Un’impiegata del Comune di Cortona ha deciso di fare obiezione di coscienza e presa carta e penna ha scritto ai suoi superiori affinchè la esonerassero da una delle sue competenze: distribuire i tesserini venatori ai cacciatori. Con la sua lettera inviata al segretario generale del Comune e al responsabile dell’ufficio a cui appartiene, l’impiegata, una signora cinquantenne, ha fatto appello alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle liberta’ fondamentali e al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici.
“Si tratta di carte fondamentali – ha sostenuto la signora nella sua lettera – che al pari della nostra Costituzione garantiscono il rispetto delle opinioni e delle scelte dei cittadini. La mia attivita’ lavorativa – ha proseguito la donna – in qualita’ di dipendente del Comune di Cortona prevede, tra le altre incombenze, anche la consegna dei tesserini venatori che consentono ai cacciatori di poter uccidere un numero imprecisato di animali. Capita a volte che questo si trasformi in tragedia provocando anche la morte degli stessi cacciatori o altre persone che si trovano nelle vicinanze”. A supportare la scelta della donna sono intervenute le associazioni Lav, Enpa e Oipa.
Fonte: www.ansa.it
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