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Entro anch’io? Si, tu si! In Friuli Venezia Giulia i cani, non si dovranno più fermare davanti ai cartelli che intimano loro di restare fuori

26/09/2012

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimita’ la legge per la tutela degli animali da compagnia. La norma consente ai cani l’accesso a tutti gli esercizi commerciali della regione, ai locali e agli uffici aperti al pubblico, nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, compresi parchi e giardini. La legge e’ di grande interesse, dato che in regione una famiglia su tre possiede un animale d’affezione. I gatti di proprieta’ sono circa 100.000 e 145.000 i cani. Ulteriori 1.650 cani sono ospitati nei canili (di cui 7 sanitari e 12 canili rifugio). Numeri che dicono la necessita’ di un intervento legislativo che superi la legge quadro per la prevenzione del randagismo e l’istituzione dell’anagrafe canina, oramai datata.
La legge parla di “animali d’affezione”, e non domestici o da compagnia, proprio per sottolineare il legame con i padroni, i quali devono rispettare le 5 liberta’ necessarie per il benessere di un animale: liberta’ dalla sete e dalla fame, dai disagi fisici e dal dolore, dai traumi e dalle malattie, dalla paura e dallo stress, di esprimere la maggior parte dei propri modelli comportamentali.
La legge modifica il termine di iscrizione all’anagrafe canina e definisce la Bdr (Banca dati regionale), introducendo l’obbligo di registrazione entro i due mesi di vita dell’animale e comunque prima della sua cessione. I cuccioli possono essere allontanati dalla madre solo a partire dal sessantesimo giorno di vita. E’ introdotto l’obbligo, per i veterinari, di accertare che l’animale sia provvisto di microchip. E’ istituita la Bdr anche per gli animali da compagnia diversi dai cani, con iscrizione obbligatoria nel caso del trasporto al di fuori del territorio nazionale, volontaria negli altri casi.
In quanto alle colonie feline, un articolo della legge individua i Comuni comecolonie-feline-condominiali_320x200 soggetti responsabili del loro censimento e degli interventi sanitari. Ai Comuni, inoltre, e’ data facolta’ di istituire un elenco di volontari disposti ad accudirli.
A tutela di tutti gli animali, viene esteso il divieto di cessione a scopo di sperimentazioni o spettacoli. Gli animali randagi devono essere immediatamente sottoposti alla procedura di lettura del microchip e restituiti prontamente al padrone, qualora questo sia identificabile. Pertanto i comandi di polizia locale dovranno dotarsi di un dispositivo di lettura di microchip.
Per favorire l’affido degli animali abbandonati, e’ istituito nella BDR un link informatico denominato “Adotta un amico” al quale devono essere registrati gli animali ricoverati presso una struttura di accoglimento pubblica o privata convenzionata. Si istituiscono i centri regionali per la detenzione e il recupero di animali esotici anche pericolosi. Si normano metodologie con cui devono avvenire l’addestramento, l’educazione e l’istruzione dell’animale: Si impone l’obbligo, per chiunque trovi un animale ferito o lo ferisca involontariamente, di prestargli soccorso.
io_posso_entrare_320x200«La legge approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia rappresenta un indubbio passo avanti sul fronte della tutela degli animali d’affezione», lo dichiara la presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «Mi auguro che questo tipo di attenzione si possa rivolgere anche agli animali selvatici, anch’essi patrimonio della collettività, che si avvicinano sempre di più al nostro mondo. E’ comunque da lodare l’impegno dei consiglieri regionali per ampliare il regime di tutele di cui godono i nostri “compagni di vita”. Altrettanto significativo, poi, il fatto che il provvedimento sia stato approvato all’unanimità. Auspico naturalmente che altre Regioni e che lo stesso Governo si muovano lungo la direzione indicata dal Friuli Venezia Giulia».


