Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Lieto fine per Umberto, il gattino rimasto intrappolato nella metro di Torino. Ora la vita gli ha regalato una famiglia

02/10/2019

L’associazione Le Sfigatte in un post su Facebook ha raccontato il lieto fine dell’incredibile avventura di Umberto salvato dalle scale mobili della metro di Torino

Tutte le volte che salviamo un gatto è motivo di orgoglio ma quello che vi stiamo per raccontare è stato straordinario! Il motivo per cui lo diciamo è perché al di là del lieto fine per il micino, è stato bello vedere collaborare così tante persone. Se lo facciamo noi volontari è quasi (e ripetiamo quasi) dato per scontato, ma che per un frugoletto di 2 mesi vengano bloccate le scale mobili della metropolitana per giorni e ci sia aiuto da parte dei pompieri, vigili, personale della GTT (Gruppo Torinesi Trasporti) e ci si coordini tra associazioni è un grande segno di civiltà. Il fatto probabilmente l’avete letto sui giornali (vi alleghiamo qui i link a qualche articolo: http://bit.ly/2xb1uOZ http://bit.ly/2Nbta12 http://bit.ly/2YgjW4O ) e per chi se lo fosse perso e volesse un piccolo sunto sappiate che da 4 giorni, da giovedì 20 giugno fino all’alba di lunedì 24 giugno, un cucciolo di un paio di mesi era rimasto incastrato nelle scale mobili della metropolitana Re Umberto di Torino. La posizione (in pieno centro), le tante persone che sostavano per guardare il perché ci fosse tutto quel movimento e il rumore del traffico non hanno certo favorito il recupero. Ci sono voluti 2 giorni per riuscirci e dobbiamo dire davvero grazie alle nostre volontarie che si sono date il cambio notte e giorno, in particolare la “nostra” Caterina che ha fatto gli straordinari e Lucia di Protezione Micio. La difficoltà del salvataggio era dovuta al fatto che da sotto le scale mobili, punto da cui sembrava impossibile prenderlo, si è spostato nell’intercapedine. Ma lì non stava mai fermo in un punto e non era facile individuarlo. Alla fine sono state chiuse tutte le uscite creando un tunnel con al fondo la gabbia trappola e qui sono stati fondamentali i poliziotti che senza se e senza ma hanno sollevato le pesanti lastre di copertura e spinto così il gatto a scendere e a infilarsi nel tunnel. Non abbiamo (purtroppo) il video del salvataggio, ma questo è quanto successo il più fedelmente possibile. Appena messo in salvo la piccola ienetta (dirvi che fosse terrorizzato e provato non rende l’idea), Caterina l’ha portato a casa sua per lasciarlo tranquillo e mettersi finalmente a dormire, in fondo erano solo le 5 del mattino! Che dire? Come facciamo sempre quando recuperiamo un gatto in difficoltà eravamo pronte a portarlo da un nostro veterinario, metterlo in stallo e cercargli poi adozione ma ci è stato chiesto di seguire le “procedure” ovvero portare il cucciolo al canile sanitario. Il gattino ora è presso il canile municipale per gli accertamenti. In funzione dello sforzo profuso dalla nostra associazione ci avrebbe fatto piacere occuparci in prima persona del gattino per questo motivo abbiamo fatto richiesta di poterlo prendere in carico e trovargli adozione; ci hanno riferito dal canile che non dovrebbero esserci problemi ma siamo in attesa. Una considerazione, ci piacerebbe soltanto che queste procedure fossero valide non solo per un evento con impatto mediatico come questo ma per tutte le volte che noi, come tanti altri volontari di altre associazioni, in sordina, ci dobbiamo far carico di segnalazioni di gatti bisognosi (e costosi) senza nessun aiuto dalle istituzioni. La priorità era salvarlo e ce l’abbiamo fatta, questo è l’importante. Vi terremo aggiornati.
P.s. Ancora un ringraziamento ai nostri volontari non citati che si sono avvicendati per il salvataggio del micino, Violetta, Marina, Daniele, Elisabetta e alla consigliera Chiara Giacosa che è stata molto presente a attiva, bravissimi tutti!”


Categorie: Varie