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L’Australia non è più un Paese per canguri e coccodrilli

20/06/2012

In Australia è in corso una vera e propria strage di canguri uccisi da cacciatori australiani con il benestare del Governo. Nel mese di giugno le autorità del territorio di Canberra hanno dato il via libera per far abbattere 2mila canguri.
La motivazione ufficiale è di proteggere la natura di alcune Riserve della zona, perchè questi animali, che non hanno predatori capaci di cacciarli, si stanno riproducendo a dismisura e minacciano la sopravvivenza di altre specie. Secondo gli animalisti invece, la mattanza che sta colpendo uno degli animali simbolo dell Australia, sarebbe motivata dalla volonta di estendere i pascoli bovini.
Ora il Governo si prepara a rivolgere la sue attenzioni anche ai coccodrilli. Secondo quanto riporta il Sydney Morning Herald, il governo federale sta discutendo un piano promosso dal ministro dell’Ambiente Tony Burke che seppur non prevede il via libera all’uccisione di tutti i coccodrilli permetterebbe ai cacciatori di ucciderne cinquanta in un periodo di due anni, offrendo la possibilita’ di ottenere ‘trofei’ di caccia. Se il piano passera’ sara’ solo dopo il 25 luglio.
“Si tratta di una trovata turistica geniale – ha spiegato il
primo ministro del Northern Territory Paul Anderson – una possibilita’ che attirera’ qui decine di turisti”. Il piano lascia esterefatti gli animalisti come Bob Irwin, padre del celebre documentarista australiano Steve, che ha spiegato al Smh: “Mio figlio si rivolterebbe nella tomba ad ascoltare questa assurda proposta che permette ai cacciatori di divertirsi ammazzando i coccodrilli e attirando quindi i turisti. Vi immaginate un turista intento a fotografare un coccodrillo che sta per essere ucciso? E’ un’assurdita’”. 


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