Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Convenzione Onu sulla diversita’ biologica, al bando test sugli animali geneticamente modificati,

16/11/2018

L’Onu potrebbe bandire gli esperimenti sul campo con animali geneticamente modificati ottenuti con la tecnica del ‘gene drive’, che invece molti ricercatori considerano un’arma vincente per eliminare ad esempio le zanzare portatrici di malattie. Una lettera firmata da decine di ricercatori, riporta la rivista del Mit, Technology Review, chiede di non chiudere la porta a questo tipo di studi. La tecnica del ‘gene drive’, letteralmente ‘forzatura genetica’, consiste nel selezionare specifiche mutazioni e poi forzarne la trasmissione a tutta la progenie dell’animale o della pianta. Con questa tecnica, ha dimostrato ad esempio uno studio recente dell’Imperial College di Londra coordinato dall’italiano Andrea Crisanti, si potrebbe bloccare la capacita’ riproduttiva di un gruppo di zanzare anofele in 7-11 generazioni. A discutere il blocco e’ la conferenza delle Parti della Convention on Biological Diversity, la cui riunione e’ in programma dal 17 al 29 novembre a Sharm el Sheik. tema dell’incontro e’ una proposta di aggiornamento della Convenzione Onu sulla diversita’ biologica, che contiene appunto il bando al ‘gene drive’, richiesto da molti ambientalisti contrari agli ogm. L’appello dei ricercatori, che e’ promosso principalmente dalla Fondazione Gates, chiede invece di permettere i test di una procedura ritenuta molto promettente. “Non si dovrebbe decidere – scrivono – contro l’uso di uno strumento prima di aver fatto una valutazione di costi e benefici. Chiediamo ai governi di garantire che le decisioni prese alla Convenzione non portino a una moratoria della ricerca sul gene drive, ma invece offrano un modo bilanciato e costruttivo alle parti in causa di monitorare questo campo di ricerca”.


Categorie: Eventi e Appuntamenti