Categorie: News dal Mondo

Aumentano gli animali esotici, anche pericolosi, abbandonati come oggetti. Manca una cultura naturalistica

26/09/2012

Il moltiplicarsi di ritrovamenti di iguane, tartarughe azzannatrici, serpenti e grandi felini a spasso per le vie cittadine, ultimo quello ieri a Roma di due pitoni reali, tutti animali esotici, che possono a volte essere anche pericolosi, “e’ dovuto alla mancanza di una cultura scientifica e soprattutto naturalista, che si riscontra nel nostro Paese”. E’ quanto dichiarato all’Ansa da Fulvio Fraticelli, direttore scientifico del Bioparco di Roma, struttura che si trova spesso ad ospitare gli animali esotici abbandonati e recuperati nel Lazio, “Li ospitiamo nei limiti delle nostre possibilita’ – aggiunge Fraticelli -, ma spesso sono animali con delle patologie, che quasi sempre richiedono una gestione separata, sanitaria, complessa e onerosa”.
Tra gli ultimi arrivi al Bioparco anche un gibbone, “un animale pericoloso per la legge 150 del ’92, quella che stabilisce la lista degli animali esotici considerati pericolosi, estremamente difficile da gestire e che e’ stato tenuto da un privato come se fosse un animale da compagnia, condizionando fortemente il suo comportamento. Mangiavano insieme, sono certo che il gibbone e’ convinto di essere un essere umano. Adesso stiamo lavorando sodo per restituirgli la sua natura e per reinserirlo nel suo gruppo sociale, i gibboni sono infatti animali molto sociali”.
Per il direttore Fraticelli, molto spesso chi acquista un animale esotico, non ha le competenze necessarie per prendersene cura e garantire il suo benessere. “Di recente ci hanno affidato un iguana affetto da rachitismo, il proprietario ignaro della necessita’ dell’animale di stare al sole, lo aveva tenuto sempre a casa, esposto solo alla luce elettrica”.
“Gli approcci di questi collezionisti – continua Fraticelli – sono di solito due, il primo lo definirei ‘disneyano’, l’animale viene umanizzato perche’ e’ carino a vedersi, specialmente da piccolo, ha degli occhi belli. Cose di questo genere. Poi pero’ cresce e sono problemi. L’altro e’ invece utilitaristico, l’animale esotico soprattutto se pericoloso, diventa motivo di sfoggio, virile, la soddisfazione di un ruolo sociale. Entrambi gli approcci sono sbagliati, anche perche’ un iguana non puo’ mostrare affetto come un cane. E se un serpente ti si struscia addosso spesso e’ perche’ ti sta prendendo le misure per tentare di divorarti”.
“Non bisogna mai dimenticare – conclude – che gli animali, esotici e non, sono parte di un ecosistema e vanno trattati come tali non come degli oggetti”.


Categorie: Animali e Cultura

Cosi' mamma orca aiuta figli maschi “bamboccioni”

26/09/2012

Gli esemplari maschi di orca crescono come dei veri “bamboccioni”, bisognosi delle cure della madre per sopravvivere anche una volta raggiunta l’eta’ adulta: questo spiegherebbe il motivo per cui le loro mamme sono gli animali con la menopausa piu’ lunga di tutto il regno animale, genere umano escluso. Lo rivela uno studio britannico delle universita’ di Exeter e York pubblicato su Science.
La lunga menopausa delle orche rappresenta un rebus per i biologi marini: le femmine della specie Orcinus orca, infatti, smettono di riprodursi intorno ai 30-40 anni, e possono sopravvivere fino alla veneranda eta’ di 90 anni. Per comprendere le ragioni di questo fenomeno, i ricercatori hanno studiato da vicino i membri di due popolazioni di orche nel nord dell’oceano Pacifico, al largo delle coste canadesi e statunitensi. Rielaborando i dati e le osservazioni raccolte in 36 anni di studi, hanno scoperto che la presenza di femmine in menopausa aumenta le probabilita’ di sopravvivenza dei loro figli. Questo e’ vero soprattutto per i maschi con piu’ di 30 anni che, in caso di decesso della madre, vedono moltiplicarsi per 14 le probabilita’ di morire entro un anno. Anche le figlie femmine over-30 beneficiano della presenza di mamma orca, ma in misura minore: quando diventano orfane, le probabilita’ di decesso aumentano solo di tre volte.
‘Sia gli umani che le orche vivono una menopausa insolitamente lunga’, spiega Darren Croft dell’universita’ di Exeter. ‘Sebbene condividano questa caratteristica – aggiunge – umani e orche ne traggono benefici diversi a causa della diversa struttura sociale. Mentre la menopausa nelle donne potrebbe essersi evoluta per aiutare i nipoti, nelle orche potrebbe servire a dare supporto ai figli, soprattutto quelli adulti’. (Ansa)


