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Lockdown: i gatti infastiditi dall'abuso di disinfettante, ai cani sono mancati "gli amici". Lo studio della Statale di Milano

04/06/2020

Come è cambiata la vita delle persone e dei cani e gatti col variare delle misure di isolamento sociale? Il rapido cambiamento di abitudini potrebbe avere avuto ripercussioni sugli animali domestici? Uno studio del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Milano sta cercando di rispondere a queste domande con uno studio ad hoc. Tgcom24 ha pubblicato un’intervista all’etologa veterinaria dell’Università Statale di Milano, Federica Pirrone, autrice del libro “Un’etologa in famiglia”.
“Stiamo valutando – afferma Federica Pirrone intervistata da Tgcom24 -come la qualità della vita, cioè il benessere emotivo, sociale e fisico, delle persone e dei cani e gatti è cambiata, e continua a cambiare, col variare delle misure di isolamento sociale. Lo studio è in corso, quindi non disponiamo ancora di risultati preliminari. Possiamo, però, ipotizzare due possibili scenari: gli animali da compagnia potrebbero aver apprezzato la maggior presenza dei loro proprietari, oppure potrebbero aver fatto fatica ad adattarsi ad una maggior richiesta di interazione.
La rottura, improvvisa e protratta, degli schemi e delle abitudini può aver avuto conseguenze sul piano emotivo e comportamentale in entrambe le specie. I cani sono animali altamente sociali, che trovano forza e sicurezza nel gruppo, e quindi molti di loro hanno certamente tratto giovamento dall’opportunità di trascorrere molto più tempo in nostra compagnia. Altri, però, possono invece aver patito per la sensazione di affollamento e per la mancanza di spazi propri.
Va considerato che, oltre alla ridotta privacy in casa, si è notevolmente, e improvvisamente, ridotta anche la loro possibilità di uscire. La passeggiata, per lungo tempo, è stata sostituita da un rapido giro in prossimita? dell’abitazione e questo ha causato, ad esempio, una riduzione delle interazioni sociali e delle occasioni di scaricare le energie fisiche e mentali. Insomma, i cani si sono trovati costretti in un ambiente meno stimolante. A pagarne di più le conseguenze sono stati forse i cuccioli e i soggetti giovani, in generale, che hanno perso la possibilita? di fare esperienze sociali e ambientali nuove e varie, in un momento critico del loro sviluppo comportamentale, e questo potrebbe anche avere effetti a lungo termine.
Anche i gatti formano un legame affettivo con i proprietari, di cui riconoscono addirittura la voce, e possono mostrare problemi di ansia quando vengono lasciati da soli. Tuttavia, noi tendiamo a considerarli più indipendenti perché manifestano i propri stati emotivi in maniera più sottile rispetto ai cani, con modalità che possono farli passare inosservati, e farli a noi apparire, erroneamente, disinteressati. Il gatto, inoltre, tollera ancora meno del cane le variazioni nell’ambiente in cui vive, quindi anche quello domestico, e molti di noi, costretti in casa, hanno approfittato di questo periodo per dar fondo alla propria creatività, cambiando la disposizione dei mobili o degli oggetti, e quindi alterando l’aspetto della casa. Altri, si sono dedicati a pulizie e manutenzioni straordinarie, che possono aver disturbato la tranquillità dei gatti. Per non parlare dell’utilizzo molto maggiore, rispetto al solito, che tutti abbiamo fatto di prodotti detergenti e disinfettanti, spesso dall’odore pungente, a cui è noto che i gatti sono estremamente sensibili. Tuttavia, non tutti gli animali sono uguali, e per questo nel nostro studio teniamo conto anche delle differenze individuali, raccogliendo informazioni, ad esempio, sulla personalità.

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Categorie: Curiosità