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Scandalo trasporto di animali vivi: animalisti denunciano nave al largo della Sardegna con carico di bovini in trappola

18/02/2021

Una  nave partita dalla Spagna carica di animali vivi è stata rifiutata in Libia per via di una malattia zoonotica e ora migliaia di animali si trovano al largo delle coste italiane senza una destinazione, in viaggio in condizioni terribili da oltre due mesi. Una seconda nave, anch’essa partita dalla Spagna, è stata rifiutata in Libia per gli stessi motivi e si trova ora al largo di Cipro dopo settimane di navigazione senza meta. Entrambe le navi – partite da porti spagnoli – viaggiano molto probabilmente con animali a bordo: si tratta delle navi Elbeik, che trasporta 1.776 bovini, e Karim Allah che trasporta 895 bovini. Entrambe sono approvate dall’Unione europea con certificato per il trasporto di animali vivi nell’UE, in particolare dalla Croazia e dalla Romania. La vicenda dimostra ancora una volta l’inadeguatezza dei viaggi di animali vivi anche sul territorio europeo e il dramma a cui sono costantemente e inutilmente sottoposti gli animali. Animal Welfare Foundation, Animal Equality ed Enpa – assistite dallo Studio Conte & Giacomini nella persona dell’Avv. Manuela Giacomini – hanno deciso di procedere contro una delle due navi, la Karim Allah, che attualmente si trova in rada al largo di Cagliari, e di segnalare la situazione al Ministero della Salute, alla Procura della Repubblica di Cagliari e Capitaneria di Porto di Cagliari, e chiedere un intervento urgente della Capitaneria di Porto di Cagliari e di un veterinario competente.
La nave infatti avrebbe dichiarato alle autorità sarde di trasportare solo mangimi, quando solo pochi giorni fa aveva dichiarato alle autorità portuali di Augusta, in Sicilia, di trasportare animali vivi. «I casi sono due: o la nave sta mentendo e quindi trasporta in condizioni agghiaccianti da mesi migliaia di bovini rilasciando dichiarazioni false, oppure ha scaricato in mare i corpi degli animali morti durante il viaggio. In entrambi i casi si tratta di violazioni gravissime» dichiarano le associazioni. «Chiediamo che le autorità italiane intervengano quanto prima a mettere fine a una situazione allarmante, sia per la completa violazione dei diritti di questi animali sia per il pericolo costituito da trasporti effettuati nello sprezzo delle regole igienico-sanitarie e di benessere animale anche più basilari» concludono le associazioni. Animal Welfare Foundation ha già segnalato la problematica alle autorità europee competenti, all’interno di numerose denunce già presentate nei mesi scorsi a sostegno dei dossier al vaglio in Europa proprio contro questi viaggi ingiusti e spesso operati in completa violazione delle norme europee e nazionali. Per completezza, riportiamo nello specifico la situazione delle due navi che indica quanto segue:

 

La Elbeik ha lasciato Tarragona (Spagna) in dicembre ed è arrivata a Tripoli (Libia) il 10 gennaio 2021, trasportando 1.776 vitelli trovati affetti dalla malattia della lingua blu. La Elbeik è stata respinta e ha lasciato il porto libico a pieno carico il 25 gennaio. È stata poi avvistata ancorata a Lampedusa dal 26 al 27 gennaio. È arrivata ad Alessandria (Egitto) la mattina del 1 febbraio e ripartira il 4 febbraio nel pomeriggio. È rimasta ancorata al largo di Alessandria fino al 10 febbraio e poi si è diretta a nord verso una destinazione non rivelata. Ora è vicina a Cipro e riferisce di essere “parzialmente carica”.  Il 18 dicembre 2020, la Karim Allah che trasportava 895 vitelli ha lasciato Cartagena (Spagna), presumibilmente diretta a Iskenderun (Turchia). Poi ha cambiato rotta e si è diretta a Tripoli (Libia). Il bestiame era sospettato di essere affetto dalla malattia della lingua blu. Il centro nazionale libico per la salute degli animali ha rifiutato di approvare l’ingresso del bestiame malato. La Karim Allah è partita e più tardi ha chiesto il permesso di attraccare a Bizerte (Tunisia), presumibilmente per prendere il foraggio per gli animali, ma le è stato negato l’ingresso a Bizerte o in qualsiasi altro porto tunisino ed è stata costretta a lasciare le acque territoriali tunisine. È stata avvistata nel porto di Augusta (Sicilia, Italia) il 28 gennaio. Ha lasciato Augusta da poco riferendo di essere “parzialmente carica”, poi si è fermata ed è stata ancorata al largo di Cagliari (Sardegna, Italia) e attualmente è in rada presso il porto di Cagliari (Italia).


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