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Per Gizmo, gattino di strada, sono stati necessari 3 anni e 3mila chilometri maa alla fine è arrivatà la felicità

11/09/2019

La popolazione dei gatti randagi a Cipro è ormai fuori controllo a causa della grave crisi economica che ha colpito anche quest’isola mediterranea e che ha drasticamente ridotto il finanziamento dei programmi governativi e degli enti locali per la sterilizzazione e la castrazione degli animali randagi. Tra questi c’era anche il piccolo Gizmo e i suoi fratelli nato da una cucciolata che nessuno voleva e finita in strada esposta a tutti i pericoli.
Ma la buona sorte ha deciso diversamente. Lo racconta il secoloxix.it.
“Aveva appena qualche settimana di vita quando, tre anni fa, Gizmo si è presentato in un hotel di Paphos, a Cipro, insieme ai suoi fratelli malati. L’intera cucciolata mostrava un’evidente infezione agli occhi e il personale dell’albergo ha subito contattato il Tala Monastery Cats per chiedere aiuto. Il rifugio si è quindi offerto di prendere in carico tutti i cuccioli per curarli e promuovere la loro adozione. E così è stato.
Gizmo era quello con l’infezione meno grave. E in una settimana è tornato in gran forma, pronto a brillare e a mostrare tutta la sua personalità e la sua infinita voglia di coccole. Eppure, è stato l’unico della cucciolata a non essere adottato.
Adorava ogni visitatore e volontario che incontrava. Faceva le fusa a tutti, contento di ricevere coccole e spuntini. «Ha mostrato da subito un bellissimo carattere e siamo rimasti stupiti che invece sia stato l’unico dei suoi fratelli a non trovare casa». E così ha passato tre anni della sua vita in gattile senza mai perdere la speranza, giorno dopo giorno, di trovare l’umano che lo avrebbe portato a casa con lui.
E quell’umano è arrivato, anche se da più lontano del previsto. Mentre si trovava in vacanza a Cipro, Jenny, dal Regno Unito, si è recata in visita al Tala Monastery Cats per vedere la struttura e stare un po’ fra i gatti. Ed è così che ha conosciuto Gizmo, il più coccole di tutti, che non ha perso occasione per lanciarsi sulle sue ginocchia e iniziare a strofinarsi sul suo viso.
«Non voleva che andassi via». E dirgli addio è stato molto difficile. «Per tutta la vacanza non ho fatto che pensare a lui», racconta Jenny. «Non riuscivo a capire perché nessuno lo avesse adottato in questi anni, nonostante tutto l’amore che aveva da dare». Ma tornata a casa, la ragazza ha avuto una brutta situazione da affrontare: il suo amato gatto cieco, Bruno, è morto di cancro, «lasciando un enorme vuoto nella mia vita». Un vuoto che avrebbe potuto riempire solo Gizmo.
Così si è adoperata per portare il gatto di Cipro in Inghilterra, certa che il suo infinito affetto l’avrebbe «aiutata a guarire dopo una perdita così grande». E nel giro di due settimane, Gizmo era in viaggio verso la sua nuova vita e la sua amorevole famiglia formata da umani, un altro gatto e due cani. Una lunga attesa, per un meraviglioso lieto fine”.

 


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