Chi ha un cane sa bene che basta un gesto o una parola perché il nostro quattrozampe sappia già quello che stiamo per fare. Un nuovo studio del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology ha evidenziato una capacità straordinaria e unica dei cani: sono in grado di comprendere meglio di qualsiasi altro animale la voce umana. Un’abilità che ha avvalorato una volta di più l’intelligenza del cane, che ha mostrato di avere capacità che anche gli scimpanzé, una delle specie più simili all’uomo, non hanno come non l’hanno i lupi, parenti stretti dei cani.Il cane non è in grado di capire il significato esatto di tutte le parole, ma l’intonazione della voce è per lui un’informazione sufficiente da cui elaborare emozioni ed empatia.
La convivenza con l’essere umano avrebbe caratterizzato l’evoluzione del cane, portando alla selezione naturale di quegli esemplari maggiormente capaci di “dialogare” con l’uomo. a dimostrazione, probabilmente, di quanto sia stata importante la convivenza tra uomo e cane di come questa possa aver inciso sul DNA del più fedele amico dell’uomo.
La teoria elaborata è il risultato di un’esperimento che ha preso in esame cani adulti e cuccioli di età compresa tra 8 e 14 settimane. Una delle ricercatrici ha mostrato ai diversi esemplari del cibo e due scatole identiche che non lasciano fuoriuscire odori. Nascondendosi alla vista dei cani, poi, i bocconcini sono stati chiusi in una delle due scatole e successivamente i quadrupedi dovevano individuare dove si trovasse il cibo partendo da un solo indizio. La sperimentatrice, infatti, aprendo la scatola contenente il pasto, aveva semplicemente osservato, in presenza dell’esemplare, “oh guarda lì, che bello”. La maggior parte del campione preso in esame si è diretto verso la scatola giusta, ma l’elemento più indicativo è stata la minore percentuale di errore da parte dei cuccioli abituati da subito a convivere con l’uomo.
Categorie: Curiosità
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