Categorie: Curiosità

In Italia, quasi una famiglia su due vive con un animale domestico e ne è membro a tutti gli effetti

26/09/2012

Quasi una famiglia italiana su due vive con un pet. E’ quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto Assalco-Zoomark, pubblicato da Assalco (Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia e Zoomark International, il Salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia).
I dati del Rapporto informano che in Italia ci sono quasi 7 milioni di cani e circa 7 milioni e mezzo di gatti. I piccoli mammiferi, come conigli e roditori, sono 1,8 milioni, mentre i rettili come tartarughe, iguane e serpenti sono 1,4 milioni.
Le più nutrite presenze sono quelle di uccelli e pesci, poiche’ se ne ospita quasi sempre più di un esemplare: sarebbero circa 13 milioni gli uccellini e quasi 30 mln i pesci.
Sono il 42% i nuclei familiari che hanno animali domestici e li considerano veri e propri membri della famiglia. In molti casi (29,8%) e’ solo uno il pet presente in casa, in altri (11,9%) convivono sotto lo stesso tetto piu’ esemplari della stessa specie o di specie diverse. Il cane e’ ancora il piu’ amato: il 48,4% degli italiani che possiedono un animale ospita nella propria casa un cane, il 33,4% ha invece adottato un gatto. Tra le donne intervistate, il 44,2% ha adottato uno o piu’ animali da compagnia, mentre tra gli uomini si scende al 39% (Dati Eurispes 2011). “Considerata la diffusione della presenza di animali nelle famiglie e l’importanza che ricoprono per i loro proprietari, sarebbe importante conoscere con precisione l’effettivo numero di pet presenti nelle case degli italiani inserendo una sezione dedicata nell’ambito del censimento decennale della popolazione italiana effettuato dall’Istat”, segnala Luigi Schiappapietra, presidente di Assalco.
Come riportato nel Rapporto 2012, la presenza di un pet in casa costituisce una compagnia (41,7%), ma non solo: l’animale e’ per molti italiani un membro della famiglia a cui rivolgere attenzioni e cure amorevoli (18,5%). Una volta adottato, un cucciolo viene considerato dall’uomo parte integrante della propria esistenza. In molti casi (31,3%), il rapporto e’ descritto come un legame del quale non si puo’ piu’ fare a meno. “I proprietari sono consapevoli dell’importante legame tra alimentazione e benessere – prosegue Schiappapietra – e nonostante la difficile situazione economica non rinunciano a garantire ai propri animali da compagnia una nutrizione sana e correttamente bilanciata”. (Adnkronos)


Categorie: Animali e Cultura

Ritrovato in Nord Carolina cane perso 7 anni fa durante l’uragano Katrina. Riconosciuto grazie al microchip

26/09/2012

Nella Carolina del Nord, un signore ha visto un anziano cagnolino che se ne andava in giro solo e sperduto. Era Shory, una cagnetta di 15 anni, lasciata sette anni fa dai suoi proprietari ad alcuni vicini, dopo che la loro casa era stata distrutta dall’uragano Katrina ed erano stati costretti a lasciare New Orleans.
L’uomo che ha ritrovato Shory, un po’ confusa, l’ha subito portata in una clinica veterinaria, dove si stanno prendendo cura dell’animale. Qui l’incredibile scoperta: la cagnolina aveva un microchip che certificava la sua appartenenza alla famiglia della Lousiana. Forse, in un secondo tempo, il cane era stato lasciato in un rifugio dove una nuova famiglia l’aveva adottato.
Avvertiti, i legittimi proprietari hanno dichiarato di voler riprendere il proprio animale, mentre chi se ne è preso cura negli ultimi anni sostiene di essersi messo a cercare la cagnolina appena scomparsa perché, a causa dell’età, se si allontana da casa ha difficoltà ad orientarsi. I secondi proprietari di Shory hanno dichiarato di considerarla ormai un membro della famiglia, al pari degli altri figli e di volere per lei solo quello che è meglio. La clinica spera che il cane ritorni a casa, a New Orleans, ma il viaggio per un cane così anziano e il nuovo cambio di ambiente e famiglia, dopo sette anni, non è certo il massimo!


