQ. Così si conclude la nota della Protezione animali.


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Italia, il 48 per cento dei “pet” dorme nel lettone

26/04/2018

Nelle famiglie italiane, gli animali d’affezione sono sempre più numerosi e il loro ruolo sociale è sempre più rilevante. Le specie più diffuse restano i tradizionali cane e gatto, ma negli ultimi anni è sensibilmente cresciuto l’interesse per i cosiddetti animali non convenzionali da compagnia (conigli, criceti, uccelli, rettili ecc.).
Il mutato rapporto con gli animali da compagnia più tradizionale è confermato dal 48% di loro che dorme nel letto con i proprietari che se ne prendono assiduamente cura tenendo lontane pulci e zecche e curando i primi ‘acciacchi’ dei pets che, coccolati in casa, vivono di piu’ e sono invecchiati. Pillole nascoste nella pappa o nei wurstel, gocce infilate in bocca con le siringhe, pomate spalmate sul pelo da far leccare e oli antiparassitari a gogo’, i farmaci piu’ usati. Fido e micio ne assumono sempre di piu’ e, sebbene siano gli antiparassitari i piu’ diffusi, aumenta l’uso dei medicinali per l’apparato muscolo-scheletrico, spesso correlati con i dolori dell’eta’. Di cure a misura di animali da compagnia si e’ discusso al Cosmofarma, manifestazione di riferimento per il mondo delle farmacie in corso alla fiera di Bologna. “Il 50% degli italiani ospita un animale domestico in casa e il rapporto con fido e micio e’ radicalmente cambiato negli ultimi 40 anni. I cani e i gatti sono passati dal vivere in giardino a stare in appartamento e attualmente il 48% di loro dorme perfino nel letto dei padroni. Cio’ giustifica l’incremento dell’uso degli antiparassitari, – ha spiegato Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani”. Se il fatturato dei prodotti per i pets nei supermarket ha sfiorato il miliardo di euro nell’ultimo anno (soprattutto cibi per cani e gatti), il business dei prodotti per gli animali domestici nelle farmacie dell’ultimo anno e’ stato di 323 milioni di euro (rilevamento Iqvia). L’80% sono farmaci e di questi il 40% antiparassitari. Seguono gli antimicrobici e i medicinali per l’apparato muscolo-scheletrico. Questi ultimi sono cresciuti del 10.7% in un anno. La Lombardia e’ la Regione che ne fa piu’ uso. Seguono, in ordine decrescente, Piemonte, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, veneto, Liguria, Sicilia e Campania. Se a partire dal 2019 i veterinari italiani dovranno inserire l’uso delle ricette elettroniche nei loro studi (a dicembre entrera’ in vigore la legge europea del 20 novembre 2017) per monitorare e tracciare le terapie, gli esperti riuniti a Bologna hanno fornito dei suggerimenti anche per i padroni dei pets affinche’ si prendano cura di loro senza errori. Le regole includono: garantire spazi adeguati e pet-friendly a micio e fido, somministrare loro una alimentazione corretta; conservare i mangimi lontani da fonti di calore e in ambienti privi di umidita’; organizzare controlli veterinari almeno una volta all’anno e non solo quando i pets stanno male; programmare toelettature regolari ma non troppo frequenti; individuare un veterinario corretto e attenersi alle prescrizioni delle terapie. Inoltre non affidarsi a cure ‘fai da te’ trovate in internet e non considerare gli animali da compagnia come gli esseri umani, quindi non somministrare loro farmaci che usiamo noi. (Fonte: nelcuore.org)


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Aree verdi a Firenze: oltre 500 proprietari di cani controllati e 30 multati per mancato uso guinzaglio

26/04/2018

Oltre 500 proprietari di cani controllati e 30 multati per mancato uso di guinzaglio. Sono solo alcuni dei numeri degli interventi mirati effettuati la scorsa settimana dalla Polizia Municipale nell’ambito dell’intensificazione dei controlli per la tutela della vivibilità in città, in particolar modo nelle aree verdi, anche sulla base delle segnalazioni arrivate dai cittadini.
Nel corso degli interventi, che hanno visto impegnati gli agenti dei vari distaccamenti della Polizia Municipale e i vigili di quartiere, sono stati controllati 521 proprietari di cani, per 30 è scattata la sanzione da 60 euro per il mancato uso del guinzaglio come previsto dal Regolamento Animali del Comune. Cinque i cani trovati senza microchip: i proprietari sono stati invitati a presentare documentazione attestate l’iscrizione all’anagrafe canina. In caso contrario sarà elevato un verbale da 200 euro sulla base della legge regionale.


