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Tribunale Verona condanna allevatore di ponies

07/06/2011

Il Tribunale di Verona condanna un allevatore di ponies a 2000 euro di ammenda e alla confisca degli animali che vengono affidati in via definitiva alla LAV
Dodici ponies di un allevatore di Castelnuovo (VR) vivevano immersi nel fango e negli escrementi, in recinti angusti, con il mantello completamente incrostato e gli zoccoli lungissimi. Una puledrina di pochi mesi era a terra e sprofondata sotto uno spesso strato di mota da cui emergeva solo il capo: questa la scena drammatica apparsa ai volontari della LAV, intervenuti sul posto nel gennaio scorso a seguito di una segnalazione.
Immediata la richiesta di intervento al Corpo Forestale di Caprino Veronese che ha posto gli animali sotto sequestro e li ha affidati alla Sede LAV di Verona.
Ora, il giudice, dott.ssa Isabella Cesari, ha condannato l’uomo, in base all’art. 727 del Codice Penale, al pagamento di un’ammenda di euro 2000 e ordinato il definitivo affido dei ponies alla LAV.
“La mitezza della pena in rapporto alla gravità del fatto contestato si giustifica con la giusta considerazione che il giudice ha avuto per l’avanzata età del proprietario dei cavallini e per le condizioni miserrime in cui egli stesso vive, tali da destare compassione. Nel contempo, la confisca degli animali e l’affido definitivo all’associazione permette di garantire loro una vita futura in cui vengano finalmente rispettate le loro caratteristiche etologiche”  afferma Lorenza Zanaboni, Responsabile della Sede LAV di Verona.
“Oltre al codice penale, in questo caso pienamente applicato grazie all’intervento del Corpo Forestale dello Stato, che ha ravvisato gli estremi di cui all’art. 727 c.p., si sente forte la necessità di una legge a tutela degli equidi – dice Nadia Zurlo, Respopnsabile Nazionale LAV Equidi -Ricordiamo infatti che nel nostro paese non esiste una normativa che disciplini la detenzione di questi animali, con chiari e inequivocabili parametri relativi agli spazi e alle condizioni generali di custodia, cosa che non solo costituirebbe un efficace strumento di contrasto alle tante situazioni irregolari che tuttavia non sconfinano nel reato, ma avrebbe anche una funzione educativa sui detentori di equidi.”

Fonte: Ufficio Stampa LAV Verona www.lav.it


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