A seguito della convenzione tra il Comune di Prato e il Nucleo Provinciale Guardie Zoofile ENPA già operante da alcuni anni per i controlli sugli animali nell’intero territorio comunale, nei giorni scorsi veniva segnalata una situazione di criticità in relazione alla detenzione di un cane detenuto nei locali di un circolo culturale gestito da cittadini cinesi. L’animale, un tibetan mastiff, viveva in precarie condizioni igieniche e non aveva spazio sufficiente per muoversi.
Il cane era stato ceduto all’attuale detentore da un altro cittadino cinese che, come accertato dalle Guardie Zoofile Enpa, risultata possedere circa 22 cani, tra tibetan mastiff, american bully e pinscher. Tutti detenuti in una ditta in località Macrolotto nel Comune di Prato. Gli animali, in realtà, erano oggetto di un vero commercio illegale. L’uomo, infatti, che aveva fatto intestare ad amici e parenti altri 22 animali (44 in totale), provenienti per lo più dall’Est, non era in possesso delle per esercitare un’attività assimilabile a quella di un canile/allevamento.
Al cittadino cinese sono state contestate ben 18 infrazioni, per un totale di circa 5.200 euro con il sequestro dei locali dell’azienda dove erano detenuti i quattro zampe. Ma le verifica delle Guardie Enpa non si sono fermate con la segnalazione dell’uomo. Le Guardie zoofile dell’associazione stanno infatti lavorando per ricostruire le movimentazioni dei cani e le relative cessioni.
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