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Il grande cuore dell’orsa zoppa del Parco Nazionale d’Abruzzo: dopo quattro anni aspetta ancora il suo compagno ucciso e adotta due cuccioli orfani

15/11/2011

A dare notizia di questa orsa un po’ speciale è il Corriere della Sera che racconta la sua storia sfortunata e commovente.
Incappata nella tagliola di alcuni bracconieri, è rimasta zoppa ad una zampa ma questo non le impedisce di tornare nel Parco Nazionale d’Abruzzo dove è stata felice con  Bernardo, uno dei tre orsi marsicani uccisi con il veleno nel 2007. In questo suo vagabondare nella ricerca del suo compagno, nel 2010, ha incontrato due cuccioli d’orso di un’altra femmina travolta e uccisa da un camion su una strada adiacente al parco.
Gli orsetti, non ancora pronti a cavarsela da soli, hanno continuato ad aggirarsi intorno al luogo dove era morta la mamma finche furono più volte visti al seguito dell’orsa di circa dieci anni che i guardiaparco chiamano “la femmina zoppa”.
Anche se a certi atteggiamenti dell’orsa può essere stata data una interpretazione molto umanizzata, come ha sottolineato la  responsabile scientifica del Parco Cinzia Sulli, è innegabile che la sua indole è mite come riconoscono gli stessi responsabili del parco e la disponibilità a prendersi cura dei due cuccioli orfani, quando anche la dottoressa Sulli riconosce che ‘non si conoscono altri fenomeni di adozione per l’orso marsicano‘, potrebbe nascere dal desiderio di una maternità che non è venuta a coronare il suo amore con Bernardo.
Forse saranno solo coincidenze, forzature ma è bello credere che questa sia veramente un’orsa speciale dal grande cuore.


Categorie: Storie del cuore