Peppino ha conosciuto la crudeltà umana e vissuto un’esperienza terribile ma la vita ha voluto regalargli una nuova vita fatta d’amore e sicurezza. vita. Tutti ricordiamo quanto capitatogli poco prima della Vigilia di Natale quando dei balordi gli fecero esplodere un petardo in bocca portandogli via una parte del muso. Sembrava una situazione disperata. Quel povero cane rischiava la vita e poi che lo avrebbe adottato ridotto così? Invece, per fortuna, qualche angelo lo ha protetto e per Peppino la vita è inaspettatamente diventata bella. Grazie ad un intervento di ricostruzione delicatissimo è tornato a mangiare (e forse sorridere). Ma non finisce qui, la sua storia ha commosso il web e in tanti si sono offerti di adottarlo. Così ha trovato finalmente casa in Toscana. A renderlo noto è l’Associazione Protezione Animali di Campobasso – che ha provveduto a prendersi cura del cane sin da subito fornendogli tutte le cure e l’assistenza necessaria – sulla sua pagina Facebook anche con un video in diretta del viaggio per raggiungere la sua nuova padroncina: la signora Maria Pia.
«Finalmente è giunto questo giorno. Siamo in viaggio verso la nuova casa di Peppe e ci tenevamo a svelarvi il volto della persona veramente artefice della sua rinascita». Scrivono i volontari sui social: «Questa donna fenomenale si chiama Maria Pia. Si occupa di 6 cani e 9 gatti, la sua famiglia, e all’occasione accoglie gli sfortunati che trova o che le chiediamo di poter ospitare temporaneamente in attesa di poter trovare loro una famiglia.
Per tre mesi Maria Pia ha donato a Peppe non solo tutte le attenzioni, non solo lo ha portato dal veterinario quasi tutti i giorni, lo ha medicato, lo ha imboccato, lo ha pulito, lo ha portato a spasso, ha guardato la TV insieme a lui, gli ha cambiato coperte e cuscini, ciotole e croccantini, ma gli ha dato amore. Non è stato per lui una stallante, un posto dove poter stare per un po’ e poi andare via, ma la sicurezza, la pace, la calma, la tranquillità.
Peppe è cambiato grazie a lei, alle cure che ha dato al suo cuore e al tocco dolce che la sua mano ha dato alla sua anima ferita. Non abbiamo voluto svelare subito il nome di Maria Pia è stato solo per tutelare lei e Peppe, dopo la grande attenzione che ha ricevuto il suo caso ed alcune spiacevoli incursioni che ha ricevuto il nostro veterinario durante la degenza di Peppe in ambulatorio e che volevamo risparmiare a Pia . Ma ci teniamo ad esprimere la nostra più profonda riconoscenza – concludono i volontari – a questa grande e generosa donna a cui saremo sempre grati!
Grazie Maria Pia, grazie davvero. Perché senza di te, davvero non avremmo saputo come fare!».
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