Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Spiaggia per cani a Palermo? Arriva lo stop della burocrazia: cambiare zona ma nelle aree indicate c'è il divieto di balneazione

24/07/2020

Una spiaggia per cani, la prima a Palermo, in cui far lavorare persone condannate a pene lievi per favorirne l’impiego in attivita’ di utilita’ sociale. E’ l’idea di un gruppo di cittadini che da due anni combattono con la burocrazia comunale e regionale per realizzare un progetto dai tanti risvolti. L’idea e’ piaciuta alla Lega del cane di Palermo che gia’ gestisce il canile della Favorita e che ha stipulato una convenzione con il Tribunale di Palermo e l’Uepe, Ufficio esecuzione penale esterna, che prevede proprio l’impiego volontario di condannati a pene lievi in attivita’ di utilita’ sociali alternative alla pena. Il progetto sarebbe una boccata d’ossigeno per i tanti proprietari di cani della citta’ che rischiano multe salate se portano i loro animali in spiaggia. L’idea sembrava avviata verso una conclusione positiva, finche’ non ci si e’ messa in mezzo la burocrazia. Il tavolo tecnico convocato dal Comune di Palermo attraverso un pool di esperti, tecnici, addestratori, amministratori comunali, aveva pensato a una soluzione. L’idea era sfruttare un’area libera, prima gestita dall’Aeronautica, che si trova nella zona dell’Addaura. Lo spazio sarebbe stato destinato per 30-40 giorni ai cani e ai loro padroni senza esborsi da parte del Comune. A montare le strutture rimovibili necessarie, a pulire la zona e a curarsi della manutenzione sarebbero stati i volontari. A carico dell’amministrazione ci sarebbe stato solo il costo dell’utenza relativa al consumo dell’acqua. L’area inoltre sarebbe stata usata allo scopo solo per alcune ore al giorno e volontari avrebbero curato la pulizia dello spazio. Un’idea gia’ realizzata in altre citta’ siciliane come Messina e Catania ora ferma all’assessorato regionale al Territorio. Dalla Regione infatti e’ arrivato il no all’uso del tratto di costa individuato e il suggerimento a cambiare zona. Peccato che nelle aree indicate ci sia il divieto di balneazione. (ANSA).


Categorie: Varie