Categorie: News dal Mondo

“Una Ciotola a Merenda”, domenica 30 Settembre ad Arzago D’Adda (BG), per divertirsi a fin di bene

26/09/2012

Domenica 30 settembre 2012, a partire dalle ore 14.30, la Fondazione Baratieri apre le porte del suo Rifugio a tutti coloro che vogliano divertirsi nel segno della solidarietà verso i cani meno fortunati: ecco allora la proposta di una sfilata di cani meticci e di razza dove vinceranno il più simpatico, il più bello e la miglior coppia (umano e suo compagno a 4 zampe); esibizioni di dog dance; un coro di 40 bambini che dedicheranno canzoni ai loro amici pelosi ed anche una dimostrazione dell’Unità Cinofila della Polizia di Stato.
Sarà possibile visitare gli stand delle Associazioni che hanno aderito e curiosare nel mercatino preparato in uno dei prati del Rifugio.
La festa Una Ciotola a Merenda, come tutte le iniziative del Rifugio, si svolge con la collaborazione del Comune di Arzago d’Adda.
Per le adozioni il Rifugio è aperto tutti i sabati e le domeniche dalle 14.30 alle 17.00.
In questo Rifugio i cani ospitati escono tutti i giorni, hanno a disposizione parchetti estivi e grandi prati, persino uno stagno dove i più temerari fanno il bagno quando il sole picchia forte sulla Pianura Padana.
Lo sforzo, economico e in risorse umane, per mantenere un tale livello di accoglienza per i cani è enorme ed anche attraverso una festa si può cercare di diffondere il rispetto per gli animali oltre a raccogliere donazioni ed iscrizioni per far funzionare al meglio la struttura.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Spavento a Roma per due serpenti in strada, catturato un pitone reale, è caccia all’altro ancora libero

25/09/2012

Questa mattina, nel quartiere Prenestino, a Roma, è stata vissuta una mattinata di sbigottimento e paura.
Alcuni passanti, alle prime luci dell’alba, hanno visto due pitoni che si aggiravano nei pressi di un negozio di animali esotici in via Ariano Irpino. Allertate le forze dell’ordine, il personale del Nucleo Investigativo del Servizio Cites Centrale del Corpo forestale dello Stato ha impiegato più di un’ora per catturare un pitone reale lungo circa un metro e mezzo che si era rifuggiato all’interno di uno scantinato attraverso la  grata del marciapiede. Dell’altro rettile, se è solo uno, sono ancora in corso le ricerche.I due serpenti
potrebbero essere stati abbandonati davanti al negozio di animali della via, nel tentativo di farli entrare attraverso la grata della saracinesca del locale, che all’alba era chiuso. Chi li ha lasciati probabilmente non poteva piu’ prendersene cura o non aveva le regolari certificazioni Cites per la detenzione di questi animali protetti dalla Convenzione di Washington.
Sul posto sono state inviate altre pattuglie della Forestale per potenziare le ricerche nei locali e nelle vie vicine. I pitoni non sono aggressivi ma se si sentono minacciati possono attaccare.


Categorie: News dal Mondo

Il Tribunale di Arezzo emette la sentenza di condanna per 3 trafficanti di cani. Molti cuccioli persero la vita durante i loro viaggi dall’Est