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Tornano in mare 3 tartarughe caretta caretta curate a Riccione dalla fondazione Cetacea con il supporto di Riminibeach.it

26/04/2018

Curate durante l’inverno nel Centro di Recupero Cura e Riabilitazione delle Tartarughe Marine di Riccione, gestito dalla Fondazione Cetacea, in questi giorni tornano in mare tre grandi esemplari di Caretta Caretta. La prima a tornare in acqua, spiega la Fondazione romagnola, la tartaruga Tina quasi a inaugurare la stagione dei rilasci dalla spiaggia libera di fronte al centro fra gli stabilimenti balneari 44 e 42 di Riccione mentre. Poi il turno di Doride. Oggi, giovedì, toccherà alla tartaruga Aster riprendere il largo dalla spiaggia libera di Cervia, nel Ravennate.
Questi sono i primi rilasci delle tartarughe ‘adottate’ da Riminibeach.it nell’ambito del progetto Saves the turtles, che supporta la Fondazione nelle spese per le cure e l’alimentazione degli animali ricoverati.Le Tartarughe marine sono a rischio di estinzione. Il mare Adriatico rappresenta un’area di alimentazione e di svernamento di estrema importanza per la Tartaruga Comune (Caretta caretta) e saltuariamente per altre specie mediterranee, come la Tartaruga Verde (Chelonia mydas).
Per questo motivo Riminibeach.it – che dal 2000 si occupa di promuovere la Riviera Romagnola come meta per le vacanze per le centinaia di migliaia di utenti che ogni anno utilizzano il portale alla ricerca degli hotel, offerte e eventi più interessanti, – ha deciso di sostenere l’attività della Fondazione Cetacea di Riccione, che da più di 20 anni si occupa del salvataggio di queste meravigliose creature marine.


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Collare elettrico al cane di 4 mesi per non farlo abbaiare, denunciato il proprietario

24/04/2018

Aveva messo al collo del suo cane un collare elettrico: ogni volta che il cucciolo, un Bracco Kurzhaar di 4 mesi, abbaiava, venivano emesse forti scosse. Lo hanno scoperto, dopo la segnalazione di alcuni cittadini di Marsiliana, le guardie della Lega anti caccia, intervenute insieme al comando dei carabinieri forestali di Manciano (Grosseto).
Giunti sul posto, gli investigatori hanno accertato la presenza del collare elettrico sul collo del cane, in evidente stato di choc. Il proprietario, una volta rintracciato, si è giustificato spiegando che era un modo per non farlo abbaiare, in quanto i vicini si sarebbero lamentati. L’apparecchio è stato immediatamente rimosso.
Il collare elettrico sul web è venduto come “dispositivo di rieducazione” per allevatori professionisti. E la pubblicità online lascia pensare che sia semplicemente “un modo per rendere il proprio cane meno rumoroso”. Per effetto di una legislazione contraddittoria però il dispositivo, pur in libera vendita, non può essere utilizzato. A dichiarare illegale l’uso del collare elettrico è stata una sentenza di Cassazione del 2007, che ha messo nero su bianco come il “dispositivo provochi dolore, ansia e nervosismo nel cane”.
Nella proprietà dell’uomo è stata trovata anche una piccola gabbia con al suo interno fauna selvatica detenuta in condizioni incompatibili con la sua natura e priva di qualsiasi autorizzazione. L’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione di animali selvatici.


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Insegna saluto nazista al cane, condannato giovane scozzese per crimine d'odio (video)

24/04/2018

Aveva insegnato al cagnolino della sua fidanzata a fare il saluto nazista, per poi riprenderlo in un video diffuso su YouTube. Ora Mark Meechan, 30 anni, residente a Coatbridge, nel Lanarkshire, in Scozia, è stato riconosciuto colpevole di crimine d’odio da una corte locale britannica e condannato a pagare un’ammenda.
L’uomo aveva addestrato il cane, un carlino, ad alzare la zampa al suo ordine “Sieg Heil” al grido “gas agli ebrei”. Denunciato e portato di fronte all’Airdrie Sheriff Court, il mese scorso si era dichiarato non colpevole, ma il giudice non è stato del medesimo avviso e lo ha oggi condannato, seppure solo a una multa di 800 sterline. 
La vicenda aveva suscitato un certo dibattito nel Regno Unito su un preteso diritto alla libertà di espressione, tanto che alcune decine di persone si sono radunate di fronte al tribunale in queste ore per manifestare in favore di Meechan. Forse sarebbe meglio manifestare perchè il cane abbia un proprrietario migliore.


