Le graziose tartarughine acquatiche di pochi centimetri in vendita nei negozi e nelle fiere, da adulte raggiungono i 20-30 cm; importate dall’estero a decina di migliaia, nel primo anno di vita vanno incontro a una mortalità elevatissima perché vengono acquistate incautamente, senza informazioni corrette, e vengono altresì allevate ed alimentate in modo scorretto. Lo denuncia l’associazione AAEconigli che prende posizione in modo netto e inequivocabile contro la compravendita di questi animali. «Di solito – spiegano i volontari – quando le tartarughe riescono a raggiungere l’età adulta, finiscono spesso per diventare scomode e ingombranti per i loro proprietari, perché, non potendo più essere tenute all’interno di una semplice vaschetta, dovrebbero invece essere posizionate in un laghetto all’aperto, più adatto alle loro caratteristiche ed esigenze etologiche».
Per questo, numerosissimi esemplari finiscono per abbandonati abbandonati nei fiumi, nei laghi e negli stagni; un reato, questo, che rappresenta anche un grave danno per la fauna e la flora autoctone. Prima di aprire le porte di casa a una tartaruga d’acqua – questo l’appello lanciato AAEconigli – occorre dunque valutare attentamente se si è in grado di accudirla per tutta la sua vita, altrimenti l’unica cosa da fare è quella di rinunciarvi.
Sono numerosi gli esemplari di tartarughe abbandonate che cercano casa: per adottarli è possibile contattare l’associazione AAEconigli all’indirizzo mail laura@aaeonlus.org. (aaeweb.net)
Categorie: Curiosità
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