E’ una situazione spaventosa quella che si è presentata ai carabinieri forestali di Ancona quando sono entrati in un allevamento di Trecastelli nell’anconetano. I cani versavano in condizioni disastrose, incompatibili con la loro natura. Come riporta l’AGI, i militari hanno scoperto che la struttura sufficiente ad ospitare solo 61 cani ne aveva al suo interno più di dieci volte tanti. I carabinieri hanno così sequestrato ben 859 cani di piccola taglia.
La situazione peggiore è risultata essere quella riscontrata presso l’abitazione annessa all’allevamento, nella quale sono stati rinvenuti 270 cani, molti dei quali chiusi dentro trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica in condizioni igieniche molto precarie. Inoltre, molti dei cani sequestrati avevano contratto la brucella canis, zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo, l’unico focolaio conosciuto finora all’interno della Comunità Europea. L’allevamento, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di piccola taglia come chihuahua, barboncini e maltesi, aveva già subito provvedimenti di restrizione a partire dal 2018. Al momento sono 5 le persone indagate dalla procura.
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