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Terremoto Emilia. Stage di rondini e rondoni per i superstiti un rifugio sicuro al 'Pettirosso' di Modena

23/05/2012

Ci sono gli animali tra le vittime del terremoto in Emilia-Romagna. Ma in qualche caso c’e’ stato anche un lieto fine: decine di rondini e rondoni feriti sono stati salvati a San Felice sul Panaro, nel modenese, dai volontari della Protezione civile, che in alcuni casi sono riusciti a recuperare anche i nidi.
Gli uccelli erano stati travolti dai crolli della Rocca estense dove avevano nidificato: sono stati
consegnati ai volontari del Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena per esser curati dai veterinari.
La strage delle rondini, già tanto rare, è uno degli eventi più gravi del bilancio dei danni procurati dal terremoto, dal punto di vista degli animali. Il sisma ha causato molti danni ad edifici e persone, con la morte di sette cittadini, ma il tragico evento non ha risparmiato nemmeno gli animali, causando una vera e propria strage tra rondini e rondoni, una vera e propria ecatombe che secondo gli esperti rappresenta la scomparsa di un’intera generazione biologica. A dirlo è Piero Milanin, responsabile del centro Il Pettirosso di Modena, per il recupero della fauna selvatica.
Anche se tanti sono stati gli uccelli morti travolti sotto le macerie, l’impegno dei cittadini ha reso possibile il salvataggio di molti esemplari che hanno comunque perso i consueti luoghi di nidificazione.
Spiega Milanin: “Sono venuti giù i palazzi dei centri storici, chiese e torri, i merli dei castelli. Tutti punti privilegiati dalle rondini e dai rondoni per nidificare. Per giunta è successo in un periodo dove le uova vengono deposte o sono appena nati i piccoli. Aggiungete che, come è accaduto alle persone, il terremoto ha sorpreso gli uccelli mentre dormivano. Sono rimasti tutti lì sotto“.
Il responsabile del centro di Modena spiega anche: “La cosa bella è che ci hanno chiamato persone vittime del terremoto: anche se sono sfollati e hanno i loro problemi ben più gravi, hanno comunque pensato a salvare le rondini“.

Foto: Ansa


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