I cani sanno farsi capire e non mentono ma forse è un po’ troppo quanto è stato chiesto a Tango, un labrador di 9 anni invitato a comparire nell’aula del tribunale di Tours, in Francia, in qualità di “persona informata dei fatti”. Inutili le rimostranze della difesa che lo ricusava quale teste attendibile. Il giudice ha voluto comunque “sentire” pure il cane nella speranza che riconoscesse nell’imputato l’assassino del suo padrone.
Al presunto omicida è stato chiesto di minacciare il cane con un bastone per testare la sua reazione. Alla simulazione ha partecipato anche un secondo labrador, Norman, sottoposto allo stesso trattamento per confrontare le risposte dei due animali.
Entrambi i cani hanno abbaiato e si sono avventati allo stesso modo quindi il giudice non ha potuto considerare la “deposizione” di Tango come rilevante e utile alla raccolta di prove per incriminare l’imputato.
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