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"Posso fermarmi un secondo? Ho comprato uno spuntino per quei cuccioli". Il tassista sudamericano dal grande cuore

24/04/2018

E’ una storia così bella che anche se non si sa con precisione quando e dove sia successa e una gioia far conoscere la generosità di un tassista sudamericano che durante i il turno di lavoro per dare da mangiare a dei cani randagi.
Un gesto così tenero e raro da colpire Maria Antonia una passeggera che ha assistito alla scena postandola poi su twitter.
Il taxi stava andando verso la destinazione richiesta dalla cliente quando il conducente rallenta e chiede alla donna: «Posso fermarmi un secondo? Ho comprato uno spuntino per quei cuccioli», sono state queste le parole dell’uomo. La donna ha accettato e ha osservato la scena: il conducente si è avvicinato al gruppo di cani e ha iniziato a dare loro da mangiare con grande amore. «Sono quasi morta d’amore, più persone del genere sono necessarie nel mondo», ha commentato la donna commentando la foto in rete.
Lo scatto è diventato virale in breve tempo: l’immagine è stata ritwittata oltre 25mila volte e contrassegnata da oltre 65mila like.


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L’orso Francesco si mangia quattro pecore in un ovile dell’udinese. Catturato viene subito liberato con un nuovo collare per prevenire le sue mosse

24/04/2018

Dopo la brutta notizia dell’orso marsicano morto la scorsa settimana durante la cattura nel Parco d’Abruzzo, è un sollievo sapere che grazie al progetto “Interreg Nat2Care”, è stato catturato e subito rimesso in libertà l’orso biondo Francesco-M4, reo, dopo erere entrato nel recinto, di aver sbranato 4 pecore di un allevamento di ovini nel borgo di Pani a Enemonzo (Udine), Francesco è un plantigrado biondo cioè con il mantello chiaro e a cui era stato messo il collare per la prima volta nel maggio di due anni fa, quando nel 2008 arrivò dal Trentino, dove è nato con il fratello M3, entrambi cuccioli dell’orsa KJ2.
La cattura è avvenuta proprio presso la fattoria dove ha agito Francesco e per la sua cattura fondamentale è stato il contributo dei proprietari che hanno permesso all’equipe guidata dall’Università di Udine di sistemare la gabbia sui loro terreni. “L’operazione – spiega Stefano Filacorda, coordinatore dei progetti sulla fauna selvatica per l’Università di Udine – è ancor più importante in questo momento, perché grazie al nuovo collare sarà possibile seguire Francesco, che, sebbene da diversi anni avesse ormai assunto un regime alimentare vegetariano, ha tornato invece a manifestare comportamenti predatori”. In particolare, l’equipe ha provveduto a togliere il vecchio collare di cui l’orso era stato dotato nel 2016 e che era programmato per staccarsi automaticamente nel maggio prossimo.
Il nuovo collare permetterà di seguire i movimenti dell’orso fino all’agosto del 2019. “Francesco – ricorda Filacorda – prima di giungere in Friuli, era purtroppo tristemente noto in Trentino e in Veneto per il suo comportamento predatorio”. Comportamento che è tornato a manifestare due fine settimana fa, spinto molto probabilmente dalla fame. “Ci sembra tanto più importante seguirlo d’ora in poi – aggiunge Filacorda – per capire quanto il suo comportamento risulti potenzialmente dannoso e, nel caso, poter avvertire in tempo allevatori e forestali al fine di adottare strategie adeguate.
Monitorare questi animali è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per prevenire danni e capire quando e perché ci possono essere situazioni di rischio”. Al momento della cattura – la nona fra catture e ricatture eseguite dall’Università di Udine – Francesco, che oggi ha 10 anni d’età, pesava 187 chili, ovvero lo stesso peso registrato due anni fa al momento della prima cattura. Attualmente, dunque, sono ben 3, sui 6-10 presenti in regione, gli orsi attivamente monitorati dall’Università di Udine in Friuli Venezia Giulia: con Francesco, Elisio, collarato nel giugno dello scorso anno e Mirtillo, collarato soltanto dieci giorni fa. “Una situazione – evidenzia Filacorda – che testimonia per l’Ateneo friulano un ruolo rilevante nel settore della ricerca a livello nazionale e come supporto alla gestione della specie”.


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BAUBEACH, riapre il 25 aprile la stagione estiva della prima spiaggia d’Italia per cani liberi e felici ...e nasce Baumood!

