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Orso marsicano inseguito con un auto sulla strada di Scanno (AQ). Wwf: un gesto vile e pericoloso (video)

06/09/2021

Un orso è stato inseguito da un uomo al volante della sua auto si è divertito ad inseguire eun orso che percorreva  una strada nelle vicinanze di Scanno. Evidentemente è caduta nel vuoto l’ondata di condanna suscitati dall‘inseguimento del piccolo branco di lupi a Cortina d’Ampezzo.
Anche il Wwf Abruzzo ha dato un giudizio fortemente negativo giudicando l’inseguimento dell’orso un comportamento gravemente incivile, stupidamente crudele e molto pericoloso per l’incolumità dell’animale e delle persone. L’episodio sarebbe potuto finire tragicamente ed è incredibile che ci si possa comportare in maniera tanto superficiale.L'Orso Bruno Marsicano entra nei paesi d'Abruzzo: perchè? | Gaianews.it
Oltre che un comportamento del tutto irrispettoso delle regole per una civile convivenza con gli animali selvatici, è da considerarsi anche un grave fatto potenzialmente pericoloso per chi si poteva trovare sulla traiettoria dell’automobile o del plantigrado. Va poi ricordato che l’orso è sempre una animale selvatico di grossa stazza, un animale pacifico e schivo in situazioni normali, ma che in situazioni di stress e paura potrebbe avere reazioni incontrollate.
La fauna selvatica – e l’Orso bruno marsicano è una specie particolarmente protetta – non può essere considerata alla stregua di un divertimento da luna park. L’autore del gesto dovrebbe pentirsi e chiedere scusa per evitare altre bravate del genere nei confronti di una specie oggetto di grandi sforzi di conservazione e che è ridotta oggi ad appena 50 individui sull’Appennino. Il WWF Italia, oltre a condannare fermamente l’episodio, puntualizza che, avendo il comportamento dell’automobilista sicuramente causato sofferenza e stress all’animale, si potrebbe configurare il reato di “maltrattamento di animali” come definito e sanzionato dall’art. 544ter del codice penale.TURISTI INSEGUONO MAMMA ORSA FACENDOLE PERDERE I CUCCIOLI, DENUNCIA DEL PNALM – ReteAbruzzo.com
Sono ormai numerose le sentenze, anche della Corte di Cassazione, che hanno specificato che per integrare il reato di “maltrattamento” non sono necessarie lesioni fisiche, ma è sufficiente la sofferenza degli animali, che può essere sia fisica sia psicologica. Poiché lo scopo della norma è tutelare gli animali in quanto esseri viventi in grado di percepire dolore, la Corte ha più volte ribadito che si configura il reato di maltrattamento di animali anche attraverso condotte capaci di incidere sulla stabilità e serenità psico-fisica dell’animale. Per questo gli avvocati del WWF Italia stanno valutando di attivarsi con le opportune azioni in sede legale.

orso marsicano in abruzzo

 

Fonte: WWF Abruzzo


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