“Invieremo una lettera di protesta all’ambasciatore” a seguito della decisione dell’Australia di sterminare 2 milioni di gatti entro il 2020. Lo annuncia all’Adnkronos la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi, pur nella consapevolezza che servirà a poco. “In Australia sono privi di sfumature. E’ un continente gigantesco che offrirebbe altre possibilità rispetto a uno sterminio incomprensibile. Basterebbe fare delle campagne mirate, localizzate di sterilizzazione e il problema si ridurrebbe. Certo, buttare bocconi avvelenati è più facile”, commenta Rocchi. “Un piano ottocentesco”, lo definisce Rocchi quello messo in campo dal governo australiano che intende uccidere i gatti selvatici perché costituiscono una minaccia per le specie native. “Da un paese civile come l’Australia, dotato peraltro di una economia sana – quindi i soldi non mancano -, ci saremmo aspettati una soluzione ben diversa da quella scelta. E invece si muovono come vivessero nell’Ottocento, con il veleno per topi ai gatti”.
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