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Randagio rumeno rischiava di annegare, salvato dai pescatori torna indietro e ringrazia i suoi salvatori (video)

31/03/2014

Annaspava e lanciava guaiti di disperazione un cane randagio che cercava disperatamente di risalire la banchina del fiume Somesul Mic dove era caduto, a Cluj Napoca, in Romania. I suoi lamenti hanno  richiamato l’attenzione di alcuni pescatori della zona. Uno di loro, un giovane di 25 anni, nonostante il freddo, temendo che i soccorritori potessero arrivare troppo tardi, non ha esitato a intervenire ed è entrato in acqua per salvargli la vita. Il cane non solo si è lasciato prendere facilmente ma ha collaborato attivamente al suo salvataggio Una volta raggiunto il cane, il ragazzo lo ha sollevato e trascinato su per il muro di cemento della diga mettendolo in salvo.  Quando si è sentito al sicuro, il cane ha voluto mostrare la sua riconoscenza nei confronti degli uomini gentili che lo hanno aiutato. E’ tornato indietro e ha iniziato a fare le feste ai suoi salvatori con tutta la gratitudine e gioia di cui era capace. Il filmato, diffuso dal sito dejeanul.com, è diventato virale nel giro di poche ore e dimostra che anche nel paese dove c’è la più crudele legge “ammazza-randagi” le persone con un cuore ci sono e sono tante.


Categorie: News dal Mondo

“Casa degli Animali”, nasce a Bruzzano (Mi) la prima clinica gratuita per animali

31/03/2014

Una clinica veterinaria pubblica, con spazi dedicati alla cura e alla degenza di animali domestici. La prima di Milano. La sede di quella che sara’ una vera e propria ‘Casa degli Animali’ e’ gia’ stata individuata: 200 mq nel quartiere di Bruzzano.
L’amministrazione comunale – rende noto Palazzo Marino – ha dato il via formale all’iter che dotera’ la citta’ di questa struttura, la prima in assoluto nel suo genere, entro il 2014. Sono state approvate le linee guida del bando pubblico che sara’ pubblicato nelle prossime settimane.
La struttura sara’ concessa gratuitamente ad associazioni senza scopo di lucro; sara’ selezionato un progetto che garantisca la fruizione pubblica del luogo prescelto e garantisca la vocazione sociale del progetto. Gli spazi individuati verranno concessi a titolo gratuito per un periodo massimo di tre anni, con possibilita’ di un rinnovo.
Lo spazio dovra’ essere aperto gratuitamente a quei cittadini milanesi che non sono in grado di far fronte alle cure spesso costose dei propri animali. Le spese di conduzione e manutenzione ordinaria dello spazio saranno a carico del vincitore del bando e le attivita’ dovranno iniziare entro due mesi dall’assegnazione degli spazi.


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Silvio Berlusconi si emoziona alle riflessioni di Madre Teresa di Calcutta sull’amore per gli animali

31/03/2014

Silvio Berlusconi, è rimasto profondamente colpito dalla lettura notturna del brano di Madre Teresa di Calcutta ‘Perche’ amare gli animali’ che qui di seguito riportiamo.
Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto senza chiedere niente. Perché contro il potere dell’uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini, perché non sanno cosa è l’odio né la guerra. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima. Perché non conoscono l’invidia né il rancore, perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l’amore, semplicemente lo aspettano e perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano saremmo molto vicini a Dio. Madre Teresa di Calcutta”.
Le riflessioni di Madre Teresa sugli animali avrebbero fortemente emozionato Berlusconi che  in una telefonata a un club “Forza Italia”, ha annunciato di voler istituire la divisione “Amici animali” per dare una risposta alle istanze e alle esigenze di chi divide la propria vita con uno o più animali domestici magari tra qualche difficoltà economica. Tante le iniziative in programma, la prima una famiglia ai 150mila cani che sono nei canili italiani. Nella svolta animalista del Cavaliere, sicuramente avrà avuto il suo peso anche dividere le giornate con il suo Dudù.
Giudicare se sia solo propaganda elettorale o vera convinzione, non è di nostra competenza, comunque ogni parola spesa a favore degli animali, ogni iniziativa che possa aiutare a proteggere e a tutelare creature indifese e soprattutto la proposta e adozione di norme a livello nazionale, è la benvenuta indipendentemente dalle ideologie.


