Per gli studiosi è solo OR7 ma lui è un vero lupo e il suo istinto lo spinge a cercare una compagna con cui accoppiarsi e dividere un territorio. Per coronare il suo sogno è partito dall’Oregon compiendo un lungo viaggio di 1224 chilometri fino ad arrivare quasi in California, come hanno riferito i ricercatori che seguono la sua avventura grazie al collare munito di segnalator Gps che i ranger dopo averlo narcotizzato da un elicottero gli hanno applicato.
La storia di questo lupo ha subito catturato l’attenzione dei media che hanno fatto conoscere al grande pubblico l’animale ribattezzandolo “il lupo innamorato” visto che un nome ancora non gli è stato dato. Sulla pagina Facebook degli “Oregon Wolves” è in corso un sondaggio per scegliere on line il nome da dare a OR7. I nomi più gettonati sono Lupin, Arthur, Takota, Max e Journey, tra questi a Capodanno sarà scelto il più votato. Se il lupo concluderà il suo viaggio in California, segnerà il ritorno, dopo quasi novantanni, del fiero animale in questo Stato. Un evento che emoziona tutti gli amanti degli animali che seguono con trepidazione la vicenda temendo anche per la vita del lupo. Infatti, se alla fine della sua migrazione verso sud-ovest, attraverserà i confini della California sarebbe in salvo in uno Stato che protegge i lupi. Non sarebbe lo stesso se si dirigesse verso il Montana o l’Idaho dove questi animali vengono abbattuti. Meno partecipi e più preoccupati i proprietari di ranch dove si allevano le mandrie di bovini, certi che quando il lupo non troverà prede selvatiche non esiterà ad attaccare i vitellini come ha fatto la famiglia da cui proviene, il branco Imnaha, composto da quattro gruppi di lupi nel Nord Est dell’Oregon. Se troverà la sua compagna e con lei conquisterà un territorio dove vivere e cacciare ancora non si sa, certamente, per la sua sopravvivenza, sarà bene che non inconcroci il suo cammino con quello degli uomini.
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