Il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del TAR del dicembre scorso, ha dato ragione alla LAV ordinando la sospensione del famoso esperimento sui macachi dell’Università di Torino presso l’Università di Parma.
“Al Consiglio di Stato eravamo noi, da soli con i nostri avvocati, contro dei giganti: la Direzione generale del Ministero della Salute e due Università, quelle di Torino e di Parma. E abbiamo vinto! Una sentenza storica, che dà nuova speranza ai macachi e a tutti gli animali ancora costretti a subire esperimenti nei laboratori italiani.
Grazie di cuore a tutti gli attivisti scesi in piazza con noi in questi mesi, alle oltre 425 mila persone che hanno firmato la petizione per salvare i macachi e a tutti i cittadini che credono in una scienza giusta.
Ora la LAV, protagonista di una campagna dal titolo #civediamoliberi in corso dalla scorsa estate, sostenuta da più di 425.300 persone attraverso la petizione su Change.org, chiede al Ministro della Salute Roberto Speranza di revocare l’autorizzazione a questo esperimento che, evidentemente, i funzionari della sua Direzione Generale hanno fornito senza le dovute motivazioni, come affermato dal Consiglio di Stato, e chiede di portare in salvo i macachi che sono stati catturati in natura, trasportati dalla Cina e ingabbiati per un test peraltro già effettuato altre volte in altri Paesi, senza alcun risultato utile per i malati.
Per approfondire visitare il sito della LAV.
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