Categorie: News dal Mondo

Per fermare la strage di lupi e orsi in Abruzzo arrivano le unità cinofile ma serve anche il nostro sostegno

31/03/2014

Secondo i dati diffusi da Legambiente, in 36 mesi in Abruzzo hanno perso la vita 14 esemplari di lupo appenninico, e cinque esemplari, con cuccioli al seguito, di orso bruno marsicano.
Avvelenati, crivellati dalle palottole, strangolati nelle trappole, investiti da automobili oppure divelti da pale eoliche. La causa di questa strage, ovviamente, è una sola: l’uomo. Bracconieri, allevatori, tartufai, imprenditori “green”, sono loro i responsabili della mattanza che sta devastando una delle regioni più verdi d’Europa.
Le ultime vittime sono una femmina di lupo appenninico incinta di circa 4 anni crivellata a colpi di carabina, e un’orsa di età stimata intorno a 6 anni. Un perdita che si aggiunge a quella di un altro orso, Rocco, travolto e ucciso mentre attraversava l’Autostrada dei Parchi, e che mette fortemente a repentaglio le speranze di sopravvivenza della specie, ridotta ora ad una popolazione stimata intorno ai 37/61 esemplari.
Per contrastare il triste fenomeno delle esche avvelenate lasciate dai bracconieri con il vigliacco obiettivo di uccidere esemplari di fauna selvatica protetta, come lupi ed orsi, il Corpo forestale dello Stato ha attivato nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il Nucleo anti veleno, che avrà il compito, con il contributo delle unità cinofile, di individuare eventuali bocconi mortali. Il Nucleo è stato istituito dopo le numerose segnalazioni avanzate dalla direzione del Parco nazionale. Il problema riguarda, in particolare, le zone di Campoli Appennino, Pescosolido e Alvito, in provincia di Frosinone, dove sono state accertate la morte per avvelenamento di diversi animali selvatici. Proprio allo scopo di fronteggiare una minaccia ambientale di questa portata, è nato il progetto “Life Antidoto”, attuato in Italia dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e in Spagna in Andalusia e Aragona.
Tutti possiamo essere protagonisti nella battaglia per salvare lupi e orsi frmando la petizione per chiedere al Ministro dell’Ambiente l’immediata attuazione del PATOM, il Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano e la creazione di un nuovo quadro normativo per la protezione dei parchi naturali e delle specie animali che vivono in esse! Maggiore sorveglianza, più prevenzione e tolleranza zero verso chi compie atti violenti nei confronti degli animali!
Abbiamo la fortuna di ospitare nel nostro Paese una ricchezza inestimabile dal punto di vista naturalistico, dobbiamo fare tutto il possibile per difenderla!


Categorie: News dal Mondo

Basta cani a catena in Veneto, gli animali in sicurezza solo con box e recinti. In Emilia-Romagna attivista in sciopero della fame per la stessa legge

31/03/2014

Mai più cani a corda o a catena nel Veneto: il primo sì alla proposta di legge che prevede questa innovazione si è avuto oggi con il via libera al ddl da parte della commissione Sanità del Consiglio regionale. La prima modifica riguarda il divieto dell’utilizzo della catena o strumenti simili agli animali da compagnia, che si tratti di cani, gatti, furetti o pappagalli, salvo per ragioni sanitarie documentabili e certificate dal veterinario curante o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza. La seconda modifica prevede che la Giunta Regionale, sentita la Commissione consiliare competente, disponga apposite indicazioni e requisiti per le strutture dedicate al ricovero degli animali da compagnia, con disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati.
In sede di approvazione definitiva in aula, verranno spiegate in dettaglio le indicazioni per consentire la realizzazione di recinti da parte dei proprietari. I recinti potranno essere realizzati anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
In Emilia-Romagna, l’attivista Davide Battistini da due mesi è in sciopero della fame per chiedere il rispetto della medesima legge che vieta l’utilizzo delle catene per cani approvata dalla sua Regione. Manca però il decreto attuativo, la cui assenza impedisce alla legge di entrare in essere a tutti gli effetti.


