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Vademecum dell’Enpa per proteggere gli animali dai “botti” di Capodanno

28/12/2011

Per le persone rappresentano un’occasione di festa, ma per gli animali i “botti” di Capodanno costituiscono soltanto una pesante fonte di stress e un serio fattore di rischio. «Gli animali domestici e selvatici – spiega l’Enpa – hanno sensi molto più sviluppati dei nostri, l’udito in particolare. Inoltre, possedendo codici linguistici e comportamentali diversi da quelli dell’uomo: per loro il fragore dell’esplosione costituisce un inequivocabile segnale d’allarme che innesca reazioni incontrollate di panico, e non come per noi il presunto segno di un momento di festa.» E le conseguenza dei botti talvolta sono tragiche. Terrorizzati, gli uccelli fuggono all’impazzata dai loro nidi volando spesso alla cieca; molti di loro perdono la vita urtando contro un muro o un traliccio dell’alta tensione. Problemi anche per gli animali da reddito: sono stati segnalati numerosi casi di bovini “in attesa” che hanno abortito per la paura. Ma la notte di Capodanno tra i “sorvegliati speciali” ci sono anche cani e gatti. «Ogni anno nella notte di San Silvestro scompaiono centinaia di cani e gatti di proprietà – prosegue l’Enpa -. Molti di loro spariscono nel nulla perché perdono la vita sotto una macchina o non riescono a più ritrovare la strada di casa. I più “fortunati”, invece, vengono portati in canile senza avere il microchip o la medaglietta di riconoscimento, e in questi casi risalire al proprietario può essere molto difficile.» Come ridurre al minimo il rischio? La soluzione più efficace secondo sarebbe quella di vietare “l’uso dei botti”; una strada, questa, che alcune amministrazioni comunali hanno già iniziato a prendere in considerazione. Si tratta però di casi isolati e di esperienze che, purtroppo, non sono ancora molto diffuse. Per i proprietari di animali diventa allora essenziale riuscire a gestire eventuali situazioni problematiche che si potrebbero presentare a Capodanno. Ecco alcuni suggerimenti della Protezione Animali:
– Costruire una relazione che metta i proprietari in una posizione di riferimento per il cane: “lui è il mio punto di riferimento e se lui è tranquillo, nonostante il gran rumore, anche io lo sono”;
– rinunciare al veglione ma vivere il momento “dei botti” insieme al cane in una zona tranquilla della casa (comportamento da evitare: vedere i fuochi d’artifici insieme al cane sul balcone perché si potrebbe essere colpiti);
– non premiare una eventuale agitazione del quattrozampe con carezze “rassicurative” poiché ne confermerebbero il comportamento;
– se le reazioni sono troppo violente, tener presente che l’animale può anche avere un collasso. In questo caso rivolgersi al veterinario per un rimedio temporaneo;
– quando portate a spasso il vostro cane, non slegatelo mai dal guinzaglio, neanche al parco o nei soliti posti di sgambamento;
– tenete chiusi temporaneamente in un luogo comodo e rassicurante i vostri quattrozampe, anche quelli che normalmente vivono all’esterno, sopratutto per la serata del 31 dicembre;
– assicuratevi che il microchip sia registrato all’anagrafe canina del vostro Comune e/o che il suo tatuaggio sia leggibile;
– assicuratevi che il cane o gatto porti la medaglietta identificativa (con indirizzo e telefoni validi);
– tenete alto il volume della TV o radio, specialmente se l’animale resterà in casa da solo, per soffocare gli altri rumori esterni.


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