Un’importante vittoria per la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che il Gup del Tribunale di Teramo Domenico Canosa, ha ammesso come parte civile nel processo intentato dalla Procura della Repubblica contro cinque persone: tre veterinari della Asl di Teramo e due esponenti di un’associazione animalista teramana che gestiva il canile. Gli accusati sono stati tutti rinviati a giudizio, in seguito ad una inchiesta sollecitata dalla sezione teramana della Lega del Cane con un esposto del 2010.
Per i cinque indagati i capi di accusa, che verranno appurati nel dibattimento, vanno dal maltrattamento agli animali alla truffa, dall’omissione di atti d’ufficio alla falsità ideologica. Secondo il pm, 64 cani e 70 gatti sarebbero stati costretti a vivere stipati in spazi angusti, privi dei requisiti previsti dalla legge ed in precarie condizioni igienico-sanitarie, mentre l’associazione che gestiva la struttura, anche grazie a mancati controlli, avrebbe beneficiato di cospicui contributi pubblici per la lotta al randagismo.
Tra i rinviati a giudizio, il responsabile dell’unità di randagismo dell’Asl, il direttore del dipartimento di prevenzione e responsabile del servizio sanità animale dell’Asl, il responsabile del servizio igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, e due donne dell’associazione che gestiva la struttura di ricovero, una delle quali imputata anche di esercizio abusivo della professione, perché, secondo l’accusa, anziché nominare il Veterinario responsabile della struttura previsto dalla legge, si sarebbe sostituita al medico nella gestione sanitaria degli animali, effettuando esami diagnostici e somministrando trattamenti terapeutici di esclusiva competenza del medico. Sempre secondo l’accusa, a causa dei maltrattamenti agli animali, sarebbero derivati gravi danni alla salute di questi ultimi e la morte di venti gatti.
“Da anni, la Lega del Cane – afferma Catia Durante presidente LNDC sezione di Teramo – è impegnata a smascherare i purtroppo frequenti casi di animali maltrattati in strutture non idonee e si batte affinché questa piaga trovi una soluzione garantendo il benessere degli animali, denunciando abusi e sollecitando soluzioni alternative alla detenzione a vita degli animali in ricoveri che in realtà sono imprese chiuse e non controllate”.
“La Lega Nazionale per la Difesa del Cane – dichiara Michele Pezone avvocato dell’associazione – esprime soddisfazione per l’ennesimo passo verso l’accertamento della verità”.
Categorie: News dal Mondo
Al gattile di New York è arrivato un gattino nero polidattilo con 24 dita su enormi zampette
La storia di Gigliola: una gatta randagia che ha sconfitto il cancro
Mucca dipinta di neroazzurro per la festa scudetto dell’Inter, Enpa presenta denuncia
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it