La Scuola di medicina veterinaria dell’università della Namibia sta addestrando i cani a rilevare la presenza di coronavirus. L’obiettivo è quello di impiegare gli animali – beagle e pastori tedeschi – negli aeroporti e ai confini, come afferma Conrad Brain, docente di fisiologia ed epidemiologia citato dal giornale locale The Namibian.
I cani si sono dimostrati accurati al 95 per cento nel rilevare il coronavirus, aggiunge la docente veterinaria Alma Raath, che ricorda come questi animali siano in grado di rilevare anche tumore, diabete ed altre malattie. Il progetto, che si avvale di vari partner ed è in collaborazione con le scuole di veterinaria in Finlandia e Francia, è iniziato due mesi fa, ma The Namibian non specifica quando i cani saranno pronti.
Il giornale afferma che la Namibia è il primo Paese africano ad avvalersi dei cani per l’emergenza sanitaria Covid-19. La nazione segnala a oggi 8.082 contagi e 86 decessi. (ANSA).
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