Potrebbe non essere lontano il giorno in cui animali geneticamente modificati parleranno e saranno in grado di replicare le funzioni cerebrali degli esseri umani arrivando addirittura a formulare dei pensieri complessi.
Non è una ipotesi avveniristica generica ma quanto la Academy of Medical Sciences denuncia se in alcuni laboratori si proseguirà nella sperimentazione per avvicinare gli animali al modello umano.
La notizia, riportata sulle pagine del Financial Times, ha suscitato molte reazioni allarmate anche in un paese tra i più aperti alla ricerca avanzata come la Gran Bretagna.
La Academy of Medical Sciences dopo un anno e mezzo di ricerche e indagini ha i identificato tre possibili rischi. Il primo è che si voglia, con eventuali esperimenti, rendere possibile al cervello degli animali di replicare le funzioni cerebrali umane. Il secondo, come riporta il quotidiano, è la possibilità che vengano usati ovuli o spermatozoi umani per fecondare gli animali. Da questo potrebbe scaturire il terzo rischio, quello di creare degli animali ibridi dotati di caratteristiche come i tratti del viso, il tipo di pelle o la voce, prerogative fin ora solo della razza umana.
L’’Istituto ha comunque specificato che ancora nulla del genere è stato realizzato. Martin Bobrow, professore di genetica dell’Università di Cambridge, che ha diretto lo studio ha spiegato: “Non siamo a conoscenza di alcun esperimento in corso passibile di creare ansie: ma abbiamo voluto assumere una iniziativa preventiva, su un settore delle scienze che finora non ha ricevuto grande attenzione dall’opinione pubblica”.
Lo studio ha voluto focalizzare l’attenzione su alcune ricerche pilota come la creazione di topi da laboratorio con fegati con caratteristiche umane, utilizzati nelle ricerche tossicologiche che potrebbero rappresentare l’inizio di una escalation dagli sviluppi imprevedibili. La Academy ha raccomandato al Home Office, autorità britannica che vigila sulla sperimentazione scientifica, di stabilire una commissione di esperti che si occupi del settore.
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