Sebbene la citta’ di Ragusa, grazie ad una Ordinanza abbia vietato la commercializzazione e la semplice detenzione deii collari elettrici, continuano a verificarsi nuovi casi di maltrattamento per l’utilizzo di questi strumenti di tortura.
Un uomo ragusano veva applicato collari elettrici ai suoi due cani e per questo un è stato denunciato all’autorità giudiziaria dai Carabinieri del Nas e dalle Guardie Zoofile della Sezione Enpa di Ragusa che gli hanno contestato il reato di maltrattamento di animali (articolo 544 ter del codice penale).
Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione di un residente, il quale ha informato gli agenti dell’Enpa circa la presenza di due animali che vagavano sul territorio e che avevano al collo un dispositivo “sospetto”. Immediato l’intervento delle Guardie Zoofile e dei Carabinieri, i quali hanno trovato i cani – regolarmente microchippati – in buone condizioni di salute e accertato la presenza dei collari elettrici, procedendo al loro sequestro.«Grazie alle sinergie tra Guardie Zoofile e Carabinieri del Nas siamo riusciti a
sottrarre i due quattrozampe a una situazione di maltrattamento, alla quale ha contribuito un vero e proprio controsenso normativo. La legge italiana, infatti, vieta l’uso dei collari elettrici ma non la loro commercializzazione: se veramente si vuole evitare il ripetersi di episodi simili, peraltro molto diffusi su tutto il territorio nazionale, occorre fermare una volta per tutte il commercio di tali dispositivi», ha dichiarato Antonio Tringali, presidente dell’Enpa di Ragusa».
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