24/04/2018

Nel clima incerto e destabilizzante di questo periodo, con giornate estive e sbalzi autunnali, tra venti e piogge di sabbia, un appuntamento rimane certo, per l’affezionato pubblico canemunito della Capitale: l’apertura del Baubeach® Village di Maccarese (www.baubeach.net) gestito dalla omonima Associazione. Come ogni anno, la prima spiaggia per cani più famosa d’Italia, riaprirà i suoi battenti il prossimo 25 aprile, per accogliere i suoi ospiti scodinzolanti, accompagnati dalle loro appassionate famiglie umane.
Quest’anno numerose novità, a coronare un sogno che dura da 20 anni e che verrà festeggiato nel mese di giugno: mese della nascita del Baubeach® e mese di entrata dell’estate. Il solstizio, il punto in cui il sole raggiunge la sua punta massima, non sarà nella data esatta del 1998…ma molto vicina ad essa.
Baubeach, la spiaggia per cani liberi e felici in cui l’amore è il traino che avvolge, offre spazi per tutte le tipologie di cani e umani e la possibilità di tenere i cani liberi dal guinzaglio, con anni di esperienza  e un regolamento che permette una vivibilità unica nel suo genere..
A suggellare tutto ciò ci sarà un nuovo contenitore di eventi ed emozioni, denominato Baumood®, che farà vivere lo spirito Baubeach anche dopo l’estate: uno spazio di oltre 3000 mq, tra la spiaggia e la macchia mediterranea, attrezzato per fornire una disparata serie di servizi aggiuntivi: l’asilo diurno per cani (Bauhome) e l’area Baby & Bau, in cui verranno organizzate attività per i più piccoli attorno ad un percorso ludico ed emozionale, da condividere con i loro amici a quattro zampe. E ancora, l’area dedicata agli Sport Cinofili Empatico Relazionali, riconosciuti dalla Federazione Italiana Sport Cinofili, attraverso i quali apprendere un nuovo approccio sportivo con il proprio cane, destrutturato e attento all’empatia profonda;  la zona dedicata ad eventi, feste, raduni, corsi di formazione e sessioni di Wake up! (Risvegli ancestrali), presso il nuovo spazio nel verde che ospiterà una autentica Yurta (in arrivo nel mese di maggio), costruita da una piccola ditta della Mongolia ed importata per sostenere il mercato equo e solidale.
L’Orto sinergico, percorsi emozionali a contatto con la natura, lezioni di Yoga e di Pilates: tutto sarà proteso alla cura profonda dell’anima e del corpo, per raggiungere un benessere ottimale che di certo migliorerà anche il rapporto con il nostro cane.
Ciò che l’Associazione Baubeach Village vuole sostenere, in collaborazione con la Associazione Animali per l’Anima, nuova partner da quest’anno, è un nuovo modo di affrontare la convivenza con il cane, migliorando, in questa ricerca, la propria stessa esistenza. L’idea è frutto di anni e anni di lavoro su questi temi, da parte delle due rappresentanti delle due Associazioni, Patrizia Daffinà e Antiniska Carrazza: mettendo insieme le rispettive esperienze e competenze in ambito etologico ed educativo,  si è creato un cocktail esplosivo di creatività e innovazione che ha dato vita al Baumood® (www.baumood.net) e a tutte le attività ad esso connesse.  Il Comitato dei Responsabili dell’ Etica del Progetto, tra cui emerge la figura di Rita Ghilardi, responsabile della comunicazione e dell’etica cruelty free,  che già da diversi anni ha proposto una svolta coraggiosa ed epocale al Baubeach®, creando il primo Ristoro  totalmente vegano sul mare, lavorerà per creare all’interno di un’isola che già da molti è stata definita un “paradiso in terra”, una ulteriore dimensione di gioiosa creatività e di socializzazione, che miri ad educare ogni fascia di età ad un corretto stile di vita, in armonia con le altre specie viventi.
L’ASD Baubeach Village ha aderito alla Associazione Maccarese da Vivere, per contribuire alla riqualificazione del Lungomare di Maccarese, curare il verde e dotarlo di spazi da utilizzare come parcheggio: per maggiore comodità dei suoi Soci sarà disponibile un TAXI -BAU fornito dalla Autoconcessionaria Fiori, per persone accompagnate da cani, in grado di “soccorrere” chi ha parcheggiato troppo distante dalla struttura nei giorni di traffico intenso.
Il Baubeach®, che è un Marchio Registrato da vent’anni, confermerà la sua Certificazione Iso 13009, prestigioso riconoscimento attribuito dall’Ente Rina (Excellence Behind Excellence), che è garante di alti standard di sicurezza e di qualità: questo per ribadire che la caratteristica turistico ricreativa del Baubeach®, ovvero la disponibilità e l’organizzazione per accogliere cani accompagnati, altro non è che una misura di eccellenza nella ospitalità e di civiltà.
Il 45% delle famiglie italiane vive con un cane – afferma Patrizia Daffinà – e Baubeach®,  per la prima volta in Italia, ha ottenuto la possibilità di poter condividere con lui gli spazi pubblici, la vacanza, la socializzazione: tutto questo è divenuto, in vent’anni, un diritto. I diritti rispettati migliorano la nostra società e la rendono più civile. Come si legge nella famosa citazione del Mahatma Ghandi, che molto ha combattuto per ottenere armonia e giustizia sociale : “La civiltà di un popolo si misura  nel modo in cui tratta gli animali”…  Pensiamo alle stragi di cani di queste ultime ore in Marocco, pensiamo ai cani sparati per le strade in Romania e quelli soppressi nelle Pereire in Spagna, pensiamo alle scimmie, ridotte ad una nuova schiavitù per le fabbriche di olio di cocco; pensiamo alle leggi che impediscono un rispetto per l’Alterità, autorizzando un trattamento non etico degli animali considerati da reddito …la lista è lunghissima e troppe occasioni ci sono date per non considerare la popolazione umana in quella luce di civiltà in cui si professa. E’ anche per questo, per riconoscere il valore del Biocentrismo e mettere le persone nella possibilità di comprendere e cambiare approccio alla vita, divenendo più “civili” appunto, ma anche più consapevoli e forse felici, che è nato il nostro lavoro, che da ora in poi avrà il nome di Baumood®.


