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In Piemonte via Kabul. Grazie all’Enpa presto in Italia “Bruno” e “Chiara”, le due mascotte dei nostri militari in Afghanistan

18/09/2012

“Bruno” e “Chiara”, due meticci simili a pastori del Caucaso, adottati dal tenente Gianluca Missi di stanza con il suo contingente a Bala Murghab (Afghanistan) arriveranno presto in Italia; giusto il tempo necessario per terminare il periodo di quarantena. Nella base italiana i due cani erano di casa da almeno tre anni; da quando, cioè; ancora cuccioli erano entrati nelle simpatie dei nostri militari. Orso, il cane che nella foto in alto vediamo sonnecchiare accanto ai militari di vedetta in uno degli avamposti italiani della valle del Murghab, si è invece rivelato un’ottima sentinella abbaiando vigorosamente, ha sventato un attacco segnalando ai paracadutisti della Folgore la presenza di afgani armati.  
Il tenente Gianluca Missi, in particolare, aveva instaurato con loro un legame speciale. Un legame che ha rischiato di spezzarsi con il ridispiegamento del contingente italiano.
La base di Bala Murghab, infatti, era destinata ad essere smantellata e i nostri militari ad essere trasferiti presso il comando di Herat. Ma Gianluca di rompere quel legame con i suoi due “amici” proprio non se la sentiva, anche perché – come ha spiegato il presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi al Corriere della Sera – c’era il rischio che, una volta abbandonati a sé stessi, i meticci avrebbero potuto essere catturati dal talebani, non certo noti per il loro amore nei confronti degli animali. Determinato a non separarsi dai cani, Gianluca Masi ha chiesto aiuto alla presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, affinché essi potessero seguirlo nel nostro Paese. «Mi sono subito data da fare – ha dichiarato Rocchi a Mariolina Iossa del Corriere della Sera – . Ho contattato Missi e insieme, a distanza, io in Italia, lui in Afghanistan, dopo giorni di telefonate, lettere, contatti, preghiere, richieste di aiuto, promesse non mantenute ce l’abbiamo fatta». E così, grazie all’aiuto del generale Pasquale Preziosa – capo di gabinetto del Ministero della Difesa –, “Bruno” e “Chiara” sono partiti alla volta di Kabul da dove, una volta terminato il periodo di quarantena, partiranno alla volta del Piemonte per raggiungere, insieme al tenente Masi, la loro nuova casa. 


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