25/09/2012

Avevano fatto affrontare a poveri cuccioli di neppure un mese di vita viaggi massacranti  a bordo di un’autovettura senza alcuna libertà di movimento e senza possibilità di bere o mangiare per lucrare senza scrupoli sulla vita dei piccoli. Non riuscendo a sopportare queste gravi sofferenze 18 dei 32 cuccioli sono deceduti dopo alcuni giorni.
Ora, finalmente, per tre trafficanti di cuccioli è arrivata la condanna emessa dal Tribunale di Arezzo in due distinti processi.
In uno il condannato e’ uno sloveno di 51 anni fermato dalla polizia il 15 aprile 2011 lungo il tratto aretino dell’Autosole mentre trasportava 32 cuccioli di varie razze (bolognesi, carlini, pincher, bulldog francesi e inglesi, spitz tedeschi e maltesi), tutti sprovvisti del sistema di identificazione. All’uomo e’ stata contestata la violazione della legge speciale del 2010 e il maltrattamento di animali con l’aggravante della morte dei cuccioli, accuse sostenute in aula dal pm Bernardo Albergotti. Il giudice Manuela Accurso Pagano l’ha condannato a 9 mesi di reclusione e a 5.000 euro di multa.
In un altro processo sono comparsi due slovacchi di 43 e 33 anni fermati dalla stradale di Arezzo lungo l’autostrada il 30 gennaio 2011: i due trasportavano 37 cuccioli e sono stati condannati a 6 mesi e a 4.000 euro di multa.
Tutti possiamo fare qualcosa per contrastare questi traffici illeciti e crudeli: adottiamo gli animali dai rifugi, ce ne sono di razza e non, piccoli o grandi, sarà un atto di generosità e stroncherà il mercato clandestino dei trafficanti.


Categorie: News dal Mondo

Muore cucciolo di panda gigante nato una settimana fa nello zoo di Washington

25/09/2012

La nascita di un piccolo di panda gigante è sempre salutata con grande gioia perché è veramente un evento viste le difficoltà di questi animali a procreare. Ma spesso alla gioia subbentra il dolore e la delusione come è avvenuto per il cucciolo di panda gigante nato il 16 settembre al National Zoo di Washington, morto dopo appena una settimana di vita Il cuore del piccolo, che pesava appena 113 grammi, ha smesso di battere poco dopo le 10 di domenica mattina.
“Ci dispiace – si legge sul sito dello zoo – dovere condividere con voi la notizia della perdita del nostro piccolo cucciolo di panda gigante. I volontari ed i custodi dei panda hanno sentito il pianto struggente di Mei Xiang (la madre del cucciolo, ndr) alle 9:17 di mattina e hanno immediatamente avvertito i veterinari”, che hanno tentato di rianimarlo. Sul cucciolo, spiega lo zoo, “non c’era nessun segno esteriore di trauma o di infezione”.
Poco più di due mesi fa, la nascita allo zoo di Tokyo di un cucciolo di panda gigante era stata accolta con grandissima gioia non solo dal personale del parco ma da tutta la nazione, rappresentava il lieto fine di un’attesa durata 24 anni, da tanto non ne nasceva uno in quello zoo.Ma l’incanto si è rotto una settimana dopo quando, sul sito dello zoo Ueno, è apparsa la notizia che il piccolo era morto per una polmonite.
Godono invece ottima salute i gemellini di panda gigante sono venuti alla luce  a luglio presso il Centro di conservazione e ricerca di Wolong, nella provincia del Sichuan (Cina sud-occidentale).


Categorie: News dal Mondo

Motovedetta esce in mare per recuperare un disperso e salva una tartaruga ferita

25/09/2012

Una tartaruga marina, della specie ‘Caretta Caretta.’ con profonde ferite, è salva grazie ai Carabinieri di Ancona  che l’hanno soccorsa nei pressi di Civitanova Marche. Probabilmente l’animale, è riuscito a sopravvivere all’attacco di uno squalo.
La Motovedetta 816, agli ordini del Luogotenente Vellucci, si trovava circa 30 miglia al largo di Civitanova Marche, impegnata a collaborare alle operazioni di ricerca del marinaio panamense, Harriet Andrey, disperso in acque croate, ed è lì che i Carabinieri si imbattevano in un esemplare di “Caretta caretta”: l’animale galleggiava immobile a pelo d’acqua.
Avvicinatisi alla testugine, i militari notavano che la tartaruga presentava varie ferite al carapace, probabilmente causate dell’attacco di uno squalo. Recuperata e trasportata presso il porto di Numana, è intervenuto il veterinario Dott. Amico che dopo aver prestato le prime cure all’animale, ne disponeva il ricovero presso il Centro Cetacei di Riccione.