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Report Idealo: gli amici a quattro zampe conquistano il mercato del web

23/04/2018

Sono parte integrante di tante famiglie e tengono compagnia in ogni momento della giornata ma rappresentano anche un costo: prendersi cura di un animale può richiedere una spesa annuale non indifferente e l’interesse nei confronti degli articoli per animali sul mercato e-commerce sembra non essere mai stato così elevato. Nel 2018, secondo un’analisi svolta da idealo, l’interesse complessivo nei confronti dei Prodotti per animali è aumentato del 55,5%, a testimonianza del fatto che l’e-commerce è sempre più vicino alla quotidianità di ognuno. Nella sfida “storica” tra cani e gatti, online vincono i primi: nel corso dei primi mesi dell’anno, infatti, l’interesse nei confronti dei Cani è aumentato del 136,0% rispetto al 2017, mentre quello nei confronti dei Gatti del 97,0%.
Per quanto riguarda i prodotti più cercati online, quando si parla dei migliori amici dell’uomo troviamo al primo posto quelli legati all’alimentazione (per il 77,0% delle ricerche), seguiti da trasportini (9,0%), guinzagli e collari (3,5%), accessori vari (3,3%) e infine cucce (3,0%). Sembra che l’abbigliamento per cani non faccia gola ai consumatori digitali (solo l’1,4% delle ricerche), a dimostrazione del fatto che gli e-consumer pet-friendly che si informano online prediligono la cura dell’animale e i prodotti di prima necessità a vestitini e accessori di moda.
Per quanto riguarda invece i gatti, tra i prodotti più cercati online troviamo ancora al primo posto quelli legati all’alimentazione (per il 46,3% delle ricerche), seguiti anche in questo caso da trasportini (23,0%), tiragraffi (13,9%), cucce (7,6%) e lettiere (5,3%).
Boom di ricerche tra i mesi di ottobre (16,5% di ricerche per la categoria Cani) e novembre (18,2% per la categoria Gatti), prima delle festività natalizie, quando – in un Paese dove una famiglia su tre si prende cura di almeno un animale- regalare cucce, ciotole per la pappa o guinzagli può dimostrarsi la scelta più azzeccata.
Per quanto riguarda le possibilità di risparmio medio, per gli articoli relativi ai cani la percentuale si aggira attorno al 23,8%, mentre per i gatti può raggiungere il 25,1%. Tra i prodotti più convenienti online si segnala al primo posto la pappa per i cani, sulla quale si può risparmiare fino al 64,6%; seguita dalle lettiere per gatti (fino al 56,9%), dai trasportini per gatti (35,7%) e dalle cucce per cani (32,8%).
“In Italia si stimano più di 60 milioni di animali domestici, fedeli compagni delle nostre giornate e amici di grandi e piccini”, ha commentato Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia di idealo. “Il settore e-commerce è ormai uno specchio della nostra società, per questo sapevamo che avremmo assistito a un forte incremento di tutte le categorie legate al settore pet. Le spese per prendersi cura di cani e gatti hanno spesso costi considerevoli, ma attraverso l’e-commerce e l’uso dei comparatori di prezzi si può risparmiare senza rinunciare alla qualità”.


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