Categorie: News dal Mondo

I libri con animali umanizzati non aiutano i bambini a conoscere le caratteristiche della fauna

31/03/2014

Si è appena concluso a Bologna il “Children’s Book Fair”, l’appuntamento internazionale più importante di editoria per bambini e ragazzi. Quando vogliamo regalare un libro a un bambino perché lo aiuti a conoscere gli altri esseri viventi che popolano il nostro mondo, ricordiamoci che i libri che presentano gli animali in versioni “umanizzate” sono meno istruttivi per i piccoli lettori che desiderano apprendere le caratteristiche del mondo naturale. I volumi ricreativi e didattici che provano ad insegnare ai bimbi i segreti della fauna selvatica, illustrando gli esemplari con fattezze simili a quelle degli esseri umani, non riducono solo i tassi di apprendimento ma influenzano anche i ragionamenti che i bambini fanno sugli animali. Un esempio? I bimbi sono piu’ inclini ad attribuire erroneamente emozioni e comportamenti umani agli animali antropomorfizzati. “I libri che ritraggono gli animali realisticamente portano ad una comprensione della biologia piu’ accurata” ha spiegato Patricia Ganea dell’Universita’ di Toronto, autrice dello studio pubblicato su Frontiers in Psychology. “Siamo stati sorpresi di scoprire che anche i bambini piu’ grandi sono risultati sensibili alle rappresentazioni antropocentriche degli animali nei libri, attribuendo caratteristiche piu’ umane agli animali dopo essere stati esposti a libri ‘fantastici’ piuttosto che realistici”.


Categorie: Animali e Cultura

I cani della Romania oggi a “Alle Falde del Kilimangiaro” per denunciare il barbaro sterminio dei randagi

30/03/2014

Save the Dog, l’associazione nata per dare una risposta alla tragica emergenza che coinvolge i cani randagi in Romania, sarà ospite oggi, domenica 30 marzo intorno alle 18.00 su Rai3, con uno spazio all’interno della trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro” condotta da Licia Colò, fervente paladina degli animali. In Romania, centinaia di migliaia di cani vengono sterminati ogni anno dalle autorità nell’indifferenza generale con il pretesto di sconfiggere un randagismo endemico al di fuori da ogni controllo. Si farà particolare riferimento ai recenti episodi di Bucarest. Nei giorni scorsi un gruppo di accalappiacani dipendenti dell’ASPA, il Dipartimento per la gestione del randagismo di Bucarest, ha fatto irruzione in due strutture gestite dalle associazioni Vier Pfoten e Paws2Rescue. Con una brutalità inaudita documentata da alcuni video che stanno facendo il giro del mondo (Attenzione: video assolutamente sconsigliato a persone sensibili), gli operatori del Comune hanno trascinato 90 cani uccidendone quattro, secondo le dichiarazioni di alcuni testimoni che hanno assistito all’intera operazione. Quindici degli animali portati via erano stati da poco sterilizzati ed erano in degenza. Save the Dog chiede che l’Autorità Nazionale Veterinaria prenda contro i responsabili di questo scempio – dichiara la presidente SaraTuretta – tutelando non solo i diritti di degli animali e delle associazioni che se ne occupano ma anche l’immagine della Romania, pesantemente danneggiata dalle modalità con cui le autorità stanno gestendo l’annoso problema del randagismo. Chiede inoltre che vi sia una da parte delle istituzioni europee visto che la Romania ha formalmente ratificato la Convenzione di Strasburgo per i Diritti degli Animali da Compagnia ma la disattende ogni giorno.Siamo contenti che la richiesta di Save the Dogs di dare visibilità a quanto accaduto sia stata accolta positivamente dalla redazione del programma. Non perdetevi la puntata!
Se potete basta un click sulla pagina fb della trasmissione per fare in modo che i media italiani parlino delle barbare uccisioni di massa verso i cani randagi rumeni.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Il Piccolo Libro Verde degli Animali Domestici: 250 consigli per un comportamento naturale

29/03/2014

Curare la sinusite del gatto con estratto di echinacea, lavare l’orecchio del cane che soffre di otite con calendula e sale marino integrale, usare aceto o bicarbonato per un bagno a secco o aggiungere ogni tanto un guscio d’uovo tritato nella pappa.
Questi solo alcuni dei 250 consigli bio per i nostri animali domestici che, in linea con le nostre abitudini, riscoprono grazie a noi i benefici dei rimedi naturali, ma anche dei tanti consigli pratici, economici e salutari per un’esistenza più in armonia con la natura e con le loro ancestrali inclinazioni.
Nostalgiche forse di una vita più a stretto contatto con la natura, crescono esponenzialmente le persone che nelle grandi città scelgono di accogliere nelle loro abitazioni un animale domestico.
Cani e gatti, ma anche conigli e criceti diventano parte integrante della vita di famiglie, manager e pensionati. Spesso però vengono trasmessi anche a loro i nostri stili di vita: troppi farmaci, poco moto, fretta e stress.
Nasce così una guida pensata per loro, perché anche i nostri animali domestici possano ricevere cure naturali e ritrovare abitudini più salutari.E chissà, magari anche noi miglioreremo la nostra vita!
Francesca Sassoli, giornalista e blogger, forte della sua esperienza di mamma e delle cure per il suo labrador Beck, è l’autrice di questo prontuario con consigli per una vita bio pensato per i nostri animali che possono essere estesi anche al resto della famiglia. Buona lettura!


