Dopo la Nuova Zelanda che recentemente ha deciso di contrastare in ogni modo le baleniere giapponesi, anche la Corea del Sud ha abbandonato il suo piano di dare inizio alla caccia alle balene cosiddetta ‘scientifica’. E’ quanto comunica Greenpeace sottolineando che si tratta “di un passo importante nello sforzo che a livello internazionale molti Paesi stanno facendo per salvare le popolazioni di balene”. A luglio, infatti, la Corea aveva annunciato di voler seguire il Giappone nella caccia condotta con la scusa della ricerca scientifica che, in realta’, sottolinea Greenpeace, “avrebbe portato al massacro di diversi esemplari di balenottera minore per fini commerciali. Lo scorso mese oltre 100 mila persone da tutto il mondo hanno mandato messaggi al Primo Ministro coreano chiedendo di cancellare questo orribile piano”.
‘La voce dei sudcoreani e di migliaia di persone nel mondo e’ stata ascoltata dal Governo’ afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia. ‘La decisione della Corea del Sud di non fare alcuna domanda per cacciare balene quest’anno e’ un chiaro segnale che nei nostri oceani non c’e’ piu’ spazio per la caccia commerciale. Chiediamo al Governo coreano di fermare ogni tipo di caccia alle balene per sempre’.
Secondo le regole della Commissione Baleniera Internazionale (Iwc), una proposta formale per iniziare una caccia scientifica avrebbe dovuto essere presentata entro il 3 dicembre. La Commissione ha confermato a Greenpeace che il Governo della Corea del Sud non ha presentato la richiesta. Funzionari del Governo coreano hanno fatto sapere all’organizzazione che la decisione di non procedere con tali piani e’ stata presa pochi giorni fa. Proprio il 28 novembre Greenpeace, insieme ad altre organizzazioni ambientaliste, aveva consegnato all’ufficio del Primo Ministro a Seul le firme raccolte per fermare i piani di caccia baleniera della Corea del Sud.
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