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La lucertola "incollata" su un foglio adesivo resta imprigionata. Salva grazie a impegnativo intervento Enpa

25/09/2018

“Enpa, potete aiutarmi? Ho trovato una lucertola appiccicata a un pezzo di scotch e non so cosa fare… Mi fa senso toccarla… ” Così scrive la signora Valeria sulla pagina facebook dell’ENPA di Monza e Brianza lo scorso 11 settembre.
A risponderle la volontaria Anna, una sua amica. Ma certo, che ci vuole, portala pure da me in ufficio. E invece è stata un’impresa tutt’altro che facile, sia per le piccole dimensioni del rettile – un giovane esemplare di lucertola muraiola – sia per il rischio di strappare la sua pelle delicata se si fosse tirato troppo. E questo pezzo di scotch si era appiccicato intorno a zampe e collo.
Trovata in un giardino privato a Villasanta (Monza), come si sia ridotta in quelle condizioni è un vero mistero: forse lo scotch era stato abbandonato per terra e lei ci è passata sopra finendoci appiccicata, oppure – ed è quello che non ci auguriamo – potrebbe essere rimasta vittima di qualche teppistello che si è voluto “divertire” con un animale indifeso.
I veterinari Enpa in quel momento non ci sono al rifugio di via San Damiano e quindi, dopo un breve consulto in chat con altri volontari Enpa, Anna decide di immergerla in una ciotola con acqua tiepida, poca per non farla annegare, ma sufficiente per fare smollare la colla.
Sono momenti di attesa e trepidazione: a volte il piccolo rettile si scatena e muove la coda a mo’ di scudiscio, altre volte resta immobile. Poi finalmente il minuscolo torace va su e giù, si riprende con una forza incredibile e riesce a liberarsi una zampina.
Ma quel dannato scotch ancora non si stacca e così Valeria chiama il suo veterinario, spiegandogli la situazione e tutto ciò che è stato fatto nel frattempo, con la speranza che il medico abbia un apposito diluente. Messa in una scatola, raggiunge l’ambulatorio dove al veterinario – il Dr. Massimo Reggio che Enpa ringrazia per la disponibilità – basta un semplice tocco per eliminare lo scotch, grazie anche al lungo “bagno” in acqua tiepida. Una volta asciugata, Valeria la riporta a casa dove il giorno seguente la libera in giardino. Ora stai attenta.
Questa volta è stato lo scotch, altre volte sono i lacci dei sacchi della pattumiera raccolti dagli uccelli per costruire i propri nidi che poi si attorcigliano alle zampe, altre volte ancora lenze e ami da pesca abbandonati sulle rive dei nostri fiumi, e poi, ancora, i cerchi di plastica rigida che si trovano sotto alcuni tappi di bottiglie di plastica, e ogni tipo di imballaggio. Enpa ricorda ancora una volta quanto l’inciviltà di abbandonare per terra determinati oggetti possa rappresentare una minaccia per la fauna selvatica. Ma anche in casa nostra occorre stare molto attenti a quello che si lascia in giro: non sono pochi i pet, infatti, che vengono operati ogni anno o che muoiono dopo aver ingoiato fili o altri piccoli oggetti. Un po’ di attenzione e di educazione in più non guastano mai.


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