Categorie: Animali e Cultura

“Sei una capra”, anzi, intelligente come una capra!

29/03/2014

Le capre sono molto più intelligenti e acute di quanto si pensi, secondo un nuovo studio della Queen Mary University di Londra pubblicato sulla rivista Frontiers in Zoology.
Il detto ‘sei una capra…’ dovrebbe essere quindi sfatato. La ricerca ha dimostrato che le capre imparano a risolvere compiti complessi in modalità e tempi rapidi e possono ricordare gli insegnamenti appresi per un periodo di almeno dieci mesi.
Una caratteristica che spiega la notevole e conosciuta capacità di adattarsi agli ambienti difficili di questi animali da allevamento.
I ricercatori inglesi hanno addestrato un gruppo di capre a recuperare il cibo da una scatola con una sequenza concatenata di passi.
La capacità degli esemplari di ricordare l’operazione è stata testata un mese e dieci mesi dopo la prima esperienza post training.
Le capre hanno imparato la sequenza in dodici lezioni e hanno impiegato meno di due minuti per ricordarla successivamente. “La velocità con cui le capre hanno completato l’attività, dieci mesi dopo, rispetto al tempo che hanno impiegato ad apprenderla rivela che questi animali posseggono una memoria a lungo termine eccellente”, hanno spiegato gli autori.
Dalle osservazioni è emersa un’altra curiosità: le capre preferiscono imparare da sole piuttosto che apprendere emulando gli altri. (AGI)


Categorie: Curiosità

Con un punteruolo contro una mucca per costringerla a scendere dal camion in un mattatoio, condannato. Ogni anno 150 casi (accertati) di animali maltrattati durante i trasporti

28/03/2014

Sei mesi di reclusione, 6mila euro di multa e sospensione dell’attività di trasporto, pagamento delle spese processuali: questa la condanna inflitta ieri a un trasportatore di Pinerolo dalla Corte d’Appello di Milano, per avere infierito contro una mucca per costringerla a scendere dal camion in un mattatoio.
L’episodio, reso noto dalla Lav, risale al marzo 2008, quando il trasportatore, giunto in un macello del lodigiano, infierì con un punteruolo contro una mucca che non riusciva a scaricare dal camion perché non deambulante (e quindi non idonea al trasporto secondo la normativa vigente).
La povera mucca fu gravemente ferita, le fu distrutto un occhio con il punteruolo e successivamente il trasportatore le legò le zampe posteriori per poi trascinarla giù dal camion con un verricello.  L’animale abbandonato nel piazzale – ricostruisce la Lav – fu trovato agonizzante da una pattuglia dei Carabinieri che, in seguito a testimonianze di operatori del macello, riuscì a risalire all’identità del trasportatore. All’animale venne praticata l’eutanasia da parte di un veterinario ASL intervenuto su richiesta degli stessi Carabinieri.
La Lav presentò immediatamente denuncia all’Autorità Giudiziaria e ne seguì un procedimento per maltrattamento di animale che, nel giudizio di primo grado presso il Tribunale di Lodi, vide l’imputato assolto con la motivazione che non c’erano prove che lo stesso fosse effettivamente stato l’autore delle sevizie compiute a danno del bovino (nonostante le testimonianze e una prima confessione ai Carabinieri).  Con il ricorso presentato, la Lav ha ottenuto la condanna in secondo grado. Solo l’ultimo episodio di crudeltà verso un animale che all’uomo da ha tutto, anche la vita.
La task force della Polizia Stradale, solo in quest’anno, ha accertato 150 violazioni relative alla normativa sul trasporto degli animali vivi .Animali maltrattati e in pessime condizioni di salute. In tutto il territorio nazionale, circa 550 pattuglie della Polstrada hanno controllato i veicoli adibiti al trasporto di animali vivi verso i macelli. E’ risultato che su 1650 veicoli controllati, sono state accertate circa 800 violazioni accertate per un totale di 130.379,98 euro. 


