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Solo una “leggenda metropolitana” quella del rabbino che condanna una cane alla lapidazione?

20/06/2011

Si è diffusa sul web con la velocità e l’insistenza che solo la rete sa dare la notizia che il rabbino Yehoshua Levin di Gerusalemme avesse ordinato di uccidere con la lapidazione un cane accusato di essere la reincarnazione di un avvocato morto alcuni anni fa e maledetto dalla Corte rabbinica. Immediate le reazioni giustamente sdegnate delle organizzazioni animaliste in tutto il mondo ma dal cuore ortodosso di Gerusalemme arriva ora una smentita che indica il rabbino Levin che presiede la Corte rabbinica come un uomo mite incapace di ordinare un atto tanto crudele verso un animale. Levin ha  assicurato di non aver maledetto alcun avvocato ne di averne riconosciuto l’anima in un cane, precisando che  “Non c’e’ alcuna ragione di infierire sugli animali, ne’ da un punto di vista della ortodossia ne’ da quello della logica”.
La notizia potrebbe essere nata quando, agli inizi di giugno, un cane preso a sassate da un gruppo di bambini di strada, si è rifugiato all’interno della Corte dove era in corso un dibattito a cui per altro il rabbino Levin non era presente. Richiesto l’intervento del servizio veterinario, il cane è stato allontanato in perfetta salute dalla zona. Anche il quotidiano Maariv che aveva dato notizia della lapidazione ha provveduto con un trafiletto di scuse alla smentita. Speriamo che i fatti siano veramente andati così!


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