Ridurre l’Iva sul cibo per gli animali e aumentare le detrazioni: è la “ricetta” dei medici veterinari dell’Anmvi per incoraggiare le adozioni. Negli ultimi anni, infatti, le adozioni dai canili e rifugi sono in progressivo calo. Citando dei dati della Lav, il presidente dell’associazione nazionale, Marco Melosi, rileva che si è registrata una flessione delle adozioni nel 2017, anno in cui hanno trovato una casa 3.704 cani in meno rispetto al 2016, confermando così il trend negativo evidenziato nel 2016, quando si era registrato un calo di 3.048 adozioni.
Ad esclusione di Lazio, Emilia-Romagna, Molise e Valle d’Aosta, tutte le regioni segnano una flessione. L’Iva sulle prestazioni veterinarie e sul cibo per animali è al 22%, pari a quella che c’è sui beni anche di lusso, eppure questi due aspetti sono quelli che influiscono più sulla salute degli animali. “Per agevolare le cure e un’alimentazione più corretta – prosegue Melosi – vorremmo, e chiediamo da anni, una riduzione all’aliquota intermedia, più o meno di abbattere del 50% l’Iva. Poi c’è il tema delle detrazioni: sono 15 anni che sono massimo di 50 euro, aumentiamole”.
Categorie: Varie
Al gattile di New York è arrivato un gattino nero polidattilo con 24 dita su enormi zampette
La storia di Gigliola: una gatta randagia che ha sconfitto il cancro
Mucca dipinta di neroazzurro per la festa scudetto dell’Inter, Enpa presenta denuncia
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it