Categorie: News dal Mondo

Mai più Green Hill! In vigore la nuova legge che regolamenta la vivisezione, punto di partenza per cambiare la sperimentazione

28/03/2014

Entra in vigore il 29 marzo, il nuovo Decreto legislativo frutto di anni di intenso dibattito, che regolamenterà la sperimentazione animale nel nostro Paese. Anche se, purtroppo, non si tratta della fine della vivisezione, il nuovo testo ha visto l’inserimento di numerosi punti, rispetto alla Direttiva 2010/63UE, che vincolano il ricorso al modello animale implementando, parallelamente, i metodi alternativi ad esso.
Obiettivi raggiunti grazie al lavoro di molte associazioni animaliste, al supporto dell’opinione pubblica, che nell’oltre 80% dei casi è contraria alla vivisezione (dati Eurispes 2014) e di numerosi ricercatori e medici che hanno detto il loro NO a una scienza inutile, obsoleta e pericolosa per l’uomo. Il testo approvato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo la battaglia durata mesi sul rispetto dell’articolo 13 della Legge delega n.96 del 2013, rispecchia i principi espressi a livello internazionale che indicano i metodi alternativi come totalmente prioritari rispetto all’uso di animali, definendo quest’ultimi come esseri senzienti.
In Italia non sarà più possibile, per legge:
• allevare cani, gatti e primati da laboratorio e, quindi, il famigerato “Green Hill” non potrà riaprire la sua fabbrica di beagle, a prescindere dall’esito del prossimo processo;
• effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe (scimpanzè, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo)
• effettuare esperimenti per la produzione e il controllo di materiale bellico;
• effettuare esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria. Il divieto si applica anche alle scuole primarie e secondarie
• ostacolare i metodi alternativi e sostitutivi poiché vi sarà un Fondo per il loro sviluppo, pari al 50 per cento del fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
• riutilizzare animali in esperimenti con livello di dolore grave, a partire dal 1° gennaio 2017;
• ignorare le sanzioni, ora più efficaci, per chi viola le norme minime della legge.
Inoltre, seppure solo dal 1° gennaio 2017 e previo riconoscimento di metodi alternativi, saranno vietati i test di droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi animali. Confermati, invece, i divieti di test su cani e gatti randagi e su animali resi afoni, altrimenti utilizzabili secondo la direttiva europea.
“La battaglia degli ultimi mesi ha dimostrato come, nonostante le potentissime lobby vivisettorie, sia possibile e doveroso aprire un varco in quello che fino ad ora è stato un muro invalicabile dove trasparenza e tutela degli animali e dei malati erano concetti non applicati concretamente. Per una volta l’Europa ci guarda con ammirazione”, commenta una nota della Lav.
“Per noi si tratta, comunque, di un punto di partenza per nuove battaglie affinché – come per i test a fini cosmetici aboliti da un anno a livello europeo – si cambi effettivamente sistema di ricerca con i metodi sostitutivi già ampiamente praticati all’estero – negli oltre 600 laboratori italiani autorizzati che “consumano” quasi 900mila animali”, conclude la Lav.


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Veterinario truffa Comuni: intascava il mantenimento per randagi affidatigli anche se adottati o deceduti. Patteggia 10 mesi di carcere

28/03/2014

Ha patteggiato una pena di dieci mesi di reclusione e 500 euro di multa (pena sospesa con la
condizionale) un veterinario che ha truffato alcuni comuni in Emilia-Romagna. L’uomo ospitava cani randagi recuperati e portati nel canile di San Secondo, in provincia di Parma. Quando pero’ gli animali venivano affidati oppure morivano, il veterinario non comunicava l’adozione o la morte ai comuni, continuando a percepire la retta – in base alle convenzioni – per il loro mantenimento (circa 3 euro al giorno per cane).
L’indagine del Corpo forestale dello Stato ha permesso di scoprire le irregolarita’ sui registri, cancellature e false dichiarazioni. Il veterinario ha patteggiato per truffa aggravata, falso ideologico, falso materiale, falso in certificati e abusivo esercizio di professione. Nonostante casi come questi, fortunatamente rari, la figura del veterinario, per i possessori di un animale da compagnia, rappresenta un punto di riferimento con cui si instaura un rapporto di fiducia e familiarità al di sopra di ogni sospetto. 


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