Ultime 48 ore di vita per Lennox, il cane di Belfast condannato a morte senza avere mai morso o aggredito nessuno ma solo perché simile a un pit bull. Secondo quanto appreso dall’Enpa, l’animale dovrebbe essere abbattuto lunedì 9 luglio.
Le autorità britanniche e quelle dell’Irlanda del Nord hanno dunque deciso di non dare seguito ai numerosissimi appelli lanciati dagli attivisti di tutto il mondo e dalle associazioni protezionistiche che si erano offerte di prendere in carico il cane pur di salvarlo dal “braccio della morte”. Tra queste anche l’Ente Nazionale Protezione Animali che, dopo aver sollecitato un intervento dell’ambasciatore del Regno Unito in Italia e del primo ministro dell’Irlanda del Nord, aveva chiesto un atto di clemenza alla Regina Elisabetta II, confermando la disponibilità ad accogliere Lennox presso una delle proprie strutture in Italia.
Nonostante il povero animale abbia le ore contate, l’Ente Nazionale
Protezione Animali continua a sperare in una soluzione in extremis e sollecita tutti gli italiani a contattare via mail l’ambasciata britannica in Italia (InfoRome@fco.gov.uk) per invocare un gesto di umanità per Lennox.«Ringrazio l’onorevole Franco Frattini, già Ministro degli Esteri del nostro Paese e persona dalla spiccata sensibilità animalista, che ancora una volta in queste ore è intervenuto personalmente in difesa di Lennox», dichiara il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «Siamo determinati a denunciare questa assurda normativa nelle sedi internazionali. Non è pensabile che una creatura innocente possa essere condannata a morte solo perché “somiglia” a una razza ritenuta erroneamente e irresponsabilmente pericolosa».
«Un ultimo appello per Lennox parte dal mondo della musica e dello spettacolo all’interno del concerto “Monza for Animals” che Enzo Iacchetti, “I Nomadi”, Irene Fornaciari, Tonino Carotone e molti altri artisti hanno accettato di tenere a sostegno degli animali dell’Enpa».
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