Categorie: News dal Mondo

Melbourne, un coccodrillo tra i bagagli. Bestie feroci in volo come in 'Snake on a plane'

25/09/2012

Il personale delle linee aeree è abituato ai passeggeri aggressivi, ma gli addetti ai bagagli dell’aeroporto di Melbourne, in Australia, non erano preparati a un viaggiatore particolarmente scorbutico: quando hanno aperto la stiva di un aereo Qantas proveniente da Brisbane. Un piccolo coccodrillo era riuscito a uscire dalla sua gabbia e circolava liberamente fra i bagagli. Un portavoce della Qantas ha confermato oggi l”evasioné, avvenuta lunedì scorso, precisando che il coccodrillo, meno di un metro di lunghezza, è stato prontamente catturato e rinchiuso di nuovo in gabbia. Ha aggiunto che il rettile era stato spedito da un cliente della compagnia di trasporti in joint venture con la Qantas, Australian Air Express. “L’animale è stato messo al sicuro rapidamente e senza incidenti quando l’aereo è atterrato a Melbourne”, ha detto il portavoce. “Le indagini si concentrano ora sulle procedure di consegna e di carico seguite per questo particolare tipo di spedizione”, ha aggiunto.Non e’ la prima volta che un animale feroce provoca il panico in un aeroporto: il 2 settembre 2011 la polizia tedesca ha fermato allo scalo di Monaco un giovane viaggiatore austrialiano con 36 pitoni vivi nascosti nel bagaglio. I pericolosi serpenti che stavano per essere trasportati in aereo, ricordano il thriller del 2006 di David R.Ellis, Snake on a plane: su un volo transoceanico, l’agente dell’Fbi Flynny sta scortando un testimone che durante il volo qualcuno tentera’ di uccidere (Ansa)


Categorie: Curiosità

Nascerà a Pescara il primo Ospedale per Animali del Mare, una struttura d’eccellenza per tutto il Mediterraneo

25/09/2012

Il Museo del Mare di Pescara ospiterà la sede del primo Ospedale per Animali del Mare, un punto di riferimento per il Mediterraneo. In queste settimane si stanno eseguendo le operazioni di collaudo, per tradurre in realtà il progetto finanziato con un fondo europeo Net-Cet di 150mila euro. Nella nuova struttura, la terza sull’Adriatico dopo Venezia e Riccione, si farà formazione, collaborando con le scuole, ma anche e soprattutto ci saranno operatori sanitari che si occuperanno della cura e della riabilitazione di tartarughe, cetacei e ogni genere di ‘amico’ del mare. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa convocata dall’assessore al Mare Vincenzo Serraiocco con il medico veterinario Vincenzo Olivieri, Presidente del Circolo Cetacei di Montesilvano che collabora con l’amministrazione comunale sin dagli anni ’80 nel recupero di delfini e tartarughe spiaggiate e reimmesse in mare.
“Pescara si andrà a collocare cercando di colmare una carenza del centro-sud. E ricordiamo anche che la durata del progetto è di tre anni, ma al suo termine resterà sul territorio una struttura all’avanguardia, l’ospedale, che continuerà a operare, camminando con le proprie gambe e con attrezzature innovative: complessivamente l’ospedale, che potrebbe essere localizzato su una parte del primo livello, 700 metri quadrati complessivi, sarà dotato di 16 vasche, di cui 15 vasche di stabulazione, 2 metri per uno, e una vasca grande per la riabilitazione al nuoto prima della reimmissione in mare; poi ci sarà un ambulatorio veterinario per clinica e chirurgia, e un centro diagnostico con apparecchiature radiologiche. Nella struttura lavoreranno 3 persone fisse e diversi volontari, anche perché un ospedale presuppone un lavoro continuo sulle ventiquattro ore in termini di reperibilità. “Il progetto sarà operativo, dal punto di vista amministrativo – ha aggiunto l’assessore Serraiocco – dalla prossima settimana, anche se per l’inaugurazione dell’Ospedale occorreranno almeno 4-5 mesi per la fornitura di tutte le attrezzature necessarie”.


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