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Pitbull salva il proprietario, un veterano, deciso ad uccidersi

23/08/2011

Anche un uomo forte e coraggioso può avere dei momenti di sconforto in cui la vita diventa un peso troppo angosciante da sopportare e si decide di farla finita. E’ la situazione in cui si era trovato David Sharpe ex pilota dell’aviazione americana che sebbene avesse affrontato importanti operazioni militari in Pakistan e in Arabia Saudita, una volta tornato a casa a Yorktown, in Virginia, era caduto in uno stato depressivo dovuto a stress. In un momento di crisi profonda David, dopo aver cercato la forza per farlo nel whisky, aveva deciso di togliersi la vita. Era già con la pistola puntata quando un “angelo a quattro zampe” gli ha fatto capire che c’era qualcuno che lo amava e che non voleva restare senza di lui. Era la sua pitbull Cheyenne, allora una cucciola di sei mesi, che cominciando pian piano a leccargli l’orecchio e asciugargli le lacrime ha fatto capire a Sharpe  che c’era lei e per questo valeva la pena vivere.
“Mi ha fissato come a dire “Che stai facendo, amico? Con chi dormirò io? Ascolta, se tu ti prenderai cura di me, io farò lo stesso con te”. Sharpe ha abbassato la pistola e tornato in se ha capito che da un uomo valoroso come lui la vita si aspettava ancora molto. Ha creato il progetto Pets2Vets, un ente di beneficenza che salva cani e gatti abbandonati da un rifugio di Washington e li dona a veterani di guerra feriti.
David Sharpe non è il solo ex-militare che ha ritrovato serenità ed equilibrio grazie all’affettuosa presenza di un animale. Il marine Jimmy Childers, dopo aver perso una gamba in Afghanistan aveva violenti attacchi di rabbia che non riusciva a controllare ma da quando gli è stato affiancato Tidus, un giovane beagle, gli attacchi si sono distanziati e se capita basta che guardi il suo cane per calmarsi.
La pet therapy si è dimostrata in molti casi un metodo ottimale per aiutare i militari a superare le ferite fisiche e mentali lasciate dalla guerra e a reinserirsi nella società. L’amore e la responsabilità di un amico a quattro zampe può arrivare dove la medicina fallisce.

 Fonte e immagine: www.dailymail.co.uk


Categorie: Storie del cuore